LE RADIO CLANDESTINE

Apparati che hanno fatto la storia, racconti e altro sulla storia della radio.
Avatar utente
IK0MOZ
Capitano
Capitano
Messaggi: 5149
Iscritto il: 08/06/2013, 19:01
Località: Tivoli (Rm)
Contatta:

LE RADIO CLANDESTINE

Messaggio: #33686 IK0MOZ
17/06/2019, 13:40

Apro questo argomento molto controverso ed interessante. Di fatti su questo argomento ce ne sono moltissimi. Io inizio le ostilità :

CACCIA ALLE RADIO CLANDESTNE CON RETE RDG ADCOCK

Nel Gennaio 1941, il SIM con una comunicazione al Comando Supremo segnala l'esistenza sul territorio Nazionale di diverse stazioni radio clandestine alcune delle quali particolarmente attive. Il tentativo di rilevazione fatto con i normali radiogoniometri in dotazione dell'esercito sono falliti. Falliti anche dei tentativi utilizzanti apparati RDG della Regia aeronautica del tipo Telefunken.
Il comando Supremo incarica l'Ispettorato del Genio di interessarsi del problema.
Nell'Estate del 1941 il Genio propone la costituzione di una rete RDG fissa con sistema Adcock. Le località suggerite sono Iglesias, Tripoli, Rodi e Trieste. Per l'istallazione degli appartato occorreva un'aerea pianeggiante di almeno 1000 mq , che non fosse attraversata da corsi d'acqua, condutture elettriche, palificazioni telefoniche o telegrafiche e lontana da fabbricati. Per le apparecchiature si era scelto il ricevitore Tedesco P57N prodotto e modificato dalla Siemens di Roma che consentiva il servizio sulle lunghezze d'onda da 15 a 200 m e collegato a 4 antenne verticali di 10 m di altezza. In ausilio a detto apparato era prevista, con lo scopo di ricerca e intercettazione segnali, un ricevitore Allocchio Bacchini OC9.
Malgrado i buoni propositi a Febbraio 1942 niente si era visto ed il SIM segnala al Comando Supremo lo stato delle cose e questo nel Giugno dello stesso anno sollecita l'Ispettorato del Genio ".... l'impianto della rete RDG fissa ad onde Corte (Adcock) riveste carattere di urgenza per i bisogni di questo Comando Supremo. Si prega voler accelerare l'allestimento dei previsti 4 posti radiogoniometrici."
A giustificazione l'Ispettorato disse che aveva deciso di aggiungere alla reta 4 altre località (Porto Empedocle, Tirana, Grado e Roma) e che l'attivazione delle prime due stazioni (Iglesias e Trieste) era previsto entro il mese di Agosto 1942.
Al momento dell'armistizio ( 8 sett. 1943), con buona pace delle emittenti clandestine, la rete RDG Fissa non era stata ancora ultimata.
ImmagineImmagine # ARO 301/0Immagine WS 19 Group # 15 Mario IK0MOZ

Avatar utente
IW1FQG
Sergente maggiore
Sergente maggiore
Messaggi: 1464
Iscritto il: 29/11/2013, 16:31
Località: Torino

Re: LE RADIO CLANDESTINE

Messaggio: #33687 IW1FQG
17/06/2019, 14:32

Storia molto intrigante, Mario.
Sarebbe interessante capire perché il sistema Adcock avrebbe dovuto localizzare le emissioni che il sistema "tradizionale" falliva di rilevare.

ciao
Ugo IW1FQG

Avatar utente
I0HYY-ARO309/0
Sergente
Sergente
Messaggi: 942
Iscritto il: 02/01/2014, 0:11
Località: Tivoli (RM)

Re: LE RADIO CLANDESTINE

Messaggio: #33692 I0HYY-ARO309/0
17/06/2019, 23:04

Argomento interessante...segnalo per gli appassionati di questo genere, il seguente sito...cryptomuseum.com , pieno di radio spie che non conoscevo...Saluti!
Immagine I0HYY Andrea

Avatar utente
IK0QDQ
Sottotenente
Sottotenente
Messaggi: 2184
Iscritto il: 16/06/2013, 0:24

Re: LE RADIO CLANDESTINE

Messaggio: #33699 IK0QDQ
18/06/2019, 15:16

In effetti sembra che questo sistema di antenne fosse, all'epoca, molto più popolare di oggi.
Anche gli americani lo usarono in larga misura.(faceva parte dei sistemi di guida aereonautica costruiti su progetto inglese) SCR-522, SCR634, ScR 637 ecc., ecc.
Per rispondere ad Ugo, ormai qualsiasi curiosità ce la chiarisce Wikipedia:
https://en.wikipedia.org/wiki/Adcock_antenna.
come vedi anche in modo chiaro!!!!!!!!!!
Edoardo
Immagine # ARO 440/0 Immagine Edoardo IK0QDQ

Avatar utente
IW1FQG
Sergente maggiore
Sergente maggiore
Messaggi: 1464
Iscritto il: 29/11/2013, 16:31
Località: Torino

Re: LE RADIO CLANDESTINE

Messaggio: #33700 IW1FQG
18/06/2019, 15:40

Ottimo, grazie Edo!

Ugo IW1FQG

Avatar utente
IK0MOZ
Capitano
Capitano
Messaggi: 5149
Iscritto il: 08/06/2013, 19:01
Località: Tivoli (Rm)
Contatta:

Re: LE RADIO CLANDESTINE

Messaggio: #33701 IK0MOZ
18/06/2019, 16:22

Il problema non era tanto di rilevare, ma di localizzare la radio clandestina. I RDG all'epoca disponibili dal nostro Genio erano apparati anni 20 (RGA e RGP) che su onde lunghe e medie davano indicazioni in un certo senso attendibili, ma in onde corte erano del tutto inutili. Resisi conto di questo fatto si passò all'utilizzo di complessi tedeschi (E404 e E393) che furono costruiti anche in Italia su licenza (OLAP) le cose migliorarono, ma non risolsero il problema. Esistono relazioni sulla caccia di queste stazioni e sembra che l'unico effetto ottenuto sia stato quello di impaurire gli operatori che, visitisi cacciati, cessarono le emissioni. Non risulta alcuna cattura. Questa operazione coinvolgeva un dispendio di personale non indifferente. Soldati, Carabinieri, specialisti del genio, RDG su autoveicoli, ricevitori spalleggiabili...... e giorni e giorni per l'avvicinamento. Sembra che i tedeschi fossero particolarmente attrezzati con una rete fissa Adcock e probabilmente si pensò che quello fosse il sistema piu idoneo ed economico
ImmagineImmagine # ARO 301/0Immagine WS 19 Group # 15 Mario IK0MOZ

Avatar utente
I2MZC
Sergente maggiore
Sergente maggiore
Messaggi: 1731
Iscritto il: 16/10/2013, 17:26
Località: Milano

Re: LE RADIO CLANDESTINE

Messaggio: #33707 I2MZC
19/06/2019, 7:59

Ma le trasmissioni nclandestine continuarono fino alla fine, magari con accorgimenti diversi e spostamenti frequenti.
Quello delle trasmissioni clandestine è un argomento interssantissimo che ha deciso le sorti della guerra poi mascherato da Enigma ma solo per tener nascosta la verità. A Genova ed esattamente sulla passeggiata di Nervi, da dove si poteva controllare tutto il traffico del porto di Genova, c'era un pittore dalla mattina alla sera che dipingeva quadri con viste del mare, scogli e sfondi. Alla fine della guerra è sparito, un po' come lo scemo di Monte Soratte.

Carlo I2 MZC
Immagine ARO # 554/2 Carlo

Avatar utente
IK0MOZ
Capitano
Capitano
Messaggi: 5149
Iscritto il: 08/06/2013, 19:01
Località: Tivoli (Rm)
Contatta:

Re: LE RADIO CLANDESTINE

Messaggio: #33772 IK0MOZ
01/07/2019, 7:10

Per i più giovani pubblico la storia di una radio clandestina "Ufficiale". Lo scritto è piuttosto succinto, ma da una idea degli avvenimenti di una parte piuttosto ingarbugliata della nostra storia e della quale la Radio è stata parte dominante. Se interessa possiamo scendere nei dettagli.......

1943. A metà Agosto di quell'anno il governo Badoglio manda in Portogallo senza particolari istruzioni il Gen. Castellano per prendere contatto con gli alleati ed iniziare le trattative in quella che poi si trasformò nella nostra resa senza condizioni. Stabilito il contatto ci fu subito un problema poichè mentre noi offrivamo di dare "una mano" agli alleati (poveracci) per vincere la guerra, loro con clausole ben precise (fra le quali consegna completa della nostra flotta) volevano una nostra resa incondizionata. Castellano disse che non aveva l'autorità per questa eventualità per cui fu rimandato a casa dandogli però una radio ricetrasmittente (probabilmente una Type B2), manuale per l'uso, una copia del libro italiano "L'omnibus del corso" da utilizzare come cifrario, le istruzione di come entrare in contatto con l'HQ alleato di Algeri che sarebbe stato all'ascolto a partire dalle 12 del 26 Agosto ed indicando come operatore di tale radio un agente del SOE appena catturato dagli italiani nel Comasco e di nome Dick Mallaby.
Dick Mallaby, all'epoca dei fatti poco piu che ventenne, aveva perso la madre da piccolo e contestualmente il padre avendo ereditato una proprietà ad Asciano, in provincia di Siena si era li trasferito con la nuova compagna. Mallaby era cresciuto in Italia, ma era inglese e appena scoppiò la guerra tornò in Inghilterra per arruolarsi.
Entrato a far parte del SOE fu cialtronescamente paracadutato in Italia per una incomprensibile missione.
Era il 13 Agosto 1943 alle 2,30 di notte un Halifax inglese sorvola diverse volte il lago di Como a una quota sotto i 1000 metri e alla fine di fronte a Carate Urio lancia un paracadutista. Dato il rumore la manovra era stata seguita chiaramente da terra tanto che quattro persone fra cui il panettiere del paese ed un soldato in convalescenza mettono in acqua una barca e senza problemi "catturano" l'intruso.
Interrogato, Mallaby parla un perfetto italiano con marcato accento toscano, e perquisito vengono trovati soldi e documenti italiani, dei microfilm avvolti intorno a delle pile, una copia del libro "Italia mia" con due pagine incollate con dentro un'altra serie di negativi fotografici, e dulcis in fundo un cristallo di quarzo nascosto nel manico di un pennello da barba. Era chiaro che si era catturata una spia che fra l'altro vestendo abiti civili poteva essere fucilata senza problemi. A dire il vero quando la "spia" non era di cittadinanza italiana si cercava di portarla dalla nostra parte (tentativo molte volte riuscito) e in caso negativo normalmente condannata a lunghe pene detentive. La fucilazione, dopo processo, era riservata ai cittadini italiani poichè ritenuti "traditori".
Questo avvenimento dopo tre o quattro giorni comparve su un giornale locale e quindi l'ufficio inglese del SOE di Berna apprese la notizia.
Il 26 Agosto il Gen. Castellano dopo un travagliato viaggio in treno arrivò a Roma, fece relazione di quanto aveva discusso in Portogallo e quindi anche della richiesta alleata del Tenente Mallaby come operatore della radio clandestina da lui portata. Mallaby di conseguenza passò immediatamente da una buia cella milanese agli agi del Comando Supremo italiano.
Il 27 Agosto la radio fu istallata in una stanzetta all'ultimo piano del Comado agli ordini del Ten.Colonnello De Francesco e del Mag. Marchesi, come operatori oltre al Mallaby c'era il Mar. Marconista Giuseppe Baldanza e i Sergenti Griffoni, Del Col e Della Corte come dattilografi e sorveglianti. Il 28 Agosto ci fu il primo contatto. In questo l'HQ alleato richiedeva la presenza di Castellano in Sicilia per finalizzare gli accordi presi a Lisbona e dava le istruzioni di come procedere per il viaggio.
La radio fu attiva dal 28 di Agosto al 11 Settembre 1943 marcando giorno dopo giorno tutte le fasi dell'armistizio ( firmato il 3 Settembre ), l'annuncio ufficiale dello stesso ( 8 Settembre), fuga ed arrivo a Brindisi del Re, Governo e componenti militari del Comado Supremo (11 Settembre).
Da quanto risulta i messaggi scambiati in questo periodo sono stati circa 50 in arrivo e 30 in partenza , ma non esiste una raccolta certa dei testi di tali messaggi poiche il 9 settembre al momento della "fuga" questi furono bruciati (con molti altri documenti) per non farli cadere in mani tedesche. Quello che attualmente ancora esiste o sono di provenienza USA o ricordi di alcuni protagonisti dell'epoca.
Come noto la notte del 9 Settembre la Via Tiburtina fu intasata da una moltitudine di vetture in direzione Pescara che portavano li, con armi e bagagli, centinaia di Generali e Ammiragli.
Gli unici che partendo dall'Aeroporto del Littorio (Ora Urbe) e arrivando comodamente a Pescara per via aerea furono gli operatori della Radio Clandestina. Al momento dell'imbarco sulla nave Baionetta, mentre rimasero a terra e abbandonati a se stessi decine di Ufficiali superiori, anche di un certo livello, il nostro gruppo ebbe la fortuna di essere parte della sessantina di accompagnatori della Casa Reale e Governo in fuga verso Brindisi.
Appena a terra la radio avvertì l'HQ Alleato dello sbarco e chiuse definitivamente le trasmissioni. Mallaby tornò in Inghilterra. Nel 1945 fu rispedito in Italia per un'altra missione, anche questa volta fu catturato ( forse non era particolarmente furbo o fortunato) ma anche questa volta rocambolescamente riuscì a sfangarla. Dopo la guerra è tornato a vivere in Italia dove è morto nel 1981 all'età di 62 anni.
ImmagineImmagine # ARO 301/0Immagine WS 19 Group # 15 Mario IK0MOZ

Avatar utente
roberto burdese
Sottotenente
Sottotenente
Messaggi: 2617
Iscritto il: 16/06/2013, 11:54
Località: NEPI (VT) I0BR

Re: LE RADIO CLANDESTINE

Messaggio: #33773 roberto burdese
01/07/2019, 9:13

Grazie Mario MOZ. "BR"
ImmagineImmagine # ARO 305/0 Immagine Roberto I0BR

Avatar utente
I2MZC
Sergente maggiore
Sergente maggiore
Messaggi: 1731
Iscritto il: 16/10/2013, 17:26
Località: Milano

Re: LE RADIO CLANDESTINE

Messaggio: #33787 I2MZC
01/07/2019, 21:34

Grazie Mario, l'argomento è veramente interessante e leggo volentieri quanto scritto su questo tema.Non so se avevo già raccontato di un amico che faceva l'operatore alla standy-camera, lavoro molto faticoso che.....
Suo padre, nato in Inghilterra ma trasferito da piccolo in Toscana, parlava un perfetto italiano con accenno toscano. Quando scoppiò la guerra fu richiamato in Inghilterra, istruito rimandato in Italia con una radio clandestina. Per tutto il tempo della guerra fu in contatto con la corrispondente in UK. Finita la guerra volle conoscere quella operatrice con la quale aveva scambiato tanti messaggi. Si incontrarono e si sposarono, dal matrimonio nacque il mio amico. Dopo averlo stimolato a scrivere questa storia, alla fine il libro uscì ed è intitolato : In viaggio,o in missione,con Badoglio"non ricordo esattamente, devo cercarlo ed essere più preciso. Chissà quante di queste storie sono nate ma ormai tutte scomparse e mai raccontate. Comunque sarebbe interessante un censimento delle radio della SOE presenti in Europa durante la WWII.
Da quanto letto dovrebbero essere più di 3000 ma è difficile fare i conti. Se qualcuno può dirci qualcosa in proposito, credo sarà molto apprezzato da molti di noi.

Carlo I2MZC
Immagine ARO # 554/2 Carlo


Torna a “Storia e Fatti”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite