crosem

Mario, se non si muove più può essersi scollata la piastrina con l'ago che è attaccata alla bobina mobile. Se non si è staccato il filo, bisogna con delicatezza rimetterlo in posizione e una volta sicuri fissrlo con una goccia di collante. Se non c'è più continuità, allora son dolori. Auguri e facci sapere.

Carlo MZC

Mario, se sei fortunato, "una soffiata" e và a posto !!! Se no, quello è il modello AFP1 con sospensione così detto "TAUT BAND",. L'equipaggio mobile è tenuto da un "filo" che fà anche da contrasto. Se il filo s'è "scocciato",....... come dice Carlo, sono C...i amari !!!!! Chiedi aiuto a QDQ, potrebbe avere qualche "ricambio" . "BR"

Non vorrei sembrare pessimista, ma quel tipo di sospensione dell'equipaggio mobile, è una c...ta, indegna della Simpson.
Il sistema era nato nella "preistoria" dell'elettrotecnica con i primi amperometri costruiti sotto le campane di vetro!!!!!
In realtà permette di costruire srtumenti moltosensibili (sensibilità dell'ordine di 5 microAmper fondo scala!! ma tutto ciò si paga con la crescene fragilita dell'equipaggio mobile.
Anche se mi auguro vivamente di sbagliare, presumo che si sia irimediabilmente rotto uno dei fili della sospensione.
Se ti dice bene, si è solo staccata la piastrina di sostegno dall'equipaggi mobile, ma in questo caso, prima di ogi altra cosa, verificare (con un tester moderno ad alta impedenza!!!!!) se c'è ancora continuità e poi procedere come ha detto Carlo.
In questi casi io uso Attack, ne metto una goggia su di un giravite d aorologiaio della misura opportuna e la trsferisco dove serve.
In alternativa: donare gli organi che sono rimasti utilizzabili.

Edoardo

Stavolta mi ha detto bene !!!!!!! Con i piu neri pensieri stamattina ho aperto il tester. Con piacere ho notato che dopo averlo aperto bastava svitare 4 viti per togliere la parte trasparente del galvanometro. A questo punto con immenso piacere l'ago è tornato nella posizione naturale ed era libero nella sua totale escursione. In effetti l'ago si era piegato e toccava il vetro anteriore. Provato in queste condizioni come Ohmetro, e voltmetro tutto è risultato OK. Con molta delicatezza ho riaddrizzato l'ago, rimontato il frontalino trasparente è tutto è tornato operativo. Francamente non mi spiego come sia potuto accadere l'inconveniente. E' vero che l'urto nella caduta è stato molto secco, ma l'ago ha una massa inconsistente e non pensavo che potesse piegarsi per quella ragione. La piegatura si è verificata alla base quindi probabilmente il lungo braccio dell'ago stesso ha generato il problema. Comunque è andata e da ora il tester lavorerà orizzontalmente appoggiato sui gommini come previsto. Nell'apertura ho notato quanto segue: Il tipo del mio strumento è il 6P e con sorpresa ho notato sulla sinistra un piccolo circuito stampato con un paio di transistori e 5 o 6 diodi. Visione insolita per un tester, ma probabilmente è il circuito della protezione. Andrò in rete per vedere effettivamente che è. All'interno c'è un grosso (come dimensioni) fusibile della Bussman sul quale qualcuno ha saldato sulla groppa un normale fusibile ????? Probabilmente il fusibile originale si è aperto e qualche "drago" non avendo disponibile il ricambio originale (in effetti poco popolare) ha risolto parallelandolo con qualche cosa di corrispondente (spero...). Questo è tutto, ringrazio delle vostre diagnosi ed osservazioni dalle quali desumo che mi è andava veramente bene. mario

Mario MOZ, sono contento che tutto si sia risolto nel migliore dei modi !!!!!!!!!!. Seguendo il tuo consiglio di cercare in "rete" ho scoperto che c''è un sito con tutto sui tester Simpson. Ho potuto scaricare gli schemi dei miei due "260" serie 7 e serie AFP-1 che ha il circuito di protezione come il tuo serie 6P. Cercavo queste informazioni da tempo. Dalla tua prima foto, ho notato che il tuo 260 è Simpson UK con qualche piccola differenza da quello USA. Allego qualche foto del mio Modello 260 serie AFP-1. "BR"

Mario MOZ, sul sito della "SIMPSON" modello 260, ho trovato come verificare il funzionamento del dispositivo di protezione per "sovraccarico".Lì parla della serie AFP-1 che usa una batteria da 15v. Siccome il tuo che è serie 6P, usa una batteria da 9v, vuoi vedere se la procedura è valida anche per la tua protezione ? "BR"

Si il mio dovrebbe essere inglese (o canadese). La fonte è stata Derica e quando lo presi oltre ai Simpson c'erano una marea di tester AVO, ricevitori RACAL, generatori di vari tipi della Marconi. Probabilmente il sor Emilio aveva svuotato qualche magazzino di oltre Manica. Riguardo al 260 su internet in effetti fra siti ufficiali e quelli di appassionati c'è praticamente tutto. Io mi sono stupito di quanti modelli ne esistono. Quando comperai il mio mi fu dato anche il manualetto (che ho gelosamente conservato) ora ho verificato che è di un modello completamente diverso dal mio e quindi del tutto inutile. Sulla copertina è indicato solo "Model 260" probabilmente riguarda solo il primo modello. Fra l'altro all'interno nella lista parti viene specificato che se si richiedono ricambi va indicato il Serial Number e che la lista citata è valida per tester fino al S/N 60.000.

Sulla scala del tuo, il numero "260" è cerchiato e appena sotto c'è scritto "ENGLAND". Ti allego le istruzioni per la prova del funzionamento del "overload" che si riferisce alla serie AFP-1 ma che dovrebbe essere valida anche per il tuo (series 6P). Credevo di avertela già inviata ed invece mi è"rimasta nel cassetto" !!!!!"BR"

Simpson Digitale

Non ho saputo resistere alla tentazione di prendermi un Simpson!

Questo esemplare è bello ma un poco acciaccato.... non funzionano le portate basse di resistenza e non va il test point per lo stato di carica della batteria.

Per il resto funziona ed è abbastanza preciso.

Qualcuno ha delle esperienze su questo strumento?

Carlo