Con l’Italia trasformata (giustamente e sempre troppo tardi) in una galera, anche se si vive in campagna c’è poco da fare perché la logistica è bloccata, i pacchi non arrivano i negozi sono chiusi ecc. ecc.
Purtroppo il mio hobby non è quello del Boccaccio pertanto non posso cimentarmi con la letteratura, ma ugualmente mi sono dato da fare in “cose teoriche”. Vedo con piacere che anche Tonino si sta confrontando con gli alimentatori.
La scusa, questa volta per me, è stata l’aver messo sul tavolino l’ARR-7, per fotografare la componentistica che interessava MCZ. Mi è venuta voglia di farlo funzionare. Cosa che farò nei prossimi giorni, adoperando gli alimentatori di uso generale del tavolo del laboratorio. Intanto questa sera, vicino al camino acceso, ho cercato di “mettere su carta” una ipotesi di alimentatore per sostituire quello (introvabile ) che accompagna il ricevitore nell’uso aereonautico.
Non avendo a disposizione, in magazzino, un trasformatore idoneo ho deciso di costruirne uno (tanto il tempo ci sarà). Gli avvolgimenti di BT non presentano difficoltà progettuali. Sono invece interessanti alcune considerazioni sull’avvolgimento per 270 Vdc che è condizionato dalla scelta della rete di filtraggio.
Sono partito dall’idea di non usare una rete LC per la difficoltà della loro realizzazione pratica. La necessità di realizzare un opportuno traferro per impedire la saturazione del ferro da parte della componente continua non e di facile realizzazione, vengono sempre o troppo grosse o troppo piccole, si consuma una montagna di filo di rame. Inoltre è necessario partire una tensione ac praticamente pari al valore della dc necessaria.
Quindi ho ripreso l’abaco allegato (proveniente da uno dei vecchi ARRL Handbook) .
Analizzando queste curve si evince che per ottenere un filtraggio decente con una cella RC, il rapporto tra la resistenza di carico e la resistenza interna dell’avvolgimento deve essere almeno di 0.01 meglio se 0.005 . La corrente richiesta dall’apparato è di 150 mA quindi la resistenza equivalente RC è di 1800 Ohm. Il chè impone di avere una resistenza interna dell’avvolgimento compresa tra 9 e 18 Ohm.
Con il nucleo a disposizione, posto il rapporto tra ac e dc di circa 1.35, è necessario avvolgere 418 spire. Se si seguissero le normali regole imposte dal calcolo degli avvolgitori, per la corrente richiesta sarebbe necessario usare un filo di rame smaltato da 0.36 mm di diametro. In questo caso però la resistenza dell’avvolgimento sarebbe molto più elevata di quella richiesta (R circa 74 Ohm).
Per quanto sopra è necessario usare filo di rame di sezione maggiore: 0.5 mm di diametro per ottenere 9 Ohm .con un filo di diametro 0.6mm si otterranno circa 25 Ohm di resistenza e con un filo da 0.8 si scende a valori di circa 14 Ohm. Che dà un rapporto Rs/R di 0.007 . con tale valore di resistenza si rientra nella zona prescelta.
Questa scelta però comporta l’uso di molto più spazio per l’avvolgimento e difficilmente entreranno nello stesso nucleo anche gli avvolgimenti per la BT.
Considerando (per stare conservativi) il condensatore in fase di ricarica un C.C. la corrente nel picco di ricarica assumerà un valore iniziale di 19 A circa, ampiamente compatibili in sicurezza con i 30 offerti dai diodi 1N4007 che si potranno usare per il ponte raddrizzatore.
Conclusione………. Come al solito nessuno ti regala niente!!!!!!!!! O fai un solo trasformatore con tre avvolgimenti e poi metti una induttanza di filtro, oppure fai un trasformatore per la HT ed uno per la BT.
CONSIDERAIONI TEORICO PRATICHE SUGLI ALMENTATORI PER HV ANODICA.
CONSIDERAIONI TEORICO PRATICHE SUGLI ALMENTATORI PER HV ANODICA.
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Ultima modifica di IK0QDQ il 17/11/2020, 23:34, modificato 1 volta in totale.
# ARO 440/0 Edoardo IK0QDQ
Re: CONSIDERAIONI TEORICO PRATICHE SUGLI ALMENTATORI PER HV ANODICA.
Ciao Edoardo, visto che l'alimentatore orinale non si trova e che anche nel caso si trovasse, funziona a 400 Hz, sarebbe bello riprodurre l'orginale nelle dimensioni ma a 50 Hz. Quindi nel progetto del trasformatore tieni presente le misure in modo da farlo entrare nella scatola. Io posso, appena cessa questa pseudoguerra, far costruire i contenitori nelle misure originali.
L'idea dei due trasformatori e molto valida. Quello di alimentazione filamenti deve dare 6 volt e 6 amp oltre ai 24 voltDC per il motorino. Il motorino consuma pochi milliampere e quindi potrebbe essere uno di quei trasformatori che si trovano su tutti i siti a pochi euri. L'avere traformatore filamenti e 24 VDC separati è anche preferibile per dare tensione separatamente. La scatola è molto profonda, come il ricevitore, quindi di roba ce ne sta dentro. Il tempo non ci manca e se dovessi sistemare il surplus che ho qui in casa mi ci vorrebbero alcuni mesi di domiciliari! BUON LAVORO.
Carlo I2MZC
L'idea dei due trasformatori e molto valida. Quello di alimentazione filamenti deve dare 6 volt e 6 amp oltre ai 24 voltDC per il motorino. Il motorino consuma pochi milliampere e quindi potrebbe essere uno di quei trasformatori che si trovano su tutti i siti a pochi euri. L'avere traformatore filamenti e 24 VDC separati è anche preferibile per dare tensione separatamente. La scatola è molto profonda, come il ricevitore, quindi di roba ce ne sta dentro. Il tempo non ci manca e se dovessi sistemare il surplus che ho qui in casa mi ci vorrebbero alcuni mesi di domiciliari! BUON LAVORO.
Carlo I2MZC
ARO # 554/2 Carlo
Re: CONSIDERAIONI TEORICO PRATICHE SUGLI ALMENTATORI PER HV ANODICA.
Ciao Edo, puoi ripostare il grafico in PDF così lo si può stampare con migliore definizione. Attenzione hai un problema sulla tastiera perchè si ostina a scrivere Hom invece di Ohm.
Saluti e morte al coronavirus
Saluti e morte al coronavirus
# ARO 301/0 WS 19 Group # 15 Mario IK0MOZ
Re: CONSIDERAIONI TEORICO PRATICHE SUGLI ALMENTATORI PER HV ANODICA.
I2MZC ha scritto:Ciao Edoardo, visto che l'alimentatore orinale non si trova ...
Carlo I2MZC
Carlo, Edoardo. Ho inserito alcune foto di un alimentatore PP-32/AR trovate tempo fa in rete, e i dati presi dal manuale dello ARR-7. Per Edoardo. La resistenza del secondario del trasformatore originale è di circa 6 ohm.
Ora, sfogliando il catalogo della Hammond Manufacturing, ci sono una serie di bei trasformatori, pronti all'uso. Se ad esempio si vuole rifare l'alimentatore con le 5R4GY, servono almeno 375V (modello 374BX da 200VA ) o 400V (modello 375X da 171VA). Questi ultimi hanno un'uscita a 6,3V/5 o 6A. Il 375X costa 162 EUR da Digi-Key (però le spese di spedizione sono gratis).
https://www.hammfg.com/part/375X
Tonino
Ultima modifica di IZ8YRR il 17/03/2020, 8:22, modificato 1 volta in totale.
Tonino
Re: CONSIDERAIONI TEORICO PRATICHE SUGLI ALMENTATORI PER HV ANODICA.
Per Mario,
Ti sei accorto che sono dislettico????? Purtroppo con le lettere mi va ancora bene ma con i numeri è un casino e sono costretto a rileggerli al contrario, perché , come tutti i dislettici una volta creato l'errore il cervello non se ne accorge più e, per "fregarlo", devi invertire la sequenza!!!!!!!
Grazie comunque della segnalazione, cercherò di starci più attento!!!!!!!
Carlo: ci siamo già parlati per telefono, sicuramente siamo giunti alla stessa conclusione indipendentemente. Si vede che è la più logica. I conti sulle potenze, a occhio tornano, tieni presente che lavorando a 400 Hz , il trasformatore della foto può essere tranquillamente da: (3x 6,3x 4) = 75.6 VA + (3x 270 x.135) =109.35 Per un totale di 185 VA.
A conti fatti, secondo le considerazioni riportate nell'altro post, con un nucleo da 200VA a 50 Hz 3 piccoli condentatori da 100 uF 400VL e12 diodi 1N4007 si ottengono tre uscite. Se si carica l'alimentatore con un solo ricevitore, si ottiene una DC praticamenre pulita. Aumentando il numero di ricevitori inseriti le cose peggiorano livemente. Ma voglio vedere chi si mette ad ascoltrare tre ricevitori da solo!!!!!!!!
Per Tonino,
In effetti , trovandolo, per quella cifra potrei acquistare l'alimentatore originale. Ma dovendolo ricostruire Quindi non originale) che senso ha metterci una stufa ????? Poi c'è da considerare che a inizio millenio avevo fatto una scorta di diversi quintali di laminerini per trasformatori e rocchetti di rame di diversi diametri. Nel tempo si è alleggerita ma ne ho ancora abbastanza per i prossimi dieci anni. Vuoi mettere la soddisfazione di farti i trasformatori da solo????
Edoardo
Ti sei accorto che sono dislettico????? Purtroppo con le lettere mi va ancora bene ma con i numeri è un casino e sono costretto a rileggerli al contrario, perché , come tutti i dislettici una volta creato l'errore il cervello non se ne accorge più e, per "fregarlo", devi invertire la sequenza!!!!!!!
Grazie comunque della segnalazione, cercherò di starci più attento!!!!!!!
Carlo: ci siamo già parlati per telefono, sicuramente siamo giunti alla stessa conclusione indipendentemente. Si vede che è la più logica. I conti sulle potenze, a occhio tornano, tieni presente che lavorando a 400 Hz , il trasformatore della foto può essere tranquillamente da: (3x 6,3x 4) = 75.6 VA + (3x 270 x.135) =109.35 Per un totale di 185 VA.
A conti fatti, secondo le considerazioni riportate nell'altro post, con un nucleo da 200VA a 50 Hz 3 piccoli condentatori da 100 uF 400VL e12 diodi 1N4007 si ottengono tre uscite. Se si carica l'alimentatore con un solo ricevitore, si ottiene una DC praticamenre pulita. Aumentando il numero di ricevitori inseriti le cose peggiorano livemente. Ma voglio vedere chi si mette ad ascoltrare tre ricevitori da solo!!!!!!!!
Per Tonino,
In effetti , trovandolo, per quella cifra potrei acquistare l'alimentatore originale. Ma dovendolo ricostruire Quindi non originale) che senso ha metterci una stufa ????? Poi c'è da considerare che a inizio millenio avevo fatto una scorta di diversi quintali di laminerini per trasformatori e rocchetti di rame di diversi diametri. Nel tempo si è alleggerita ma ne ho ancora abbastanza per i prossimi dieci anni. Vuoi mettere la soddisfazione di farti i trasformatori da solo????
Edoardo
# ARO 440/0 Edoardo IK0QDQ
Re: CONSIDERAIONI TEORICO PRATICHE SUGLI ALMENTATORI PER HV ANODICA.
Edoardo, hai ragione nel non voler fare una "stufetta", e che in effetti il costo non è basso. Comunque, volendo fare l'alimentatore allo stato solido, un trasformatore adatto è il 373BX da 187VA, 350+350V a 175 mA, e con due secondari di cui uno a 6,3V/5A. Costa 117 EUR da Digi-Key.
https://www.hammfg.com/part/373BX
https://www.hammfg.com/part/373BX
Tonino
Re: CONSIDERAIONI TEORICO PRATICHE SUGLI ALMENTATORI PER HV ANODICA.
Per L'ARR7 ho deciso per l'autocostruito (praticamente a costo zero) Per il radioaltimetro acquisterò tutto l'alimentatore a 100$ (che tra trasporto e dazi diventeranno 300!!!!)
Edoardo
Edoardo
# ARO 440/0 Edoardo IK0QDQ
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