Ci sono passato anche io.
Nei primi anni 90 aprimmo un bel museo della radiofonia..non appena le cose cominciarono ad andar bene, ci fecero chiudere per non meglio specificati motivi di sicurezza.
Non era grandissimo ma c'erano 500 apparecchi tra galene, trasmettitori a scintilla, radio in legno e militari, televisori tra cui uno a scansione meccanica, grammofoni, fonografi Edison ed avevamo anche realizzato un laboratorio con strumentazione rigorosamente d'epoca per mostrare come lavorassero i radiotecnici degli anni 30. Iniziavano a venire scuole, istituti tecnici e semplici appassionati per visitarlo ma come qualcuno si accorse che funzionava, ci fece chiudere. La fondazione Marconi, a cui chiedemmo aiuto per trovare un locale e proseguire l'attività museale, ci rispose testualmente che non intendeva perdere tempo con queste iniziative di nessuna utilità. Ognuno riportò a casa le sue radio e buona così.
Uno di noi, avendo moglie inglese, decise di andare via e trasferirsi in Inghilterra, portando con sè le sue radio e tutti gli apparecchi. Il risultato fu che riuscì ad aprire il suo piccolo ma bel museo all'interno di due stanze dategli in uso gratuito dal municipio di Brighton e venne nominato direttore e responsabile degli eventi legati a manifestazioni di carattere culturale, con tanto di regolare stipendio. Come da noi.
Per questo Paese, non muoverò più un dito.
P.
Museo Carlo Muzio
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Re: Museo Carlo Muzio
Esattamente come Guglielmo...qui a Tivoli, ogni tanto organizziamo mostre presso le scuole che durano una mattinata, è più la fatica che l'impresa...
I0HYY Andrea
Re: Museo Carlo Muzio
E' veramente avvilente, chissà forse potremo sperare negli Italo-stranieri di seconda o terza generazione che alcuni sembra abbiano un orgoglio e uno spirito civico inaspettato.
Re: Museo Carlo Muzio
Huuumh, aspetti e speri che l'Italia ....si fa' nera?
Re: Museo Carlo Muzio
Beh anche ...gialla E' strano osservare il poliziotto molto orientale nella questura del mio quartiere che parla il dialetto romano
Re: Museo Carlo Muzio
Anche se stiamo andando fuori tema, e un dato di fatto che il bel paese e stato un crocevia etnico da millenni, e difficilmente vista la ulteriore e copiosa migrazione estera degli ultimi 30 anni la tendenza si invertirà
Be', consoliamoci, magari ci arriverà trà capo e collo magari una radioghiottoneria,che sò una gibson girl che spunta da un gommone, o una RF1CA,ex preda bellica.
Di sicuro una mostra tematica di Hifone, Smartfone, Telefone,phone in generale a gogo',riscuoterà un discreto successo, vista la larga diffusione presso i nuovi ospiti.
Be', consoliamoci, magari ci arriverà trà capo e collo magari una radioghiottoneria,che sò una gibson girl che spunta da un gommone, o una RF1CA,ex preda bellica.
Di sicuro una mostra tematica di Hifone, Smartfone, Telefone,phone in generale a gogo',riscuoterà un discreto successo, vista la larga diffusione presso i nuovi ospiti.
Re: Museo Carlo Muzio
Non so più cosa dire. Per esempio nella mia collezione c'è tutta la storia dei telefoni fissi con apparecchi a partire dal 1886 per arrivare agli ultimi modelli. Un centinaio di apparati tutti diversi e ognuno con la sua storia. Poi quella del telefono mobile, nato in Holland nel 1938 che avrebbe dovuto venir installato l'anno successivo ma tutto requisito dai tedeschi per usarlo per proprio conto, per proseguire in US con buoni risultati e approdato in Europa con apparati della Brown Boveri e in Italia quando gli altri avevano già apparati evoluti con un apparato mobile della Italtel (1971), che qualcuno ricorderà con il cruscotto a contraves. Poi il mobile portatile ancora della Italtel, valigetta abbastanza pesante, oltre tutti gli altri modelli
stranieri, fino ad oggi. Ci sono molti accessori: banco di centrale per commutazione manuale, generatori di segnali di linea,apparecchi di test e tanta altra roba. Poi telegrafi, telescriventi, computer, radiomobili con relative celle di commutazione......un sacco di roba accumulata in tanti anni che ora occupa una superfice di 500 mq su più livelli.Oltre radio militari e civili, strumenti di misura storici e non, strumenti di aerei (circa 2500), avionica dall'inizio in poi.....
Buttare tutto è un delitto sopratutto per tutti quegli apparati progettati e costruiti in Italia, che sono la nostra storia e che qualcuno molto efficiente riesce ad attuare.
Carlo I2MZC
stranieri, fino ad oggi. Ci sono molti accessori: banco di centrale per commutazione manuale, generatori di segnali di linea,apparecchi di test e tanta altra roba. Poi telegrafi, telescriventi, computer, radiomobili con relative celle di commutazione......un sacco di roba accumulata in tanti anni che ora occupa una superfice di 500 mq su più livelli.Oltre radio militari e civili, strumenti di misura storici e non, strumenti di aerei (circa 2500), avionica dall'inizio in poi.....
Buttare tutto è un delitto sopratutto per tutti quegli apparati progettati e costruiti in Italia, che sono la nostra storia e che qualcuno molto efficiente riesce ad attuare.
Carlo I2MZC
ARO # 554/2 Carlo
Re: Museo Carlo Muzio
Sempre a proposito della cultura italica del passato, vi racconto questa. Sembra che un anno fa la polizia di stato abbia venduto in stock circa 50.000 fucili mod.91 (tutti cavalleria e TS) negli stati uniti per pochi spiccioli. Stanno venendo fuori moschetti del 1893-94 e giu di li di costruttori di cui neanche si sapeva l'esistenza..........un patrimonio nostro che adesso si perderà tra i barbari oppure che costerà tantissimi soldi il riportarli in patria......oltretutto sembra che l'operazione non abbia avuto l'ok dei beni culturali.....ma si sa chi denuncerà la polizia?
il bello è che i barbari hanno chiesto ad un collezionista che conosco se andava laggiù per aiutarli nella catalogazione, pagandolo a peso d'oro! ma questo non poteva farlo la polizia prima di buttare via tutto?
siamo destinati a sparire........
filippo
il bello è che i barbari hanno chiesto ad un collezionista che conosco se andava laggiù per aiutarli nella catalogazione, pagandolo a peso d'oro! ma questo non poteva farlo la polizia prima di buttare via tutto?
siamo destinati a sparire........
filippo
iu1dek Filippo Mastrovito
Re: Museo Carlo Muzio
Bè abbiamo reso il favore agli americani perchè loro negli anni 50 ci hanno venduto un lotto di Garand (mi sembra 10.000) al costo di 1 (un) dollaro cad........
Carlo potevi mettere il link del nuovo film. Ti saluto
Carlo potevi mettere il link del nuovo film. Ti saluto
# ARO 301/0 WS 19 Group # 15 Mario IK0MOZ
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