Interessante Antonio, una visione un po piu allargata della produzione ABC. Riguardo i ponti radio se ne sa qualche cosa di piu?. Il ricetra tipo TR-80 assomiglia moltissimo all' RFC-80GM. La parte ricevente è la stessa mentre quella superiore se è il trasmettitore è diversa. Forse era un prototipo o un tipo successivo.
Anche l'RFC-80GM era per uso coloniale (RFC= Stazione Radio con possibilita di fonia per uso coloniale), ma se non ricordo male esiste anche un apparato simile (ora non ricordo la sigla) utilizzato dalla Marina.
Per Carlo, Guidetti era il fabbricante di quasi tutti i gruppi elettrogeni utilizzati dalle FFAA italiane, a detta di tutti ottime e indistruttibili macchine.
mario moz
ALLOCCHIO BACCHINI
Re: ALLOCCHIO BACCHINI
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Re: ALLOCCHIO BACCHINI
Per quanto riguarda i ponti radio purtroppo non ho nessuna documentazione.
Riguardo il TR 80 in effetti sembra uguale alla stazione RFC 80 GM, a parte la diversa sistemazione degli apparati (tx+rx+quadretto), qui uniti in un cofano e nella RFC 80 GM con tx separato da rx + quadretto , il tutto montato in una incastellatura (allego due immagini )
Da notare inoltre come negli schemi schemi elettrici della RFC80 GM (dei quali allego un esempio) sia riportata anche la dicitura : (TR80 OMT)
Antonio
Riguardo il TR 80 in effetti sembra uguale alla stazione RFC 80 GM, a parte la diversa sistemazione degli apparati (tx+rx+quadretto), qui uniti in un cofano e nella RFC 80 GM con tx separato da rx + quadretto , il tutto montato in una incastellatura (allego due immagini )
Da notare inoltre come negli schemi schemi elettrici della RFC80 GM (dei quali allego un esempio) sia riportata anche la dicitura : (TR80 OMT)
Antonio
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ARO # 442/2 Antonio
Re: ALLOCCHIO BACCHINI
antonio allocchio ha scritto:Il televisore delle ultime immagini fu presentato nel 1938 in previsione dell'inizio delle regolari trasmissioni dell'Eiar, inizio programmato in concomitanza dell'Esposizione Universale di Roma del 1942 , annullata per gli eventi bellici.
Allego una foto dell'esemplare custodito al Museo della Scienza di Milano .
Link alla scheda del Museo : http://www.museoscienza.org/dipartiment ... unicazioni via radio
Antonio
Fantastico! Mi sto occupando da un po di tempo di televisione, oltre che di radar. Su radiomuseum ho realizzato una scheda informativa sul TV1 http://www.radiomuseum.org/r/allocchio_tv1.html. Inoltre, ho anche una scheda sul SAFAR RTD40 e sul Magnadyne TM20. Qualunque informazione in più su questo TV è benvenuta (magari foto dettagliate dei telai - al momento ho solo quelle prese dai vari articoli apparsi su Radio Industria, Alta Frequenza, radio e Televisione).
P.S. sul libro di D.Verdegiglio "La TV di Mussolini" c'è una foto del TV1 visto dalla parte posteriore, con nonno e nipote...
Tonino
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Re: ALLOCCHIO BACCHINI
Due immagini dello Stand Allocchio Bacchini al Salone Internazionale Aeronautico di Milano - 1937
Si notano, tra le apparecchiature , il ricevitore AR5, Trasmettitori A350 e A320 ed altri che non riconosco, un oscilloscopio.
Sulla parete a sinistra un analizzatore di gas di scarico per motori avio e sulla destra un ricetrasmettitore ad onde ultracorte (già visto su altre pubblicità in questa discussione).
Antonio
Si notano, tra le apparecchiature , il ricevitore AR5, Trasmettitori A350 e A320 ed altri che non riconosco, un oscilloscopio.
Sulla parete a sinistra un analizzatore di gas di scarico per motori avio e sulla destra un ricetrasmettitore ad onde ultracorte (già visto su altre pubblicità in questa discussione).
Antonio
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ARO # 442/2 Antonio
Re: ALLOCCHIO BACCHINI
Foto sempre interessanti, magari dal tipo di evento scandagliando fra le varie possibilita (Luce, riviste d'epoca....) non si trovi qualche info aggiuntiva. Cercherò nel mio piccolo, ma conto sull'intervento di qualche "trovarobe" del gruppo
Mario
Mario
# ARO 301/0 WS 19 Group # 15 Mario IK0MOZ
Re: ALLOCCHIO BACCHINI
Buongiorno a tutti,
nel ‘46, ancora prima dei trattati di pace di Parigi ratificati nell’anno successivo e quindi ancora in una situazione di incertezza, il professor Giuseppe Bolla, sostenuto da un gruppo di imprese italiane, tra le quali spiccano Edison e Pirelli, e dal Comune di Milano, fonda il CISE, Centro Italiano Esperimenti ed Esperienze; notate il nome di “basso profilo” non volendo dare troppo nell’occhio visto il momento storico. Due anni dopo viene assunto quale ricercatore in elettronica presso il CISE Emilio Gatti, uno dei più illustri professori che il Politecnico abbia mai avuto. Fu proprio lui personalmente a tenere i colloqui di assunzione dei suoi collaboratori il nucleo centrale dei quali proveniva proprio dalla Allocchio Bacchini che da poco aveva cessato l’attività lasciando senza impiego fior di tecnici. Fu una fortuna perché le grandi idee teoriche del prof. Gatti trovarono velocemente una pratica realizzazione grazie alle notevoli capacità di questi progettisti tanto che già nel ’49 si ebbe il primo brevetto. Nel ’53 il presidente degli Stati Uniti Eisenhower tiene il famoso discorso “Atoms for Peace” all’ONU e nel ’55 viene fondata a Vienna la IAEA, International Atomic Energy Agency che, nello stesso anno, promuove a Ginevra la fondamentale conferenza sugli usi non bellici dell’energia atomica con partecipazioni di numerose delegazioni estere. Nel corso di questi lavori gli USA rivelano i dati essenziali sulla fissione dell’Uranio 235. Altri gruppi di ricerca europei presentano i loro risultati sullo stesso argomento, ma sono assai imprecisi. Solo quelli del CISE, frutto del lavoro di Emilio Gatti coadiuvato, tra gli altri, come ho giá scritto, da alcuni ex-tecnici della Allocchio Bacchini, sono perfettamente allineati con quelli americani. Il CISE ed Emilio Gatti si vengono così a trovare al centro dell’attenzione mondiale.
73, Nicola
nel ‘46, ancora prima dei trattati di pace di Parigi ratificati nell’anno successivo e quindi ancora in una situazione di incertezza, il professor Giuseppe Bolla, sostenuto da un gruppo di imprese italiane, tra le quali spiccano Edison e Pirelli, e dal Comune di Milano, fonda il CISE, Centro Italiano Esperimenti ed Esperienze; notate il nome di “basso profilo” non volendo dare troppo nell’occhio visto il momento storico. Due anni dopo viene assunto quale ricercatore in elettronica presso il CISE Emilio Gatti, uno dei più illustri professori che il Politecnico abbia mai avuto. Fu proprio lui personalmente a tenere i colloqui di assunzione dei suoi collaboratori il nucleo centrale dei quali proveniva proprio dalla Allocchio Bacchini che da poco aveva cessato l’attività lasciando senza impiego fior di tecnici. Fu una fortuna perché le grandi idee teoriche del prof. Gatti trovarono velocemente una pratica realizzazione grazie alle notevoli capacità di questi progettisti tanto che già nel ’49 si ebbe il primo brevetto. Nel ’53 il presidente degli Stati Uniti Eisenhower tiene il famoso discorso “Atoms for Peace” all’ONU e nel ’55 viene fondata a Vienna la IAEA, International Atomic Energy Agency che, nello stesso anno, promuove a Ginevra la fondamentale conferenza sugli usi non bellici dell’energia atomica con partecipazioni di numerose delegazioni estere. Nel corso di questi lavori gli USA rivelano i dati essenziali sulla fissione dell’Uranio 235. Altri gruppi di ricerca europei presentano i loro risultati sullo stesso argomento, ma sono assai imprecisi. Solo quelli del CISE, frutto del lavoro di Emilio Gatti coadiuvato, tra gli altri, come ho giá scritto, da alcuni ex-tecnici della Allocchio Bacchini, sono perfettamente allineati con quelli americani. Il CISE ed Emilio Gatti si vengono così a trovare al centro dell’attenzione mondiale.
73, Nicola
"Cratete, avendo veduto un fanciullo ignorante, ne percosse il maestro". Quintiliano, Institutio Oratoria, Libro 1, IX-5
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