BATTERIE/ ACCOMULATORI

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roberto burdese
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BATTERIE/ ACCOMULATORI

Messaggio: #19261 roberto burdese
31/05/2016, 14:41

Come suggerito da Andrea NXD e Mario MOZ, apro questo nuovo argomento legato alle "PILE", "ACCOMULATORI", "BATTERIE", e tutte le problematiche annesse e connesse. Rifacendomi ad alcune definizioni citate da Andrea NXD sul problema della ricarica degli "accomulatori",gli pongo il quesito sul significato "pratico" dei termini: "OUTPUT FLOATING VOLTAGE" e "OUTPUT EQUALIZE VOLTAGE" Queste due definizioni compaiono sul display degli alimentatori "ABB" che si vedono nella foto che allego e sono citate nelle modalità di impostazione delle caratteristiche delle uscite che si possono scegliere. Al momento i due alimentatori, in parallelo tra loro e ad un accomulatore al piombo da 24v, alimentano le mie radio. Ho scelto l'uscita "FLOATING" ma senza una cognizione di causa . Andrea sicuramente mi aiuterà a capirci qualcosa. "BR"
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iz1fiq
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Re: BATTERIE/ ACCOMULATORI

Messaggio: #19264 iz1fiq
31/05/2016, 20:30

Puo' essere utile.La batteria è formidabile.
73 da iz1fiq

http://www.dx.com/ru/p/1268-12v-6800mah ... 03XOtSLRiw
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I2MZC
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Re: BATTERIE/ ACCOMULATORI

Messaggio: #19269 I2MZC
01/06/2016, 8:40

Ciao Roberto, la questione della carica delle batterie è un argomento molto attuale, perchè con le nuove batterie al litio (LiFePO4,LiPo,Ni-Mh...)e le cariche e scariche violente, sono sorti molti problemi. Nel tuo caso, con batterie al piombo e cariche e scariche normali, il problema non esiste. Per i carca batterie "floating", si tratta semplicemente di sistemi completamente isolati che possono caricare per esempio batterie in serie e venir collegati successivamente sui vari elementi. Per esempio l'alternatore delle autovetture non è floating, avendo un polo a massa.
Il problema invece delle cariche e scariche violente come nell'uso su autovetture elettriche dove si arriva a cariche e scariche dell'ordine di 5-6 e a volte 10C, è molto diverso. Pensa ad una batteria da 200 A scaricata a 1000 A !!, puo' succedere che un elemento con caratteristiche non perfettamente eguali agli altri e quindi con una resistenza interna superiore, attraversato da questa corrente, possa avere una inverione di polarita' degradandosi definitivamente. Questo vale anche nella carica che deve essere uguale in tutte le celle, altrimenti durante la scarica la differenza aumenta fino ad arrivare alla distruzione della cella e pure all'esplosione. Per evitare questi problemi si usano dei sistemi di bilanciamento e di controllo della temperatura.Un dispositivo ogni cella. I sistemi di bilanciamento, portano tutti gli elementi alla stessa identica tensione con differenza di pochi millivolt, pena la durata della batteria.
Ma stai tranquillo, questo non è il tuo problema. Comunque complimenti per quei due meravigliosi alimentatori.

Carlo MZC
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Re: BATTERIE/ ACCOMULATORI

Messaggio: #19271 IK0MOZ
01/06/2016, 11:32

Concordo con Carlo, da utilizzatore di alimentatori "Pizza e Fichi" mi inchino di fronte a quei due magnifici ABB
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Re: BATTERIE/ ACCOMULATORI

Messaggio: #19525 IK0MOZ
25/06/2016, 19:54

Pile a secco. Quando entrai in possesso della prima WS48 il possessore con l'apparato mi diede uno strano pacco batterie formato da una caterva di pile da 9 volt in serie, torce e torcioni collegati opportunamente e tutti infilati nel contenitore in foto. Con quell'accrocco l'apparato funzionava perfettamente. Il contenitore come vedete è marcato BA-410. Non mi risulta sia quello della WS48, ma questa sigla non compare neanche fra i tipi di batterie in uso sulle stazioni radio del nostro esercito. Successivamente mi sono autocostruito un alimentatore in c.a. ma ho conservato il "vuoto" per eventuali future applicazioni. Qualcuno sa dove quel tipo di pila veniva utilizzato ?
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Re: BATTERIE/ ACCOMULATORI

Messaggio: #19688 SWL I013198
10/07/2016, 23:25

La BA-410 e da 6 Volt. Sviluppata negli anni 50 doveva alimentare le apparecchiature che avrebbero utilizzato la nuova tecnologia dei transistori. A questo scopo c'erano anche delle cassete dove con piu batterie in serie si potevano avere sia i 12 che 24 V. Non mi sembra comunque che il tutto abbia avuto un grosso successo poichè ancora negli anni 70 nella NATO ancora si utilizzavano apparati della serie PRC-8...10 che pur andando a batterie utilizzavano valvole. Da qualche parte ho letto che ci fu anche un tentativo di trasformare il BC-1000 a transistori, progetto probabilmente abortito (Edoardo, notoriamente molto informato sulle cose USA, ne sa qualche cosa ?) lino
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Re: BATTERIE/ ACCOMULATORI

Messaggio: #19695 IK0QDQ
11/07/2016, 22:23

E' la prima volta che sento parlare di questo progetto.... chi ne sa di più???

Edoardo
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Re: BATTERIE/ ACCOMULATORI

Messaggio: #19697 IK0MOZ
12/07/2016, 1:00

Non vorrei dire una cacchiata, ma mi sembra che qualche cosa del genere l'abbiano fatta gli yugoslavi, ma non sono sicuro se riguardava proprio il BC1000
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Re: BATTERIE/ ACCOMULATORI

Messaggio: #19807 ik5nxd
25/07/2016, 23:35

Ho buttato giù un po' di appunti, tratti da un corso sulle batterie in ambito ENEL.
spero che il tutto sia chiaro, nel caso contrario basta chiedere chiarimenti :D

Scarica:
la capacita è in genere calcolata con una corrente di scarica di 1/10 delle amperora della batteria ,
es. nel caso di una batteria da 100 A/h la scarica viene misurata con una scarica di 10 A.
La scarica viene protratta fino a che la tensione per ogni elemento raggiunge i 1.75V, per la batteria a 12V cioè con 6 elementi la tensione finale sarà di 10.5 V (21V per quelle a 24).
Questa è la tensione in cui si dovrebbe interrompere la scarica se non si vuole correre il rischio di danneggiare la batteria.
Essendo fatta a corrente costante , il calcolo della capacità effettiva della batteria è facile basta moltiplicare le amper di scarica per il tempo misurato.
Nell'esempio di una batteria da 100A dovrebbe impiegare 10 ore per arrivare a 10.5V.
Se il tempo è minore significa che la batteria comincia a deteriorarsi, e quindi per certi scopi non sarà più utilizzabile.

Carica Rapida

in genere la batteria deve essere caricata con una corrente costante di 1/10 delle amperora di targa.
Se la batteria è da 100 A/h allora si carica con 10 A.
La carica va mantenuta fino ad arrivare a 2.4 V ad elemento, nel caso della batteria a 12 V si deve arrivare a 14.4 V(28.8 per quelle a 24).
A questo punto si va in tensione costante , cioè si tiene fissa la tensione a 14,4 e si lascia libera la corrente di scendere.
La corrente scenderà lentamente quando sarà circa 1/100, o giù di lì della A/h totali la carica è finita, quindi circa 1A.
a questo punto il caricabatteria deve passare alla carica in tampone 13.7 V (27.5 per quelle a 24V),
a questa tensione si può lasciare la batteria per tutto il tempo che si vuole.
Tutto questo i moderni caricabatterie lo fanno in automatico.
La carica di mantenimento in tampone è chiamata anche float charge o trickle .

Oltre alla carica che potremo definire normale, ce ne sono anche altre due:
Quella a fondo e quella di equalizzazione


Carica a Fondo o boost
viene fatta circa ogni due anni nelle batterie di stazione, e serve per "smuovere" e rimescolare l'elettrolita in pratica si fa salire la tensione per elemento fino ad arrivare a 2.8 V/elemento.
L'elettrolita è come se “bollisse” e ci sarà un elevato sviluppo di gas, é una carica diciamo terapeutica, ma da usare con parsimonia.

Carica di equalizzazione
qui la tensione viene fatta salire fino a 2.90 V/el con corrente di circa 1/20 della A/H.
viene usata per far si che tutti gli elementi siano alla stessa tensione, in genere viene fatta durante l'installazione o quando si sostituisce uno più elementi del pacco batterie, o quando uno più elementi sono solfatati.
Può essere utile farla in caso si usi pacchi da 6 Volt per arrivare a 24 per essere sicuri che le loro tensioni siano uguali.

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Le cariche a fondo e di equalizzazione vanno fatte senza il carico attaccato dato che la tensione sale molto e potrebbe provocare dei danni alle apparecchiature collegate.
In centrale c'è un interblocco che impedisce di farle se prima non viene aperto l'interruttore generale che alimenta le varie utenze.

Una cosa da tenere presente con le batterie , specialmente quelle con elettrolita liquido (con i tappi di rabbocco per essere più chiari ) è di tenerle in luogo areato per evitare l'accumulo di idrogeno , che specialmente nella carica a fondo ne sviluppa parecchio , ma anche la normale carica ne produce, quindi prestare attenzione.

Secondo quanto riportato negli appunti del corso , il caricabatterie deve avere un basso ripple perché la corrente alternata che circola nella batteria ne provoca il deterioramento anche se questo non è quantificabile in maniera precisa, ma questo avviene sopratutto a batteria quasi scarica dato che in questo frangente si ha il minimo della componete continua ed di conseguenza gli effetti del ripple sono maggiori.
Quindi i vecchi caricabatterie, che erano nient'altro che un trasformatore con più prese ed un raddrizzatore, sono da evitare.
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Re: BATTERIE/ ACCOMULATORI

Messaggio: #41666 iu1dek
16/01/2023, 18:04

Parliamo un attimo della pile italiche usate per anni per alimentare le RV2/3. Pochi giorni fa il buon Paolo AFV me ne ha regalate tre di marche diverse, le ho aperte (a scatola chiusa compro solo arrigoni.. :P ) e vi mostro le differenze....o meglio le prove evidenti del magna-magna nazionale!
Si va dalle batterie da supermercato, 10 duracell della TELEGI di Roma (naturalmente!) alle 20 procell della L.E.M. alle 10, a occhio molto più serie serie, della VOLTA di Firenze. Naturalmente tutte acquistate dalla DIFESA allo stesso ......elevatissimo prezzo.
filippo
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iu1dek Filippo Mastrovito

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