Come passa il tempo! Fra quattro mesi, cioè il 19 luglio, saranno 50 anni dal giorno che abbiamo acceso il primo ripetitore in banda amatoriale in Italia.Allora era tutto vietato e abbiamo rischiato chiedendo al ministero il permesso di traslocare temporaneamente la propria stazione per 15 giorni sul Mte Beigua. Ci siamo alternati con l'amico I1BHN al rinnovo della richiesta ma dopo sei volte, visto che nessuno ci rispondeva abbiamo cessato di fare richieste. A novembre un amico di Milano mi chiese di fare in gran segreto un ripetitore che fu installato a Mte Penice e prese il nome di Beatrice.
Il ponte sul Beigua funzionava con frequenza di ingersso di 144,050 MHz e uscita a 145,950 MHz. Il ponte era formato da un trasmettitore Magneti Marelli CTR80 (valvola 832) alimentato in alternata da un alimentatore ex IMCA RADIO un ricevitore dello stesso apparato modificato e un complesso di gestione (accensione e altri parametri) nato in Telettra sfruttado i circuiti di allarme del treno ad alta velocità, allora allo studio. Paricolarità del ricevitore era la media frequenza i cui tre stadi erano alimentati in serie con un consumo totale di pochi mA. In totale il ricevitore a riposo consumava 17mA a 12 Volt.Per ridurre il consumo staccammo la lampadina spia!!) Quando riceveva una portante, si attivavano tutti i circuiti accessori, la bassa frequenza e i circuiti di decodifica del telecomando. Una volta ricevuto il codice di accensione si attivava il trasmettitore ed era pronto all'uso. Restava acceso fino a che si operava e dopo un'ora di innatività si spegneva completatamente e occorreva ripetere la sequenza di accensione. Le antenne erano due con due cavità di filtro. Dopo due anni fu sostituito da un nuovo ripetitore completamente allo stato solido con telecomandi a risonatori a diapason e prese il nome di R3 M.te Beigua.
Carlo I2MZC
Monte Beigua,1°Ripetitore radioamatoriale
Monte Beigua,1°Ripetitore radioamatoriale
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ARO # 554/2 Carlo
Re: Monte Beigua,1°Ripetitore radioamatoriale
Grazie del contributo Carlo. Ricordo che ne abbiamo parlato diffusamente un venerdì notte a Marzaglia qualche anno fa. Questa si che è Storia..........
Paolo IZ2ZPH
... sono ALLERGICO alle radio francesi ...
... sono ALLERGICO alle radio francesi ...
Re: Monte Beigua,1°Ripetitore radioamatoriale
Grande Carlo!
Ciao
Ugo IW1FQG
Ciao
Ugo IW1FQG
Re: Monte Beigua,1°Ripetitore radioamatoriale
Oggi 19 luglio ci troveremo al Monte Beigua (SV) per ricordare dopo 50 anni, l'accensione del primo ripetitore per radioamatori. A quel tempo non c'erano norme o regole per i ripetitori privati, ma era semplicemente VIETATO! Fu un atto di ribellione o di incoscienza ma il ripetitore fu acceso. Era costituito da un ricevitore MARELLI CTR80 modificato seguito da una scatola con i circuiti di gestione e telecomandi, progettata in Telettra e dalla parte trasmittente a valvole dello stesso apparato. Le antenne erano allora due, le frequenze 144.050 RX e 145.950 TX. Caratteristica principale di detto apparato era il consumo che oggi parrebbe normale ma allora non lo era: 14 mA a 12 Volt a riposo perchè eravamo ospiti di un amico e dovevamo consumare il meno possibile. A tale fine avevo spento la lampadina spia perchè consumava più dell'intero apparato a riposo (allora i led non esistevano):
Oggi il tempo è bellissimo e speriamo lo sia la giornata in generale.
Carlo I2MZC
Oggi il tempo è bellissimo e speriamo lo sia la giornata in generale.
Carlo I2MZC
ARO # 554/2 Carlo
Re: Monte Beigua,1°Ripetitore radioamatoriale
Quindi alla ricezione di un segnale ci metteva un poco di tempo per riscaldare i filamenti e cominciare a trasmettere però anche un ricevitore da 14 mA cosa doveva essere a galena?
Re: Monte Beigua,1°Ripetitore radioamatoriale
No no, ora ti spiego: 14mA a riposo, poi con il telecomando si accendeva ed era pronto a lavorare come un normale ripetitore, Il consumo naturalnemte aumentava. Una volta aiiivato consumava qualche decina di Watt a riposo e un centinaio in trasmissione. Restava attivo per trenta minuti dall'ultima chiamata per cui se c'era traffico restava aperto. Tuttavia era possibile spegnerlo con il telecomando, una necessita all'epoca.
Il basso consumo a riposo era stato ottenuto alimentando solamente l'amplificatore di ingresso, l'oscillatore a quarzo e la MF. All'arrivo di una portante si attivava la bassa frequenza e i circiti di decodifica. A quel punto si poteva inviare il codice di accensione, si accendevano i filamenti del TX e l'alimentatore HT.
Per esempio la MF a 10,7 MHz cosumava solo 2 mA e era costituita da tre stadi in cascata per quanto riguardava il segnale ma in serie per l'alimentazione. Ogni stadio lavorava con 4 Volt. Andava benissimo
Carlo I2MZC
Il basso consumo a riposo era stato ottenuto alimentando solamente l'amplificatore di ingresso, l'oscillatore a quarzo e la MF. All'arrivo di una portante si attivava la bassa frequenza e i circiti di decodifica. A quel punto si poteva inviare il codice di accensione, si accendevano i filamenti del TX e l'alimentatore HT.
Per esempio la MF a 10,7 MHz cosumava solo 2 mA e era costituita da tre stadi in cascata per quanto riguardava il segnale ma in serie per l'alimentazione. Ogni stadio lavorava con 4 Volt. Andava benissimo
Carlo I2MZC
ARO # 554/2 Carlo
Re: Monte Beigua,1°Ripetitore radioamatoriale
Per essere storicamente corretti, bisogna dire che nel 1968 avevamo realizzato un ripetitore VHF a M.tr Beigua ma non automatico e telecomandato ma era attivato dalla nostra presenza e tenuto in funzione al sabato e alla domenica, usando la comunicazione al ministero di spostamento della stazione dal QTH. Questo era in realtà un esperimento di fattibilittà e prove di propagazione e di portata che ci ha convinti a fare quello definitivo. Questo ripetitore funzionava in AM e fu utilizzato anche a Monte San Primo tra Como e Lecco per le comunicazioni lungo il lago di Como per una corsa di auto d'epoca. Le radio periferiche erano quasi tutte delle SR42 della Hallicrafter.
Carlo I2MZC
Carlo I2MZC
ARO # 554/2 Carlo
Re: Monte Beigua,1°Ripetitore radioamatoriale
Beh davvero ingegnosa la catena if con l'alimentazione degli stadi in serie con le masse flottanti, peccato la delicatezza dei transistori al germanio perché all'epoca hanno permesso la realizzazione di tanti circuiti molto efficienti.
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- Sergente maggiore
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- Iscritto il: 17/10/2016, 9:08
Re: Monte Beigua,1°Ripetitore radioamatoriale
Belissimo racconto.
Questa è veramente storia.
P.
Questa è veramente storia.
P.
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