VRM 5080 - Racal

[i4juq]

lo stadio finale, con quattro transistor TRW e dei chili di aletta di raffreddamento, va bene esagerare ma miseria ladra
secondo me se si trasmette su cortocircuito o circuito aperto al posto dell'antenna per tempo indefinito neanche intiepidisce

i moduli su rack interno, cassetti in alluminio pressofuso stagni!

si può far lavorare la radio abbastanza comodamente da aperta, arrivando bene sia al retro del frontale che al PA
per fare le misure sui moduli occorrerebbero delle schede di prolunga
che non dovrebbero neanche essere difficili da trovare perchè usano gli stessi connettori che usavo sui rack eurocard per schede a microprocessore, e c'erano delle schedine che consentivano di testare una scheda all'esterno del rack
credo di averne ancora una, la mia è a 96 contatti, credo che nella radio usino i connettori a 64 e quindi non andrebbe bene, però ricordo che la mia me la ero costruita con una coppia di connettori, una basetta eurocard millefori e 96 filettini saldati uno ad uno.
magari se mi vien voglia me ne faccio una apposta per la VRM a 64 contatti, o magari la cerco su internet
vedremo
ovviamente non mancherò di raccontarvi quel che succederà
a presto
gio I4JUQ

[i4juq]

giusto per intenderci parlo di queste
la prima ricerca ha trovato cose che costano più della VRM...
credo che salderò, sono poi solo 128 saldature...

[i4juq]

Dunque
solo il modulo di criptazione utilizza un connettore standard DIN
gli altri moduli utilizzano un connettore diverso, più lungo, nel quale mettono solo il numero di piedini necessario
scelta progettuale non chiara, io avrei fatto diversamente, ma la qualità è altissima
solo che in questo caso una prolunga per le schede non si riesce a fare

una delle due radio non manteneva più le memorie, da spenta. mi aspettavo di trovare una batteria Ni-Cd da 3.6v simile a quelle usate nelle main board dei pc per orologio e parametri del bios, per cui cercavo di lasciare la radio accesa per ricaricarla, ma la cosa non aveva effetto.

Nel modulo CONT è invece presente una pila VARTA al Litio da 3V non ricaricabile
per cui queste batterie hanno mantenuto tensione per almeno una ventina d'anni

[i4juq]

la cosa simpatica è che la VARTA la fa ancora, e costa anche poco, le ho trovate qui

https://www.tme.eu/it/details/bat-cr1_2 ... 7-501-301/

e ne ho mandate a prendere quattro, cosi' la cambio anche nella seconda radio e ho direttamente la scorta
probabilmente queste sono in esecuzione 'civile' e dureranno meno della versione MIL

potevo adattare anche pile normali, forse due aaa da 1.5v in serie si ccomodavano (ma lo spazio non è poi chissa chè) ma ho il gusto di mantenere allo stato originale le cose. dovrebbero arrivare via corriere velocemente

[i4juq]

una delle due radio non trasmette, ovvero premendo il PTT non compare nemmeno la T sul display.
il modulo incriminato è l'OSC, ovvero il driver del trasmettitore

a parte la assurda esagerazione di mettere due mosfet di potenza con tanto di collegamento del dissipatore al contenitore e grasso al silicone per 500mW, dico 500mW (...)
da una osservazione visiva risulta, come da freccia, che uno dei transistor ha fuso la plastichina isolante, si è trinato ben bene e ha cotto anche il circuito stampato (vedere la freccia)

[i4juq]

si vede meglio qui

[i4juq]

a questo punto il modo migliore di procedere è
- studiare bene lo schema, visto che per fortuna abbiamo tutto il necessario
- identificare con precisione il componente
- capire se, andando in corto, può avere coinvolto altri componenti o se lo stesso può essere andato in coro per colpa di altri componenti
- effettuare una serie di misure ohmetriche a scheda spenta e componente smontato, confrontate con quelle della scheda funzionante per vedere se vi sono altri componenti danneggiati nella zona interessata
-trovare un equivalente e sostituire

il ripristino dovrebbe essere possibile

[IK2CNC]

Complimenti Giovanni!

Vedo che lo star fermo non fa parte del tuo modo d'essere!!!

Complimenti anche per le foto, è veramente una bella radio.

Buon lavoro!

Carlo

[i4juq]

una domanda può sorgere:
come è possibile che un componente di classe MIL, in circuiti cosi' sovradimensionati da usare una coppia di mosfet di potenza capaci di centinaia di Watt per produrne 0,5, possa bruciare in questo modo?

escluderei un problema di sovratensione alla radio, poichè tutto il resto funziona perfettamente (compreso il modulo finale) ed escluderei tranquillamente aspetti del progetto, certamente abbondantemente sovradimensionato

Mi ricordo quanto ci spiegò il nostro Insegnante di tecnologie elettroniche all'ITI (dove ho imparato l'elettronica, poi ho fatto ingegneria per pressioni familiari ma senza apprendere null'altro di elettronica, solo matematica) che se il cristallo di silicio che viene drogato N-P-N sono presenti impurità, queste possono, molto lentamente, anche in anni o decine di anni, drogare il materiale diffondendosi sino a perturbare una delle due giunzioni, e quindi mandare in cortocircuito il componente.

le tecniche utilizzate per la selezione MIL dei componenti tendono a ridurre drasticamente questo pericolo, perchè i violenti cicli termici, etc. tendono a far manifestare subito tali anomalie.
ma se queste sono dovute a impurità minime, come probabilmente in questo caso, sfuggono anche alla severa selezione MIL

da ciò si deduce che esiste sempre una minima probabilità che un componente a semiconduttore possa tirare le cuoia dopo anni di onorato servizio anche se amorevolmente polarizzato da circuiti 'delicati' e severamente selezionato.

sarà per questo che non amo gli aerer supertecnologici come gli Airbus, e preferisco i vecchi Boeing che hanno i cavi d'acciaio che collegano i volantini ai timoni, che funzionano quindi (durissimi) anche in caso di guasto elettrico o idraulico.

Ho un amico, OM e pilota di 747, che fece il corso per la abilitazione su Airbus. a fine corso alzò la mano e chiese all'istruttore perchè non si era detto niente su come comportarsi in caso di guasto elettrico.
l'istruttore gli rospose che sull'Airbus, in caso di guasto elettrico, non si poteva far nulla perchè si comandava con un joistick ed una tavoletta grafica.
Lui non ha mai volato su Airbus.

anche io che amo l'elettronica, ma che nella vita ho visto i guasti più impensabili, sono più propenso ad affidare la mia vita a cavi d'acciaio che a schede zeppe di componenti elettronici.

queste sono le mie conoscenze in merito. qualcuno sa qualcosa di piu?

[i4juq]

Grazie Carlo

visto che devo star fermo col piedone, non ci sto nè con la testa nè con le mani

la radio è straordinaria, una costruzione che mi sorprende dopo averne viste, di radio militari belle.
è di una costruzione elementare, alla fine abbiamo
- il rack interno che collega le varie schede e che con un cavo flat collega il frontale e il modulo posteriore PA
- il frontale costruito con circuiti collegati al cavo flat
- i vari moduli chiusi in contenitori di una robustezza esagerata, fissati ai due lati con viti che terrebbero fermo un motore diesel..
- un circuito con un sovradimensionamento esagerato, basta guardare i quattro finali di potenza e il dissipatore per dare 50W, in campo radioamatoriale neanche un lineare da 500 è fatto cosi'
- il case è costruito di una semplicità unica, lo smontaggio di qualsiasi parte non è mai stato cosi' facile (se penso alla prc320 e alla sostituzione del molulo synth mi viene ancora male)

ora voglio almeno tentare la riparazione del modulo driver, poi modificare le due radio per non emettere il tono a 150hz che per chi mi ascolta con radio 'civili' è molto fastidioso.
ovviamente cercherò di condividere ogni esperienza, è l'aspetto impagabile di questo Forum, oltre e naturalmente il mantenersi in contatto con gli Amici.

le ore che passo con le mie radio sono le più liete!