crosem

Ho preso in mano questo alimentatore abbandonato da diversi anni con l’intenzione di riportarlo in vita e associarlo ad un AR5. Purtroppo ha delle ferite molto gravi. Questo alimentatore penso che sia stato progettato da una persona che viveva nel mondo delle radio di quel tempo, alimentate da batterie di pile. Queste batterie avevano delle prese con le diverse tensioni necessarie all’alimentazione dei tubi elettronici. In questo alimentatore si è conservato questo concetto per cui le tensioni richieste dal ricevitore sono ottenute da delle prese su delle candelette resistite poste agli estremi del generatore.
Basta una sola interruzione per sballare tutte le altre tensioni. Queste candelette sono simili a quelle delle stufe elettriche, di dimensioni minori, circa 12mm, su cuiviene avvolto un cordoncino di cotone su cui viene avvolto un filo resistivo. Dei cavallotti scorrevoli prelevano le varie tensioni. Questo filo resistivo è interrotto in diversi punti e non so some rimediare. Non credo si possa trovare ancora questo prodotto e mettere delle resistenze esterne, mi disturba. C’è poi un altro problema: le valvole hanno una tensine di filamento di 4 Volt e una resistenza su ciascuna valvola porta la tensione di accensione a 6 Volt. Il problema è che questo alimentatore ha l’uscita per i filamenti a 12 Volt! Che fare? Mettere un regolatore a 6 Volt ben nascosto? Chiedo un vostro parere.
Grazie.


Carlo I2 MZC

Carlo, la tua esperienza e di sicuro superiore alla mia, quindi quello che scrivo ti farà sogghignare.Presumo che le candelette non abbiano gole ove riavvolgere del filo resistivo prelevabile da vecchie resistenze a filo, se no sarebbe troppo facile.
Potresti come isolante da spira a spira usare del filo di rame smaltato, se non scaldano troppo non dovrebbe muovere l isolante,oppure reperire vecchi resistori regolabili tipo SECI (quelli verdi) con uno o piu cursori e fare un adattamento passabile sotto il profilo estetico.
Di sicuro presumendo che non puoi risalire ai valori e posizioni originali ti toccherà comunque fare un paio di kili di prove,con un carico simulato per definire le cadute di tensione.
Mettere ,anzi occultare un regolatore solid state?mi si e già arruffato il pelo sul coppino
Mendes

Io tempo fa per risolvere un problema del genere utilizzai parte delle resistense di un asciugacapelli.......
Sotto i dati elettrici per i pezzi in argomento. Carlo, buon lavoro

Grazie Mario, ho anche io il manuale, però non ci sono i valori specifici delle resistenze. La riparazione sarebbe oltremodo invasiva per cui per mantenere l'oggetto nelle sue condizioni originali ho deciso di rimontarlo completamente senza toccare nulla, poi costruire una scatoletta esterna con resistenze attuali da mettere in serie all'alimentatore prelevando semplicemente la HT presente su un terminale oltre ai 12 Volt. Con questo adattatore si potranno alimentare tutti gli AR5 di chi vorra riportarli in vita. Naturalmente mettendolo in una scatola con l'alimentatore che ho ho fatto per l'AR8/AR18 si ha a disposizione un alimentatore da rete per AR5. Credo sia la soluzione migliore. A proposito delle candelette, queste sono filettate in modo da tenere le spire distaccate. Il problema è l'elevato valore di resistenza richiesto, difficilmente ottenibile con quanto si trova ora.

Carlo I2MZC

Andando un pò avanti per far funzionare questo benedetto AR5, ho constatato che questo ricevitore era nato per essere alimentato a pile. Nello schema dell'installazione c'è una batteria di pile contrassrgnata "ANODICA", però secondo me c'è un errore, infatti il ricevitore va collegato esclusivamente al quadretto di comando e prende i 12 Volt dalla batteria del velivolo attraverso il quadretto di manovra. Nella versione con il dynamotor al posto delle pile,si è dovuto rispettare le tensioni di quest'ultime. L'alimentatore fornisce solamente le tensione HT. La soluzione delle prese sulla batteria di pile, era obligatoria.
I varii stadi hanno la tensione necessaria senza dover ricorrere a partitori resistivi, questo aveva il vantaggio che spegnendo i filamenti, il consumo dell'anodica era nullo. Cocludendo il connettore di alimentazione del ricevitore non può essere collegata direttamente all'alimentatore. Tuttavia ho visto uno schema con uscite differenti dove l'alimentatore a Dynamotor poteva alimentare direttamente il ricevitore. Potrebbe essere una modifica siccessiva.

Carlo I2MZC

Ora l'alimentatore è finito e funzionante, manca solo il coperchio ma presto ci sarà pure lui. Poi lo rimetterò nello scaffale a dormire, visto lo scarso interesse. Forse perchè non aveva la scatola di legno e una 5Y3 all'interno o meglio una 80. Ma non si può avere tutto.

Carlo I2MZC

La foto non era stata allegata

Visto che ora non hai scuse, perche non provi a far funzionare anche l'AR-5 ????
Edoardo

Effettivamente di possessori di AR 5 ne abbiamo diverse ( vedi link viewtopic.php?f=5&t=1110 ) ma probabilmente nessuno si è divertito a o a rischiato di alimentarlo. Ho scartabellato la mia documentazione ed effettivamente ho trovato molti schemi ma nessuno aveva la lista dei componenti con i valori.
Sempre da quello che ho io l'AR 5 ha utilizzato molti tipi di valvole e addirittura il tipo dell'Esercito aveva i tubi della serie RRxxx per uniformarlo a tutti gli apparati in uso in quel periodo.
Tornando al problema dell'alimentazione inizialmente l'AR 5 era alimentato a batterie, successivamente da un modello con survoltore (vedi un post di Giorgio/CAI) ed infine dal tipo IRI da te resuscitato.
A proposito di questo come hai risolto il problema dei reostati ?

L^alimentatore a Dynamotor era stado progettato per sodtituire le batterie per cui dovrebbe fornire le stesse tensioni. Ora è tornato a funzionare, riparando le resistenze ricollegando i sottili fili dove interrotti. Ora però lo metterò da parte e verrà presto sostituito da un alimentatore da rete progettato per fornire le tensioni richieste. Resta comunque il mistero che ho trovato schemi con i valori delle resistenze differenti e che comunque fatti due conti, sono sicuramente sbagliati. Forse per confondere il nemico! Appena sviluppato il nuovo CS, lo metterò sul forum per chi volesse replicarlo.

Carlo I2MZC