RADIOPROPAGAZIONE AI POLI

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I0ICR
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RADIOPROPAGAZIONE AI POLI

Messaggio: #36244 I0ICR
05/05/2020, 16:55

Sono interessato ad approfondire la mia conoscenza sugli aspetti radiopropagativi ai poli. Scambierei volentieri opinioni con chi ha già studiato l'argomento o ha conoscenza di esperienze inerenti collegamenti radio particolari in queste aree remote artiche.
Penso in particolare all'organizzazione dei collegamenti radio del DIRIGIBILE ITALIA/TENDA ROSSA (Biagi!), e più recentemente (1973) alla marcia di AMBROGIO FOGAR al Polo Nord con il cane Armaduk.

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IK0QDQ
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Re: RADIOPROPAGAZIONE AI POLI

Messaggio: #36258 IK0QDQ
06/05/2020, 23:06

Ciao Gianni,
Hai, con la tua richista, toccato un argomento "molto caldo" : Come per la maggior parte della storia delle cose italiche, anche per questo argomento non esistono molte notizie ufficiali.
Anche se molto lungo, ti invito ad andare a dare un'occhiata al nostro argomento ONDINA CAMPALE tipo S :
viewtopic.php?f=6&t=187
Abbiamo sviluppato una ricerca storia documentata sul trasmettitore. Ho pubblicato sul post tutto quello che si può umanamente sapere su questo apparato. Fausto ha addirittura pubblicato il diagramma di radiazione dell'antenna usata.
Ha mostrato che il lobo di radiazione assomiglia molto al lobo di quelle che ora chiamiamo antenne NVIS.
Per il ricevitore BURNDEPT c'è ugualmente un post dedicato, ma molti dettagli sono ancora "riservati".
Per quanto riguarda la cabina di bordo del dirigibile abbiamo le notizie date dallo stesso Biagi nel suo libro "Biagi Racconta".
E' impotrante sottolineare che tale libro va letto "con la mentalità dell'epoca". Lui parla del pannello trasmittente con tre valvole T250 della Osram Marconi bisogna intendere che "mediante appositi interruttori poteva emettere ounda di 900 e 600 mrtri e ondina di 33" Quel suo modo di esprimersi leggermente diverso di come lo ho scritto io (......onda 900, 600 e 33 ondina) ha generato negli incompetenti e nei giornalisti (ignoranti) una confusione che ancora oggi persiste.
"il volgo" ha ribbatezzato l'apparato campale "ONDINA CAMPALE TIPO S" come "Ondina 33" : All'epoca non si dava la frequenza ma la lunghezza d'onda e quelle che per noi sono le onde corte 3/30 MHz) per loro erano onde estremanente corte, Tale da essere chiamate "ONDINE". Il libro parla anche doviziosamente delle antenne e dei "contrappesi" installati sul dirigibile.
Io e Carlo MCZ, abbiamo anche le T250 (io due, Carlo sicuramente di più) e se, come dice lui, se non ci scade il permesso di soggiorno, prima o poi, faremo anche una replica di tale apparato.
Quella che è a Vigna di Valle non lo ho ossevata da vicino, ma da quanto riportato da alcuni autori, potrebbe essere la replica di un normale pannello Marconi e quindi incompleto della parte onde corte. Se a tutto ciò aggiungi che all'epoca la Marina Italiana era molto avanti negli esperimenti in onde corte, e si teneva ben segreta la sua esperinza, ti rendi conto che è difficile risalire a documentazione certa........... Ma noi ci proviamo ugualmente.
Spero che tu abbia altre notizie in merito per continuare su questo intrigante argomento
Edoardo
PS: sul libro citato troverai tutte le info su orari e metodologie di comunicazione richieste nell'altro tuo post.
La cosa è lunga e complicata. se non hai accesso a quel libro proverò a farti un riassunto ma servono un paio di paginette.
Immagine # ARO 440/0 Immagine Edoardo IK0QDQ

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Re: RADIOPROPAGAZIONE AI POLI

Messaggio: #36282 I0ICR
08/05/2020, 19:52

Grazie mille Edoardo IK0QDQ per il tuo esauriente msg. Ora mi spiego le difficoltà riscontrate alle mie curiosità sul DIRIGIBILE ITALIA/ONDINA/TENDA ROSSA. Ed ora sono più carico che mai per la mia ricerca. (ho già cercato un vecchio collega che ricordo si vantava, a suo tempo, che lui da giovane tecnico service aveva messo le mani su un trasmettitore di bordo a scintilla: sigh sono arrivato tardi "SK", Contratto a termine scaduto (ndr MZC tnx). Ma fortunatamente ho altre fonti dove attingere, e saprò muovermi meglio.
Ho fatto tesoro delle indicazioni apprese sui precedenti topic che mi hai indicato; non ho potuto accedere invece al blog.
Intanto cerco il libro che mi hai suggerito e continuo la mia ricerca per conoscere l'intero piano organizzativo tlc per la missione al Polo.
Appena avrò notizie nuove le condividerò con te e gli amici Crosem, fiducioso di arrivare ad una visione quanto più completa dell'intera vicenda.
Naturalmente seguo con interesse ogni sviluppo della ricostruzione del trasmettitore.
Tnx de Gianni I0ICR

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Re: RADIOPROPAGAZIONE AI POLI

Messaggio: #36285 I2MZC
08/05/2020, 20:39

Ciao Gianni, purtroppo una scellerata politica a mandato tutte le nostre belle storie (trasvolata atlantica, spedizione al polo Nord voli in solitario di De Pinedo, Elettra, etc) nel dimenticatoio. Al contrario in Russia e più precisamente a San Pietroburgo, i russi hanno ristrutturato il Krassin, il rompighiaccio che andò a ricuperarli, trasformandolo in un museo galleggiante. Sono stato a visitarlo e devo dire che sono rimasto stupito per aver ricordato questa spedizione in maniera eccezionale. Hanno ricostruito il dirigibile Italia in scala ridotta ma imponente e hanno impostato molte bacheche con documentazioni, foto carte geografiche e oggetti che ricordano questa grande impresa. A quel tempo era un pò come andare sulla luna. Non c'erano informazioni e i collegamenti radio erano da sperimentare perchè nessuno ne sapeva nulla. E' molto interessantr la ricerca che stai facendo. Penso che se ti rivolgessi a quel museo sicuramente ti potrebbero dare le informazioni che hanno, sono molto gentili. Io avevo una persona amica che parlava correntemente russo e italiano e che mi ha accompagnato nelle visite dei musei. Ho avuto, grazie alle sue conoscenze, la possibilità di visitare il museo della base di Kronstadt e quello di Popoff in costruzione. Ho fatto delle foto e magari posto un resoconto sul museo di Popoff.

Carlo I2MZC
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Re: RADIOPROPAGAZIONE AI POLI

Messaggio: #36286 IK0QDQ
08/05/2020, 23:44

Ciao Gianni,
Se a te ineressa l'intera vicenda con tutti i suoi risvolti ti segnalo un volume interessante: Le onde smarrite della Tenda Rossa di Claudio Sicolo. E' un volume interessante perché non è "autoreferenziale" ma documentato. Di ogni notizia cita le fonte e quindi racconta storia e non favole. A mio avviso c'è qualche inesattezza nei dettagli sulle caratteristiche delle radio e delle antenne, ma per essere scritto da un giornalista non tecnico specifico, ci possono stare
Edoardo
PS. il sottotitolo è:
Storie, leggende e verità della radio nella spedizione del dirigibile Italia di Umberto Nobile al Polo Nord, l'ediore è Sandit
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Re: RADIOPROPAGAZIONE AI POLI

Messaggio: #36295 I0ICR
09/05/2020, 13:23

I2MZC ha scritto:Ciao Gianni, purtroppo una scellerata politica a mandato tutte le nostre belle storie (trasvolata atlantica, spedizione al polo Nord voli in solitario di De Pinedo, Elettra, etc) nel dimenticatoio. Al contrario in Russia e più precisamente a San Pietroburgo, i russi hanno ristrutturato il Krassin, il rompighiaccio che andò a ricuperarli, trasformandolo in un museo galleggiante. Sono stato a visitarlo e devo dire che sono rimasto stupito per aver ricordato questa spedizione in maniera eccezionale. Hanno ricostruito il dirigibile Italia in scala ridotta ma imponente e hanno impostato molte bacheche con documentazioni, foto carte geografiche e oggetti che ricordano questa grande impresa. A quel tempo era un pò come andare sulla luna. Non c'erano informazioni e i collegamenti radio erano da sperimentare perchè nessuno ne sapeva nulla. E' molto interessantr la ricerca che stai facendo. Penso che se ti rivolgessi a quel museo sicuramente ti potrebbero dare le informazioni che hanno, sono molto gentili. Io avevo una persona amica che parlava correntemente russo e italiano e che mi ha accompagnato nelle visite dei musei. Ho avuto, grazie alle sue conoscenze, la possibilità di visitare il museo della base di Kronstadt e quello di Popoff in costruzione. Ho fatto delle foto e magari posto un resoconto sul museo di Popoff.

Carlo I2MZC

Grande Carlo, grazie per questi ulteriori preziosi tasselli. Non ero a conoscenza della ristrutturazione del Krassin a San Pietroburgo, e non posso fare a meno di rammaricarmi per la ..dispersione dell'Elettra IBDK. (la mia ultima azienda la chiamai Vip Elettra, tuttora attiva). E avevo da tempo in programma una visita Stalingrad, ora irrinunciabile.
Però una notiziona voglio passartela anch'io. Tanti anni fà, ai tempo del POBox88, ricevetti una QSL con un volto e la scritta in bella evidenza "Popov the inventor of the radio". Brrrrrivido. No!, non la cerco, ammesso che ancora sia tra le vecchie memorie.

IN3LBQ
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Re: RADIOPROPAGAZIONE AI POLI

Messaggio: #36299 IN3LBQ
09/05/2020, 18:09

Buonasera a tutti,
oggi in Russia festeggiano il giorno della vittoria (День Победы), quella dell'Armata Rossa e del popolo sovietico contro la Germania nazista, come dicono loro, ma due giorni fa - 7 maggio - hanno festeggiato, come ogni anno, il giorno della radio. Ecco una delle spille commemorative, vi si legge "Воистину Попов" ossia "in veritá Popov"...
Se ci saranno problemi col russo (e non avrete fretta), chiedete pure e vedró di trovare il tempo.

73, Nicola IN3LBQ
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"Cratete, avendo veduto un fanciullo ignorante, ne percosse il maestro". Quintiliano, Institutio Oratoria, Libro 1, IX-5

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Re: RADIOPROPAGAZIONE AI POLI

Messaggio: #36303 I2MZC
09/05/2020, 21:04

Poi ci sarà qualcuno che mi bacchetta ma.... Innanzi tutto Sanpietroburgo era Leningrad e non Stalingrad molto più a Sud, ma tornando al museo di Popoff, visto che era in ricostruzione nella casa di Popoff e trasformata in un ufficio statale nel periodo stalinista,quasi tutti gli oggetti erano radunati dentro le stanze che penso siano divenuti i posti di esposizione, disposti sul pavimento. Il costruendo museo era chiuso ma grazie alla nostra amica che lavorava normalmente da interprete nei musei, su sua insistenza venne ad aprirci. Cos1 potei prendere in mano i ricevitori di Popoff e fare delle foto. Questi ricevitori erano stati costruiti secondo la stato dell'arte di allora: un supporto di legno su cui era fissato un coerer (coesore di Temistocle Calzecchi Onesti) su cui batteva una pallina comandata da un campanello elettrico per ripristinare lo stato del coerer. Questi ricevitori erano usati da Popoff per rivelare i temporali in arrivo. Collegati ad un filo che fungeva da antenna, cominciavano a suonare quando scoccava un fulmine non troppo lontano. Ma da qui ad un sistema di telecomunicazioni comme quello di Marconi, passavano anni luce. C'è anche da considerare che tutti gli scienziati di allora sostenevano che era impossibile. Solo gli inglesi fiutarono il business e grazie a Dio che fu così. Sosteniamo l'invenzione italiana di Marconi!!!!

Carlo I2MZC
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Re: RADIOPROPAGAZIONE AI POLI

Messaggio: #36316 IZ8YRR
11/05/2020, 9:07

Ho trovato in rete un "abstract" di un articolo relativo al ruolo svolto dalla radio nel salvataggio dei sopravvissuti del dirigibile Italia, pubblicato dal Norsk Polar Institute". Ci sono anche i riferimenti per eventualmente contattare gli autori.
Tonino
2008 - The role of radio in rescuing the survivors of the airship Italia.pdf
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Tonino

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Re: RADIOPROPAGAZIONE AI POLI

Messaggio: #36324 I0ICR
11/05/2020, 20:20

Grazie Tonino IZ8YRR per la collaborazione.
Gianni I0ICR


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