crosem

IK0MOZ ha scritto:Dopo di che mancano solo i nomi degli operatori e delle loro mogli o fidanzate. Altro , "che bussate e vi sara aperto" Tonino arriva all'impossibile.....

La storia è piena di bugie, e per me questa è una da aggiungere alla lista. Io sto parlando di cose vissute personalmente e non lette su racconti molte volte dettati dalla voglia di apparire davanti alla fila.
Io sto descrivendo un apparato radar che ho personalmente smontato e di cui ho ancora alcuni pezzi.
Gli inglesi descrivono questo radar funzionante sui 3 GHz e con sorgente a Magnetron. Non è vero, perché non c’era nessun magnetron su quel radar e la guida d’onda era adatta a frequenze intorno ai 900-1000 MHz o forse più bassa ancora. Purtroppo il materiale recuperato e conservato per 10 anni, è poi finito miseramente nei rottami quando nel 1970, lavorando nei laboratori della Teletta in mezzo ai nuovi circuiti integrati DTL-TTL-CMOS ai primi prescaler da sogno, lascia tutto quanto a Genova e per molti anni non mi interessai più di surplus. Ringrazio Tonino per le informazioni ricevute, io da parte mia avevo raccolto la storia della Lock Tarbert e avevo scritto agli inglesi per avere chiarimenti. Questi mi risposero che al momento non sapevano cosa dire ma si sarebbero interessati e mi avrebbero fatto sapere. Non ho mai ricevuto più nulla.
La cosa strana è la diversità di frequenze dei due ondametri indicati che portano la stessa sigla”G93” e hanno tabelle differenti, quando internamente sono perfettamente uguali. La frequenza di lavoro di una cavità risonante, dipende dalle dimensioni, per cui non possono avere frequenze, una da 900 MHz e l’altra da 3 GHz essendo perfettamente uguali. Questo è il mio dubbio sulla verità su tutta questa storia.
Per Tonino: L’interrogatore IFF montato sulla Lock Tarbert , pure quello smontato e conservato lavorava in VHF e consisteva in un trasmettitore con due triodi tipo CV6 ma più potenti e linee di risonanza e di un ricevitore separato, oltre un diplexer fissato sulla parete e consistente in un anello di cavo coassiale rigido e le prese nei vari quarti d’onda, argomento da trattare a parte. L’antenna era una biconica realizzata da tre elementi per lato che venivano collegati a due anelli per rendere il tutto più rigido. Di questo sistema mi è rimasto il ricevitore e la parte RF del trasmettitore adattata a lavorare sui 144 MHz! Appena posso prendere questi due oggetti potremo mettere qualche foto e aprire una nuova pagina sugli IFF.

Carlo I2MZC

Sotto le foto delle valvole smontate dal radar della Lock Tarbert

Le scritte sulle immagini sono invertite. Forse lavorava a 600 MHz

Carlo I2MZC