ALLOCCHIO BACCHINI

Storia e notizie sulle aziende che hanno prodotto componenti e apparati radioelettrici
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antonio allocchio
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Re: ALLOCCHIO BACCHINI

Messaggio: #6237 antonio allocchio
11/04/2014, 0:37

Pubblicità della Allocchio Bacchini celebrativa del volo Italia - Brasile - 1938
Trasmettitore A 320

Antonio
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antonio allocchio
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Re: ALLOCCHIO BACCHINI

Messaggio: #6238 antonio allocchio
11/04/2014, 0:51

Altra pubblicità del 1937 della Allocchio Bacchini in tema Aeronautico

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antonio allocchio
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Re: ALLOCCHIO BACCHINI

Messaggio: #6239 antonio allocchio
11/04/2014, 1:01

Un' altra pagina pubblicitaria della Allocchio Bacchini di qualche anno precedente (prima metà anni 30) :
si riconosce il ricevitore AR 4 ed un trasmettitore tipo A non meglio identificato.

Antonio
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Re: ALLOCCHIO BACCHINI

Messaggio: #6419 IK0MOZ
18/04/2014, 22:44

1939 Monterosa : Ing. Bacchini conduce degli esperimenti con apparati portatili di piccola potenza in onde ultracorte fra Monterosa e Milano.
Da quanto si trova scritto di qua e di la sia l'Esercito che la Marina hanno utilizzato apparati in onde ultracorte ma oltre quanto realizzato dalla IMCA non se ne sa molto di piu. Forse questi esperimenti hanno generato poi apparti militari ?
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Re: ALLOCCHIO BACCHINI

Messaggio: #6456 antonio allocchio
19/04/2014, 18:58

L'Allocchio Bacchini produceva negli anni 30 apparati ad onde ultra-corte per uso professionale. Posto due pubblicità , la prima del 1937, la seconda del 1936 riguardanti l'utilizzo in montagna di questi apparati.

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Re: ALLOCCHIO BACCHINI

Messaggio: #6457 antonio allocchio
19/04/2014, 19:11

In questo articolo tratto dal mensile RADIOINDUSTRIA del 1936, l'Ing. Gnesutta, progettista e direttore del settore radio della Allocchio Bacchini, presenta un trasmettitore della Ditta impiegante un magnetron ed operante nella gamma 70 cm - un metro di lunghezza d'onda.

Antonio
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Re: ALLOCCHIO BACCHINI

Messaggio: #6458 antonio allocchio
19/04/2014, 19:28

Unico esempio che ho trovato di apparato Allocchio Bacchini vhf utilizzato dai militari è questo piccolo rx-tx : non conosco né la sigla né le caratteristiche, allego un articolo sempre tratto da RADIOINDUSTRIA del 1939 che ne parla brevemente:
crosem 005.jpg


Un particolare della stazione :

rit.jpg


Una pubblicità del 1940 sulle forniture militari della Allocchio Bacchini : si vede al centro la stazione di cui sopra :

crosem 008.jpg


A presto
Antonio
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Re: ALLOCCHIO BACCHINI

Messaggio: #6461 iw5elc
20/04/2014, 20:23

Grazie bellissime !!!!
Iw5elc Emanuele

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Re: ALLOCCHIO BACCHINI

Messaggio: #6478 ik5nxd
21/04/2014, 23:18

molto interessante.

Bisognerebbe approfondire il discorso del magnetron.non sapevo che fosse utilizzato anche in Italia,
qualcuno ne conosce le caratteristiche?
ImmagineImmagineARO # 310/5 Andrea IK5NXDImmagineImmagine

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Re: ALLOCCHIO BACCHINI

Messaggio: #6483 I2MZC
23/04/2014, 4:24

Il Magnetron è una invenzione antica ed è stato usato prima della guerra nei generatori a
Microonde di debole potenza. L’uso più comune fu nei generatori di segnali per laboratorio
e come oscillatore locale nei ricevitori a microonde. Bisogna dimenticare i racconti che gli
Inglesi inventarono il Magnetron. La vera svolta fu l’invenzione del Magnetron a cavità
multiple inventato da Randal e utilizzato nel Radar H2S della RAF. A differenza del suo
omonimo di bassa potenza, questo nuovo dispositivo poteva fornire potenze di parecchi
KW in dimensioni molto ridotte. Tuttavia gli alleati continuarono ad usare triodi nei
generatori a onde ultracorte dei Radar. Ho visto parecchi Radar della guerra e montavano
tutti dei triodi, sia gli alleati che i tedeschi. Solo alla fine della guerra i tedeschi produssero
il Radar “Berlin” che funzionava con un magnetro a cavità multiple copiato da uno inglese
recuperato da un bombardiere abbattuto. Il Magnetron in foto, il CV 64 è stato uno dei segreti
Più custoditi della WWII. Nei ricevitori veniva impiegato da entrambi i lati il Klistron.
Quello in foto era usato sul Radar H2S. La terza foto si riferisce ad un Magnetrol a linee
risonanti esterne usato nei Jammer per i radar tedeschi, operante sulla banda dei 500 MHz
La potenza generata è veramente alta per cui per dissipare il calore, viene fatto scorrere un
liquido di raffreddamento che attraverso le linee risonanti, entra dentro il tubo che funge
da “placca”all’interno della valvola.
La documentazione allegata si riferisce ad una relazione del 1935. Nella bibliografia si trovano
date molto vecchie, a dimostrare l’origine del magnetron
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Immagine ARO # 554/2 Carlo


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