La caccia alle sonobuoy è sempre aperta ... sono oggetti difficili da reperire, non mi lascio scappare neppure le singole parti quando le trovo (per la serie non si sa mai).
Tempo fa su eBay.com è comparso il guscio vuoto di una SSQ-53 Magnavox (contratto 1973, pare sia stata una buona annata ...): l'ho preso al volo, alla cieca, senza neppure sapere esattamente cosa farne.
Mesi dopo, rovistando con google, cosa trovo? Una foto di un museo della marina USA dove si vede benissimo una SSQ-53 sezionata.
La foto regge un discreto ingrandimento:
Passo a fare altro, ma un retropensiero mi sollecita a fare un giro in mansarda nella zona delle scatole dei pezzi non ben identificati. E infatti da lì salta fuori il trasmettitore completo! Somiglia al solito Magnavox di altri tipi di boe, già mostrato su questo forum, ma in realtà è un po' diverso: è proprio quello della SSQ-53.
A questo punto non posso più fermarmi. Rovista rovista, pian piano vengono alla luce altre parti di questa sonobuoy: il telajo, l'antenna, pezzi del sensore .... tutti particolare racimolati nei decenni, provenienti dal parco rottami di amici siciliani e sardi, da eBay, da chissà dove. Incredibile ma c'è quasi tutto, e quel poco che non c'è si può ricostruire facilmente.
Questo è il risultato finale. I sensore idrofonici (parte più in basso della boa) non sono esattamente uguali a quelli del museo, come costruzione; appartengono a due sottoserie diverse, ma i circuiti stampati sono identici, a parte il colore della vetronite.
ciao
Ugo IW1FQG
AN/SSQ-53
Re: AN/SSQ-53 (restauro riuscito)
Il sensore dalla SSQ-53 è interessante perché è direzionale. Impiega 4 trasduttori più uno non direttivo, e produce un segnale audio codificato (DIFAR) da cui si può estrarre un’informazione analoga alla stereofonia, ma referenziata al nord magnetico (a questo scopo c’è anche un sensore di campo magnetico, o flux valve: è il barilotto di plastica nella parte sinistra della foto).
Tutto con tecniche analogiche, ovviamente, con grande impiego di moltiplicatori a 4 quadranti, filtri attivi e trimmer di taratura.
Nelle sonobuoy moderne per fare la stessa cosa c’è un DSP ed una manciata di componenti: molto meno affascinanti ahimè …
Alltre foto del retsauro:
Saluti subacquei,
Ugo IW1FQG
Tutto con tecniche analogiche, ovviamente, con grande impiego di moltiplicatori a 4 quadranti, filtri attivi e trimmer di taratura.
Nelle sonobuoy moderne per fare la stessa cosa c’è un DSP ed una manciata di componenti: molto meno affascinanti ahimè …
Alltre foto del retsauro:
Saluti subacquei,
Ugo IW1FQG
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
- roberto burdese
- Sottotenente
- Messaggi: 2617
- Iscritto il: 16/06/2013, 11:54
- Località: NEPI (VT) I0BR
Re: AN/SSQ-53 (restauro riuscito)
Bellissime foto,tra le tante cose interessanti e dai nomi "hi teck", ho notato quel collegamento fatto con una "piattina"nera che mi ricorda tanto le discese d'antenna a 300 ohms degli anni '50 ! ! Domanda fuori tema, ti è arrivato l'XD-613 ?, Un saluto Roberto. "BR"
# ARO 305/0 Roberto I0BR
Re: AN/SSQ-53 (restauro riuscito)
Si, Roberto, è uguale alla piattina del tv Voxson che mio padre buonanima comprò nel 1958, o giù di li!
Notevoli anche le fascette di plastica, uguali a quelle che usa mia moglie per fissare il gelsomino alla grata!
Nelle sonobuoy trovi di queste cose economiche accanto ai condensatori al tantalio a norme MIL. Forse anche per questo le trovo affascinanti.
L' l'XD-613 è arrivato, ti chiederò come alimentarlo nella apposita sezione del forum!
ciao
Ugo IW1FQG
Notevoli anche le fascette di plastica, uguali a quelle che usa mia moglie per fissare il gelsomino alla grata!
Nelle sonobuoy trovi di queste cose economiche accanto ai condensatori al tantalio a norme MIL. Forse anche per questo le trovo affascinanti.
L' l'XD-613 è arrivato, ti chiederò come alimentarlo nella apposita sezione del forum!
ciao
Ugo IW1FQG
Re: AN/SSQ-53 (restauro riuscito)
Il deviatore a levetta serve per settare la vita operativa della sonobuoy: 1 ora o 8 ore. Inserisce l'uno o l'altro dei trimmer metallici visibili in foto in un circuito generatore di corrente costante; questa corrente viene inviata in un filo di alluminio che, a contatto con l'acqua, si corrode per effetto elettrolitico. Più corrente passa, prima si corrode; trascorso il tempo prefissato si rompe del tutto e lascia aprire una valvola che fa allagare il compartimento stagno (quello nella zona alta) causando l'autoaffondamento della boa e lasciando libero il canale RF.
ciao
Ugo IW1FQG
ciao
Ugo IW1FQG
Re: AN/SSQ-53 (restauro riuscito)
Complimenti Ugo !!
Veramente interessante e ottimo servizio fotografico.
Grazie
Veramente interessante e ottimo servizio fotografico.
Grazie
Iw5elc Emanuele
Re: AN/SSQ-53 (restauro riuscito)
grazie Ugo.... finalmente ho capito come fanno ad autoaffondarsi.....
Paolo IZ2ZPH
... sono ALLERGICO alle radio francesi ...
... sono ALLERGICO alle radio francesi ...
Re: AN/SSQ-53
Le sonobuoy con idrofoni direttivi, di cui la serie SSQ-53 è la capostipite (1970), hanno un ingombro del "reparto" idrofono molto maggiore delle boe non direttive a causa dei complicati circuiti che elaborano i segnali dei trasduttori e che sono collocati in prossimità dei trasduttori stessi.
Per questo motivo la parte stagna (che alloggia il trasmettitore) della SSQ-53 Magnavox è lunga circa 35 cm, contro i 50 della SSQ-41 (non direttiva) dello stesso costruttore.
Il conseguente minore volume di galleggiamento comporta per forza di cose un assetto più immerso, con la base dell’antenna (monopolo in quarto d’onda) di poco sul pelo dell’acqua.
Sparton e Sanders, le due concorrenti della Magnavox per il progetto SSQ-53, rivoluzionarono il progetto sviluppando un palloncino gonfiabile capace di fornire un’ottima spinta di galleggiamento. Il palloncino, intelligentemente, contiene al proprio interno un’antenna gound plane filare.
Nella foto, la parte superiore di una SSQ-53 Sparton. Il compartimento stagno è lungo appena 10 cm.
Si notano le due bombolette di CO2 (le stesse del seltz, per chi se lo ricorda …) per il gonfiaggio; sotto il compartimento stagno ci sono due batterie attivate dall’acqua ed il rocchetto del cavo.
I circuiti dell’idrofono sono simili a quelli della Magnavox già mostrati; spicca il sensore fluxgate di campo magnetico.
Per questo motivo la parte stagna (che alloggia il trasmettitore) della SSQ-53 Magnavox è lunga circa 35 cm, contro i 50 della SSQ-41 (non direttiva) dello stesso costruttore.
Il conseguente minore volume di galleggiamento comporta per forza di cose un assetto più immerso, con la base dell’antenna (monopolo in quarto d’onda) di poco sul pelo dell’acqua.
Sparton e Sanders, le due concorrenti della Magnavox per il progetto SSQ-53, rivoluzionarono il progetto sviluppando un palloncino gonfiabile capace di fornire un’ottima spinta di galleggiamento. Il palloncino, intelligentemente, contiene al proprio interno un’antenna gound plane filare.
Nella foto, la parte superiore di una SSQ-53 Sparton. Il compartimento stagno è lungo appena 10 cm.
Si notano le due bombolette di CO2 (le stesse del seltz, per chi se lo ricorda …) per il gonfiaggio; sotto il compartimento stagno ci sono due batterie attivate dall’acqua ed il rocchetto del cavo.
I circuiti dell’idrofono sono simili a quelli della Magnavox già mostrati; spicca il sensore fluxgate di campo magnetico.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Re: AN/SSQ-53
Infine due immagini del galleggiante: arrotolato nel suo alloggiamento, e gonfiato.
Saluti subacquei,
Ugo IW1FQG
Saluti subacquei,
Ugo IW1FQG
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Chi c’è in linea
Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti