Ecco qua un tester usato durante la 2GM dal Signal Corps (il corpo tecnico dell'esercito degli Stati Uniti), probabilmente per le riparazioni di radio.
Il TEST UNIT I-176.
La parte critica di queste apparecchiature sono gli strumenti a bobina mobile, che spesso risultano danneggiati. Quello che ho trovato io era perfettamente funzionante e aveva anche i suoi puntali originali, anche quelli AT.
La prima cosa che ho fatto, prima ancora che mi arrivasse è stato scaricare dalla rete il manuale TM 11-2626 per avere già un'idea di cosa c'era dentro e il suo funzionamento.
Trattandosi di un tester per misurare tensioni e correnti in cc e ca, ma a basse frequenze non c'era nulla di particolarmente complicato, ma visto le innumerevoli portate, i due commutatori rotativi sono il vero cuore dell'apparato.
Prima ancora di provarlo l'ho subito aperto per avere accesso alla parte "elettronica". E subito notavo che era stata sostituita una resistenza a filo da 0,1 ohm , mettendone una moderna di quelle corazzate color oro. Ho subito provveduto a sostituirla con una meno appariscente.
Pulito, spolverato il tutto, ho usato con parsimonia spray pulisci contatti secco sui commutatori rotativi.
A questo punto visto che sembrava essere tutto a posto, ho richiuso provvisoriamente il tutto e ho iniziato a provare lo strumento come voltmetro in cc. Con mio disappunto tutte le misure risultavano completamente errate, su qualsiasi scala.
Ho provato a fare la stessa cosa in ca e anche qua stesso problema.
Preso lo schema ho controllato le varie resistenze dei partitori resistivi e con mia sorpresa TUTTE le resistenze erano sballate. Tutte oltre il valore di origine e di molto. A questo punto avevo due possibilità, o togliere tutte le resistenze d'epoca e metterne di moderne, oppure in base al valore reale mettere in parallelo una resistenza moderna nascondendola il più possibile al fine di far "tornare" la resistenza al valore originale. Volendo tenere lo strumento il più originale possibile, ho optato per la seconda soluzione, anche se più complicata da realizzare.
Lo stesso problema di resistenze con valori più elevati della norma, l'ho avuto sulla misura delle resistenze. Ma ho messo a posto anche questa parte di circuito.
Per quanto riguarda le misure in corrente sia in cc che ca , qua le resistenze erano ancora OK, perciò anche le misure erano attendibili.
Per la misura delle resistenze, lo strumento utilizza a seconda della scala, due batterie, una BA-30 (che adesso chiamiamo C) da 1,5 volt per la misura di resistenze con fondoscala 1000 e 100.000 ohm o una BA-2 da 22,5 volt per il fondoscala 10 Mohm. La BA-30 sono riuscito facilmente a replicarla, ma per la BA-2 la cosa è decisamente più complicata ,ma ho in cantiere già l'idea come realizzarla e metterci la sua bella carta intorno.
Il contenitore, interamente in lamiera di ferro, aveva la vernice parzialmente mancante e della ruggine, così ho provveduto alla completa sabbiatura interna ed esterna, stesura di un fondo antiruggine e riverniciatura con il classico olive drab.
Se non fosse per l'ingombro, lo utilizzerei sul mio banco da lavoro per le riparazioni varie, visto che il fondoscala da 250 e 1000 volt risultano utili quando si lavora con le valvole.
Metto la foto della pagina del libro di riferimento dei collezionisti di materiale bellico 2GM americano.
Per ultimo metto la foto dei puntali originali, che penso non siano di non facile reperibilità.
Questo strumento, anche se non ha il fascino di una radio, bisogna riconoscere che serviva per il loro mantenimento in esercizio quando si guastavano.
Riccardo
TEST UNIT I-176
TEST UNIT I-176
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
- IK2CNC
- Sergente maggiore
- Messaggi: 1838
- Iscritto il: 10/06/2013, 8:16
- Località: Borghetto Lodigiano (LODI)
Re: TEST UNIT I-176
Belle foto, complimenti per la chiarezza e bontà delle immagini.
Concordo sulla bellezza dello strumento.
Carlo CNC
Concordo sulla bellezza dello strumento.
Carlo CNC
# ARO 557/2 Carlo IK2CNC +39 335 186 13 56
Re: TEST UNIT I-176
In effetti è un oggetto di "tutto rispetto".
Anche io ne ho un paio. (prima comperi quello "brutto e malandato", perché non puoi fare a meno di avercelo e lo paghi un botto. Poi con tutta calma, trovi quello nuovo, a due soldi e non puoi fare a meno di comperalo). E' da molto tempo che non lo uso, ma non ricordo che fossero così sballati. La curiosità è tanta e appena posso andrò a riprenderli per fare qualche prova.
Comunque per l'uso di tutti i giorni ho due Simpson sul tavolo e (altri quattro sullo scaffale) e non li cambierei con nessuno strumento digitale. Qualche volta per misure "precise" uso i vari tester digitali sia portatili che da banco che sono sullo scaffale del laboratorio, ma fin dove posso ritengo il tester analogico classico più versatile e comodo da usare di quello digitale (ovviamente nei limiti delle sue possibilità).
Edoardo
Anche io ne ho un paio. (prima comperi quello "brutto e malandato", perché non puoi fare a meno di avercelo e lo paghi un botto. Poi con tutta calma, trovi quello nuovo, a due soldi e non puoi fare a meno di comperalo). E' da molto tempo che non lo uso, ma non ricordo che fossero così sballati. La curiosità è tanta e appena posso andrò a riprenderli per fare qualche prova.
Comunque per l'uso di tutti i giorni ho due Simpson sul tavolo e (altri quattro sullo scaffale) e non li cambierei con nessuno strumento digitale. Qualche volta per misure "precise" uso i vari tester digitali sia portatili che da banco che sono sullo scaffale del laboratorio, ma fin dove posso ritengo il tester analogico classico più versatile e comodo da usare di quello digitale (ovviamente nei limiti delle sue possibilità).
Edoardo
# ARO 440/0 Edoardo IK0QDQ
Chi c’è in linea
Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti