ALIMENTAZIONE ANTENNE

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ALIMENTAZIONE ANTENNE

Messaggio: #32087 IK0MOZ
16/11/2018, 16:56

Tempo fa collegando un amico inglese questo mi disse che lui come antenna utilizzava una V invertita con discesa realizzata con due cavi schermati. Siccome il QSO era in CW cercai con scarsa fortuna di saperne di più (il CW in questi casi non è il massimo), poi cercando in rete informazioni su questo amico (QRZ.COM.....) non trovai dati sufficienti e ho lasciato perdere. Comunque la cosa mi incuriosì e prima di archiviare l'idea o fare esperimenti disastrosi chiedo ai vari esperti in antenne del gruppo cosa ne pensano, se la cosa è fattibile, con che risultati o se è una cacchiata. TNX in advance
mario
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Re: ALIMENTAZIONE ANTENNE

Messaggio: #32098 IW5AFV
18/11/2018, 13:07

Buongiorno Mario,
non sono un esperto di antenne (forse è la materia più ostica per noi radiamatori), ma posso dirti cosa ne penso, anche perchè mi piace discutere di problemi complicati.
Immagino che il tuo corrispondente intendesse dire che usava due cavi schermati per alimentare il dipolo, in cui l'anima dei cavi andava ai morsetti dell'antenna, mentre le calze erano connesse insieme.
Questa configurazione fa pensare ad una linea di alimentazione bilanciata, tipo "scaletta", ma con la differenza che invece di due fili nudi sono utilizzati due cavi schermati.
Il cavo schermato è comunque un cavo coassiale, che alla frequenza di lavoro avrà una sua impedenza caratteristica ed una sua perdita.
Una antenna dipolo a mezz'onda a V rovesciata dovrebbe avere una impedenza che dai 72 Ohm teorici, a seconda dell'inclinazione dei bracci si approssima ai 50 Ohm; infatti normalmente è alimentata con un cavo a 50 Ohm con balun di corrente ai terminali dell'antenna.
Se l'alimentazione è fatta con due cavi coassiali ( in pratica i cavi schermati) con le calze unite, per realizzare i 50 Ohm necessari all'adattamento si dovrebbe usare due cavi con impedenza caratteristica di 25 Ohm.
Per quanto ne so non esistono in commercio cavi schermati con impedenza così bassa. Quindi se avesse usato ad esempio cavi con impedenza di 100 Ohm, realizzando una "scaletta" da 200 Ohm , avrebbe dovuto aggiungere anche qualche forma di trasformazione di impedenza.
Rispetto alla scaletta fatta con fili nudi, c'è il vantaggio che i cavi schermati schermano la calata dalle interferenze e possono passare accanto a masse conduttrici; per contro aumentano le perdite della calata, quindi a me sembra una soluzione poco vantaggiosa.
Sentiamo anche qualche altra campana....

Saluti
IW5AFV Paolo

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roberto burdese
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Re: ALIMENTAZIONE ANTENNE

Messaggio: #32099 roberto burdese
18/11/2018, 15:30

Per Mario MOZ. Era l'anno 1984..... la rivista era "73 Magazine".La voglia di fare e provare era tanta, anche lo spazio a disposizione. Io l'ho provata . Se pensi di "imbarcarti" in questa impresa, ti posso inviare i tre fogli via Email per avere migliore definizione.
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Re: ALIMENTAZIONE ANTENNE

Messaggio: #32100 IK0MOZ
18/11/2018, 17:37

Per Paolo: per quanto ho capito ogni cavo alimentava un braccio. Il dubbio era del come collegare le calze, ma non ci sono riuscito. Anche io ho pensato ad una discesa bilanciata con qualche dubbio sull'impedenza. Vedo che dall'infinito archivio di Roberto è spuntato qualche cosa quindi aspetto tutte le pagine di 73 per Mail e magari dopo ne riparleremo con dati di fatto.
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Re: ALIMENTAZIONE ANTENNE

Messaggio: #32103 roberto burdese
18/11/2018, 19:00

Mario MOZ, ti ho inviato l' "articolo" della rivista " 73 ", . L' Americano affronta il problema da una prospettiva interessante. "BR"
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Re: ALIMENTAZIONE ANTENNE

Messaggio: #32104 IW5AFV
18/11/2018, 19:46

Roberto,
puoi inviarlo anche a me? Sono curioso...

Grazie, Paolo IW5AFV

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Re: ALIMENTAZIONE ANTENNE

Messaggio: #32105 IK0MOZ
18/11/2018, 21:37

Ricevuto, me lo studio e ne riparliamo. A prima letta mi sembra interessante, se con un singolo filo copre un così ampio spettro è interessante. Mi stupisce che nessuno ne parla. L'inglese che io collegato (in 40 m) arrivava veramente bene. A presto, se poi Paolo ci dirà anche la sua......
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Re: ALIMENTAZIONE ANTENNE

Messaggio: #32115 IK0MOZ
19/11/2018, 16:32

Letto e il progetto mi stuzzica. Ho già un accordatore MFJ con uscita bilanciata, ma non ho capito l'utilizzo del 4/1 e come collegarlo. Per andare veloce e capire "l'effetto che fa" potrei partire con il tipo 20m e se OK poi passare al tipo per gli 80.
Mi impensierisce la lunghezza della discesa perchè se deve essere il 20 % piu lunga del 1/4 d'onda avendo un palo da 8 metri dove metto i 13/14 metri che avanzano ? (arrotolo il cavo????)
Allego il disegno che in pratica dice quasi tutto sul sistema e la tabella già tradotta in metri da Roberto
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Re: ALIMENTAZIONE ANTENNE

Messaggio: #32117 IW5AFV
19/11/2018, 17:07

Mario, ho letto l'articolo che Roberto ha mandato anche a me. Tra l'altro Pierluigi I5UPN mi ha mandato il link della rivista dove è stato pubblicato https://archive.org/details/73-magazine-1984-02/page/n9 , chi è interessato lo può leggere.
Supponiamo che l'amico inglese che avevi collegato utilizzasse un'antenna come quella descritta nell'articolo.
Quindi una antenna a dipolo alimentata al centro attraverso due cavi coassiali a 50 Ohm con le calze collegate insieme e le anime collegate ai terminali dell'antenna.
A parte l'utilizzo per la linea di alimentazione di due coassiali invece di due fili non schermati, questa antenna l'ho ritrovata descritta nell'ARRL Antenna HB nel capitolo "Multiband Antennas" (a pag 7.3 nell'edizione 21).
In pratica è un dipolo NON risonante che viene alimentato con una scaletta open wire a 450 Ohm che viene adattato al trasmettitore attraverso un accordatore con uscita bilanciata.
Utilizzando l'accordatore l'antenna viene fatta funzionare nelle varie bande come una "random", la scaletta fa parte delle rete di adattamento ma non irradia perchè e bilanciata. Siccome lavora in HF, le perdite della scaletta e dell'accordatore sono trascurabili e quindi praticamente tutta la potenza del trasmettitore va in antenna con buona efficienza.
Il guadagno di questa antenna sale con la frequenza, perchè all'aumentare della frequenza l'antenna si allunga in termini di lambda e quindi aumenta la sua area di intercettazione.
Per quanto riguarda l'alimentazione attraverso due cavi coassiali, anche questo aspetto è trattato nell'ARRL Antenna HB al capitolo "Transmission lines" (a pag 24.23 nell'edizione 21). In pratica i due cavi coassiali possono essere utilizzati per schermare la scaletta dai disturbi locali e per evitare l'interferenza con masse conduttrici prossime alla scaletta.
Per realizzare la stessa impedenza caratteristica della scaletta bisognerebbe utilizzare due cavi coassiali di metà impedenza (per 450 Ohm due cavi da 225 Ohm).
Le mie considerazioni.
L'antenna descritta è valida, ma non è il massimo. Ad esempio l'antenna Windom (meglio chiamarla OCFD: Off Center Fed Dipole) descritta in questo sito da Andrea IK5NXD è molto più vantaggiosa: è risonante su molte bande, è alimentabile con un solo cavo coassiale + balun di corrente, e gode dello stesso guadagno in frequenza.
Io la uso sulle mie due postazioni da 10 anni, dagli 80 ai 10 metri con soddisfazione.
L'impiego poi dei due coassiali serve solo alla schermatura della scaletta e non ha alcun effetto sulle prestazioni dell'antenna: il lavoro "sporco" lo fa solo l'accordatore.
In definitiva "This antenna is too good to be true".....infatti mi sembra il prodotto di un apprendista stregone.

Un saluto
Paolo IW5AFV

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Re: ALIMENTAZIONE ANTENNE

Messaggio: #32119 IK0MOZ
19/11/2018, 18:15

Qui un povero sprovveduto (come potrei essere io), fare una semplice domanda, ma fra un commento e l'altro vedere che ne è venuto fuori
https://groups.google.com/forum/#!topic ... ciW5E6IYNo
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