VIBRATORI

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SWL I013198
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Re: VIBRATORI

Messaggio: #19714 SWL I013198
15/07/2016, 1:02

Probabilmente Mario era stanco o troppo accaldato. In effetti da quanto ricordo la sigla ( BC e TU) indicano i Vibratori mentre il numero indica la tensione di funzionamento infatti la sigla corretta per il tipo classico dovrebbe essere BC 4,8 (non BC48) mentre per i tipo a stato solido è TU 4,8 (non TU 4B) come indicato anche da Roberto. Il 4.8 è la tensione di funzionamento. I vibratori sono stati utilizzati dai russi solo su apparati molto vecchi (anni 50) perche poi hanno sempre montato negli apparati degli elevatori di tensione a transistori. lino
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IK0MOZ
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Re: VIBRATORI

Messaggio: #19715 IK0MOZ
15/07/2016, 10:37

Per completare l'informazione riporto le uscite dei vibratori BC-2,4 e BC-4,8. Il tipo BC-4,8 era montato sulle stazioni della serie R-105 D (Non la serie M con involucro in plastica). Secondo me anche il tipo allo stato solido (TU-4,8) aveva le stesse uscite poiche (ma non vorrei sbagliare) i due tipi dovevano essere intercambiabili. Vediamo che scopre Roberto.
Le sigle WS-X,X sono quelle adottare dalla DDR per gli stessi oggetti.
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roberto burdese
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Re: VIBRATORI

Messaggio: #19717 roberto burdese
15/07/2016, 13:35

TU-4,8. Dopo le informazioni di Lino e quelle di Mario, ho alimentato il vibratore secondo lo schema allegato. Il contatto 2 dello zoccolo octal, nella versione a transistor , potrebbe risolvere qualche problema di innesco (?). IL trasformatoe è quello degli alimentatori della serie /GRC (PP_282). Con 5 v in ingresso, su mezzo secondario c'erano c/a 40vac, la frequenza circa 120 hz. I due diodi suppliscono ai contatti (AUX) del vibratore sincrono. Così come sono dovrebbero fornire una tensione positiva ed una negativa.(vedere schema della radio). Perciò direi che dovrebbe funzionare. Ai possessori delle radio CCCP la verifica. "BR"
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iw9hmi
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Re: VIBRATORI

Messaggio: #19718 iw9hmi
15/07/2016, 15:33

Domando perché i russi hanno adottato tensioni così basse per i loro apparati? 2,4 e 4,8 volt?
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iw5cai
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Re: VIBRATORI

Messaggio: #19725 iw5cai
16/07/2016, 1:43

Ciao Emanuele iw9hmi
la tua domanda ha una risposta molto semplice, tenendo conto che i vibratori meccanici erano impiegati tipicamente su apparati a valvole, alimentati o alimentabili con una sola batteria, utilizzabile non solo per ottenere l'anodica, ma anche per la tensione d'accensione dei filamenti e proprio questo determinava il voltaggio della batteria e, di conseguenza, quello di funzionamento del vibratore. Normalmente le batterie utilizzate potevano essere al piombo o al nichel cadmio/ferro nichel od equivalenti con tensioni normalmente variabili da 2 a 12 Volts, utilizzate singolarmente o collegate in serie per ottenere il voltaggio desiderato. Questo valeva per gli apparati russi ma anche per tutti quelli degli altri eserciti compresi quelli degli Alleati e la Wehrmacht, rimasti in uso corrente fino all'evento degli apparati a transistori. Cosa curiosa il fatto che i russi copiarono per i loro apparati prodotti dopo la guerra, i vibratori tedeschi in tutti i particolari, perfettamente intercambiabili tra loro. Allego una foto che accomuna vibratori tedeschi e russi, dall'alto a sinistra vibratore tedesco funzionante a 2/2,4 Volts, a fianco vibratore tedesco a 12 Volts, utilizzato anche sul famoso ricevitore E52 quando alimentato in continua, segue vibratore russo allo stato solido TU-4,8 con zoccolo octal, sotto da sinistra, VIU2,5/2,4V, equivalente russo del tedesco W.Gl.2,4a, a fianco vibratore russo VIM6,12V forma e zoccoli identici a vibratori tedeschi, segue esemplare russo BC- 4,8 (Volts) stessa forma del precedente ma con zoccolo octal.

giorgioiw5cai
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Re: VIBRATORI

Messaggio: #19726 IK0MOZ
16/07/2016, 12:45

Ciao Emanuele, tutte le stazioni portatili russe sono alimentate con batterie da 1,2 V sia quelle che vanno con i vibratori (le piu vecchie) ma anche quelle piu moderne che hanno all'interno un circuito elevatore di tensione. Spesso queste stazioni pur utilizzando valvole (generalmente con filamento a 1,2 V) il circuito elevatore è realizzato a transistori (germanio) e diodi. Le batterie sono al Nicad, con elettrolita liquido e sono piuttosto grosse (non ricordo la capacità). Ogni apparato può utilizzare diversi elementi in serie, quindi abbiamo stazioni alimentate da 2,4 V altre 4,8 V ma anche un caso di ben 8 elementi (9,6 V ). Inizi anni 90 se ne trovavo moltissime anche in Italia e erano di diversi tipi (le piu vecchie in contenitore metallico fino alle piu nuove in contenitore in plastica). Le condizioni erano buone e spesso quelle in contenitore in plastica erano nuove e senza elettrolito. La scelta di questo sistema credo sia quello citato da Giorgio e probabilmente anche le batterie (come tecnologia) sia di origine bellica dei tedeschi. mario
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Re: VIBRATORI

Messaggio: #19727 iw9hmi
16/07/2016, 13:24

Quindi i Russi hanno copiato pari pari la tecnologia tedesca . Anche i tedeschi erano a livello di tecnologia nelle trasmissioni un passo avanti rispetto agli americani da quello che ho letto e visto .
una Feld Fu tedesca pesava sicuramente molto meno di una SCR 300 in quanto la batteria faceva la differenza . A tal proposito mi pare che le R105 Russe siano la copia della Feld Fu .
Mi piacerebbe sapere se i vibratori tedeschi , quelli meccanici, in funzione procuravano quel piccolo ronzio che si sente sotto le conversazioni ascoltando RTX con survoltore meccanico porto un esempio ascoltando la GRR5 in cuffia non si avverte tanto ma se non si fa uso di cuffie il ronzio è elevato ma non per un disturbo sull' audio proprio il ronzio meccanico che si avverte .
Avvolte ne ho una attiva nella mia stazione faccio ascolto e il ronzio è insistente e fastidioso inizialmente poi ti ci abitui ma appena spegni è una liberazione .
Se qualcuno ha una Feld FU mi può descrivere se si avverte il ronzio meccanico e o elettrico
Grazie sempre delle risposte pronte ed efficaci ad placare la mia sete di sapere
Emanuele
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Re: VIBRATORI

Messaggio: #19730 I2MZC
16/07/2016, 18:09

Ciao Emanuele, mi scuso se non ti ho più mandato le misure del RTX Marelli. Le foto e le misure le ho prese subito, poi sono dovuto partire per lavoro e pensavo di tornare dopo qualche giorno. Invece sono ancora qui e penso di rientrare mercoledì o giovedì, poi ti manderò tutto.
A proposito di vibratori, io credo che non esistano vibratori tedeschi e vibratori russi, ma solo vibratori tedeschi costruiti nelle fabbriche ex tedesche catturate dai russi. Molte delle radio russe erano costruite a Berlino est e dintorni e molte con componenti originali tedeschi. I ricevitori RFT erano costruiti a Berlino e usati dalla DDR.
Dopo la caduta del muro e ritorno alle origini, di radio russe non si è visto più nulla

Carlo MZC
Ultima modifica di I2MZC il 17/07/2016, 12:14, modificato 1 volta in totale.
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iw5cai
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Re: VIBRATORI

Messaggio: #19733 iw5cai
16/07/2016, 21:44

Ciao Carlo
non ti dimenticare della Cecoslovacchia, grande fabbrica decentrata del Terzo Reich durante l'ultima parte della 2°guerra mondiale; quasi immune dai bombardamenti, vi furono concentrate numerose industrie belliche tedesche ed, in particolar modo, la produzione di componenti destinati al settore che oggi definiremo "elettronico" ed, inoltre, quella di apparati completi di vario tipo destinati a tutti i settori delle forze armate. I tedeschi poterono anche giovarsi dell'ottimo livello tecnologico della forza lavoro locale che, intelligentemente, seppero utilizzare a loro vantaggio. Alla fine della guerra, in Cecoslovacchia vi erano notevoli quantità di materiali pronti per l'uso, frutto di una poco nota produzione di massa, ma, soprattutto, c'era un'industria efficiente, praticamente intatta, in grado di ripartire in ogni momento.
Quando il paese, dopo la breve parentesi di autonomia, entrò nell'area di influenza sovietica, furono proprio i russi a rimettere in moto le produzione militare, adottando, però, lo standard e le metodologie dei tedeschi, come risulta evidente osservando gli apparati prodotti dalla fine degli anni 40 a tutti gli anni 70. Solo con la caduta della cortina di ferro è stato possibile per noi percepire questa realtà. Quando si riversarono in occidente enormi quantità di apparati del Patto di Varsavia, potemmo notare la diretta discendenza di questi dalla tecnologia tedesca. Allego qualche foto di confronto: a destra Torn.Fu.g. spalleggiabile tedesco, a sinistra R-105 spalleggiabile patto di Varsavia.

giorgioiw5cai
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Re: VIBRATORI

Messaggio: #19736 I2MZC
17/07/2016, 12:20

Esatto Giorgio, infatti dicevo che le radio russe reano costruite nei paesi ex Germany. In particolare in Cecoslovacchia dove erano e sono ancora molto bravi sia nella meccanica che nella elettronica. Oggi costruiscono dei validissimi aerei molto usati in Africa, sui quali ho volato in perfetta sicurezza. Ma questo paese è forse l'unico che ha imparato e proseguito nel lavoro intrappreso. Gli altri......

Carlo MZC
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