Antenna windom

[IK2CNC]

Ottimo Edoardo!

Io, da sempre, utilizzo antenne semplici e che non necessariamente hanno i 50 ohm su tutta la banda interessata.

Detto questo non ho mai tagliato a misura un cavo. Solo nei casi in cui volevo, per esempio accoppiare due antenne a 50 ohm e utilizzando il solito cavo a 75 ohm come trasformatore.

Anche su utilizzi professionali, non si è mai misurato il cavo, parlo di installazioni fatte all'estero in impianti gestiti da vari enti.

Per cui, sempre secondo la mia esperienza, tranquillizzo Filippo nel doversi ricalcolare tutte le lunghezze dei cavi

[IK2CNC]

Aggiungo che l'importante è utilizzare dei buoni cavi e dei buoni connettori.

Concludo che la mia esperienza di cavi va dalle HF fino, come ho già avuto modo di dire, al 1.2 GHz.

Nelle frequenze da 144 MHz in su utilizzo cavo Andrew da 1/2 pollice, anche lui di lunghezza indefinita..

Carlo

[IK0QDQ]

Onde evitare equivoci, ripeto il mio concetto sperando di essere chiaro.
Scopo: eseguire la misura di impedenza di una antenna a V inverita autocostruita.
A priori non si sa se è tagliata alla lunghezza giusta e quanto l'angolo di scostamento dai 180° modifichi il valore della resistenza equivalente.
A questo punto per non introdurre ulteriori variabili, se tagli il cavo alla lunghezza corretta (1/2 onda) quello che c'è sopta lo ritrovi sotto e quindi puoi smanettare inclinando i brcci o allungandoli o accorciandoli fino ad ottenere i tuoi 50 Ohm.
A questo punto se non vari la frequenza la lunghezza del cavo diventa indifferente.
Se come, è successo a me all'inizio, leggi 23 + j 12 Ohm a che santo ti
attacchi ??????
Cominci a tagliare i bracci a casaccio???? aumenti o diminuisci l'angolo???????
In questo caso mi sembra corretto mettere un punto fermo sulla lunghezza del cavo in modo che non metta del suo sull'impedenza totale, e aggiustare l'antenna fino ad arrivare al meglio (ideale 50 Ohm) a questo punto puoi fare il cavo lungo quanto vuoi. Se però ti sposti di frequenza di un centinaio di KHz fammi sapere il valore della impedenza misurata. Poi taglia il cavo di metro in metro e vedrai che risultati sorprendenti!!!!!!

Se non sono riuscito a farmi capire non so più cosa fare.

Edoardo

[iu1dek]

Edo' ma non si può già calcolare anche il valore dei bracci?
Mi spiego se voglio la risonanza su 7 Mhz faccio 300.000:7000=42,85 lo moltiplico per il fattore di velocità e trovo la lunghezza del dipolo, cm. più cm. meno......calcolo poi la lunghezza della discesa per 7 Mhz e a questo punto non mi rimane che smanettare sull'angolo al vertice per il minimo ROS.......
Arrivati qui dovrei avere i 50 Ohm nel punto di alimentazione e l'antenna risonante esattamente a 7 Mhz.......o no?
filippo

[IK0QDQ]

Infatti, poichè il fili dei bracci non sono linee di trasmissione ma solo "fili" il fattore di raccorciamento è molto, molto piccolo e dipende da altri fattori come il diametro il materiale specifico ecc. ecc. in prima battuta si pone uguale a uno, poi se è necessario trimmare di qualche centimetro si aggiusta sperimentalmente.
Nel tuo esempio metti 10.7 metri per parte e smanetti sull'angolo.
Edoardo

[iu1dek]

...altra domanda: ma quando trovo il minimo ROS non ho comunque la certezza di avere 50 Ohm nel punto di alimentazione della V invertita, sono solo sicuro che le misure linea/antenna/angolo siano le migliori per quella frequenza giusto?
....lo so sono una piaga........
filippo

[IK0QDQ]

Assolutmente no, E' molto bello vedere che c'è voglia di capire ciò che si sta facendo!!!!!
La tua considerazione è corretta: se tu usi un set up di misuta che è stato pensato per dare l'indicazione della quantità del trasferimento di energia, quella puoi misurare!! Tu sai con SWR = 1 hai il 100% di energia trasferita dal TX al carico.
Ma attenzione: se invece dell'antenna ci metti un carico fittizio, hai ugualmente SWR=1 ma non ti ascolta nessuno!!!!!
Come vedi l'argomento non è semplice: la teoria andrebbe presa per il verso giusto, cominciandi dall'unizio ed andando verso il complicato. l'inverso è un poco più complicato.
Ma torniamo alla nostra antenna, se vuoi sapere il valore della sua impedenza (che è generalmente composta da una parte resistiva e da una parte reattiva) devi usare strumenti idonei a misurare queste grandezze.
C'è chi si può permettere analizzatori di rete costossimi, chè chi arriva a spendere solo qualche centinaio di Euro e adopera i vari misuratori della MFJ (o razze analoghe). Poi ci sono i "poveracci" che spesso non avendo i quattrini, hanno svivuppato molòto bene il cervello. Con qualche decina di Euri si può costruire uno strumentino composto da un generatore di rumore bianco, e un ponte di misura di impedenza. usando un qualsiasi ricevitore come strumento di rilevazione dello zero del ponte, si è in grado di fare misure abbastanza precise. Se la taratura è stata fatta bene si arriva a precisioni del 5-10%.

Come vedi la radiotecnica è piena di risorse!!!!!!

Edoardo

[IW5AFV]

Buonasera a tutti,
l'argomento antenne ed il conseguente problema dell'accordo mi intriga molto e quindi vorrei dire la mia..
Sul problema dell'accordatore dell'antenna sull'apparato o messo sotto l'antenna ne abbiamo già discusso su "teoria", ma il discorso sulla lunghezza del cavo di antenna non era stato affrontato.
Teoricamente la lunghezza del cavo non influisce minimamente sull'accordo dell'antenna: se per semplicità supponiamo trascurabile la perdita del cavo (e sulle HF questa assunzione è accettabile), variando la lunghezza del cavo il ROS resta costante; varia solo la fase dell'impedenza vista dal trasmettitore. Cioè se il ROS ad esempio è 3:1, resta 3:1; quello che cambia è il valore della resistenza e della reattanza che vede il trasmettitore. Se si considera la perdita del cavo, allungandolo il ROS diminuisce.
Se il cavo è esattamente lambda/2, riporta al trasmettitore esattamente la resistenza e la reattanza dell'antenna. Tutto qua.
Se si vede una variazione del ROS al variare della lunghezza del cavo, questo potrebbe essere dovuto ad un effetto di accoppiamento indesiderato del segnale trasmesso sulla calza del cavo, che magari non scende ortogonalmente rispetto ai bracci dell'antenna.

Paolo IW5AFV

[IK2CNC]

Paolo assolutamente d'accordo con te.

Visto che per evitare "chiacchiere da bar" è sempre meglio essere il più oggettivi possibili, questi riscontri, che appunto ha ben descritto Paolo, io li ho misurati e quindi , verificati, con il Network Analyser, già da me descritto su altro post in questo forum.

Il cavo coassiale è un argomento molto intrigante in assoluto e , utilizzando appunto il NA, si scoprono cose molto interessanti.

La sintesi di tutta una serie di misure, fatte in HF, V/UHF conferma la sostanziale indifferenza della lunghezza in rapporto al ROS, a parte la sua diminuzione a causa della attenuazione che è proporzionale alla frequenza.

C.

[iz2zph]

Ciao. Per chi volesse approfondire esiste uno studio ben fatto in particolare su come estendere la banda passante in 80 e più in generale su pregi difetti ed opzioni. Purtroppo in inglese.....
http://hamwaves.com/cl-ocfd/en/index.html