Prova quarzi

[I2MZC]

Paolo....... ma considera che il condensatore da 20 pF ha una impedenza a 6 MHz come nell'esempio di Roberto di circa 13,27 Kohm e molto più alta alle frequenze più basse. Quindi per fare le misure va benissimo come ha fatto Roberto, ma non serve guardarlo con l'oscilloscopio. Se poi si vuol fare come la teoria consiglierebbe bisogna mettere una stadio separatore tipo emitter follower all'uscita dell'oscillatore con impedenza di 50 Ohm e poi chiudere l'ingresso con un carico di 50 Ohm. così spariscono tutte le ondulazioni, ma agli effetti della misura della frequenza, non cambia nulla.

Carlo I2MZC

[IW5AFV]

Carlo... probabilmente non mi sono spiegato bene.
Il condensatore da 20pF sullo schema di Roberto fa appunto la funzione della resistenza di accoppiamento di cui parlavo nel precedente post. Ma naturalmente la "resistenza" (reattanza) che il condensatore presenta varia con la frequenza: a 6MHz la reattanza è circa 1.3KOhm (NON 13.27 KOhm) e quindi comincia a caricare il circuito oscillatore.
A frequenza più bassa, esempio 600KHz carica meno (13.3 KOhm ), quindi disturba meno l'oscillatore, ma riduce a 1/10 il segnale da misurare su 50 Ohm... A frequenze più alte il carico diventa inaccettabile.
Andrea nel suo post infatti diceva che ha aggiunto un partitore resistivo per disaccoppiare ulteriormente l'oscillatore, e che era in dubbio se aggiungere uno stadio separatore.
Ma ribadisco che NON è necessario che lo stadio separatore esca a 50 Ohm: è sufficiente che il cavo coassiale a 50 Ohm sia terminato su uno strumento che ha l'ingresso a 50 Ohm.
Per quanto riguarda l'uso dell'oscilloscopio, è pacifico che viene utilizzato a scopo di verifica della forma d'onda e non per una misura accurata della frequenza.

Paolo IW5AFV

[IK0MOZ]

Magnifico, grazie a Paolo e Carlo che con i loro interventi mi hanno chiarito l'arcano. Riguardo lo schema dl mio circuito ho cercato fra i miei appunti ma non ho trovato nulla. Io lo avevo realizzato in maniera provvisoria con l'unico scopo di verificare i risultati conseguenti alla modifica di alcuni quarzi collegandolo ad un contatore e su quella funzione non ho avuto problemi. Ho comunque intenzione di sostituirlo con lo schema di Roberto poichè semplice e probabilmente più performante. Sono 4 pezzetti e fattibile in 10 minuti. Vi tengo informati. Ora vi presento l'aggeggio dove è incastrato messo su solo per passare tempo e che probabilmente finirà a prender polvere sullo scaffale come tante altre cose.
Siccome mi avevano regalato un scatola di comando di una specie di fornetto con tre zone riscaldabili ho pensato di riciclare l'involucro mettendoci dentro alcuni circuiti che già avevo. Il pannello frontale era ovviamente già forato e quindi ho dovuto adattare (con qualche arrangiamento) la disposizione delle parti.

Test int pannello.jpg

Lo STRUMENTO (HI) contiene :
- Un oscillatore a Cristallo (Utilizzabile come prova quarzi o generatore HF)
- Un amplificatore di BF - (Utilizzabile come Signal Tracer o Amplificatore)
- Un Iniettore di segnali AF e HF
Il tutto alimentato dalla rete.

TEST INT.jpg

test front panel.jpg

Tutto il necessario era già disponibile e quindi il lavoro è stato principalmente meccanico (adattamento del pannello e fissaggio dei circuiti) ed elettrico (collegamento delle parti).
In una mezza giornata ho completato il lavoro, Testato il tutto e l'oggetto fa quanto era previsto.
Mi rimane il dubbio dell'utilità pratica dell'oggetto, ma in tempo di COVID a qualcosa è già servito.......

[I2MZC]

Giusto Paolo, i 6Mhz valgono 6x10 alla sesta Hz e io ho messo solo 5 zeri. Errore di sbaglio!!!L'uscita con un emitter follower non è necessaria ma il circuito sarebbe più performante perchè avrebbe la stessa impedenza a tutte le frequenze di prova.
Mario, bravo, hai fatto un bel lavoro in tempo di covid che ti servirà per i prossimi 20 anni. Mai mettere limiti alla provvidenza.

Carlo I2MZC