Dimenticavo di allegare la foto dei condensatori.
Questa proviene dalla baia e si riferisce ad un condensatore analogo a quelli del Burndept per fattezza e dimensioni.
L'unica differenza sono i reofori: quelli originali hanno due piccoli piedini "a saldare" sul lato stretto superore. Quelli invece, della foto hanno due terminali a vite sul laterale.
Edoardo
L'ETOFONO BURNDEPT (Il ricevitore dell'Ondina)
Re: L'ETOFONO BURNDEPT (Il ricevitore dell'Ondina)
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# ARO 440/0 Edoardo IK0QDQ
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Re: L'ETOFONO BURNDEPT (Il ricevitore dell'Ondina)
Ho quattro resistenze ed un condensatore anni 20; se ti servono, Edo, te li regalo.
Una resistenza da 40K è ancora buona.
Quelle sono lampadine, non c'è dubbio che lo siano...si accendono pure, le ho accese io ma stanno lì, sui filamenti.
Il fatto che mi incuriosisce è che i filamenti fossero alimentati a batteria e quindi non soggetti a sbalzi di tensione se non in basso e quindi, una protezione non so quanto avesse cagione di essere tenuto presente che la tensione di una batteria può solamente scendere.
Ho guardato bene anche le radio con reostato sul filamento ed almeno in quelle che ho, non c'è ombra di protezione.
P.
Una resistenza da 40K è ancora buona.
Quelle sono lampadine, non c'è dubbio che lo siano...si accendono pure, le ho accese io ma stanno lì, sui filamenti.
Il fatto che mi incuriosisce è che i filamenti fossero alimentati a batteria e quindi non soggetti a sbalzi di tensione se non in basso e quindi, una protezione non so quanto avesse cagione di essere tenuto presente che la tensione di una batteria può solamente scendere.
Ho guardato bene anche le radio con reostato sul filamento ed almeno in quelle che ho, non c'è ombra di protezione.
P.
Re: L'ETOFONO BURNDEPT (Il ricevitore dell'Ondina)
Sia il potenziometro che le amperiti (che, a vederle sembrano proprio lampadine normali,) nel caso di alimentazione a batteria, non servono tanto a proteggere, quanto a stabilizzare la tensione. Le batterie di una volta, non erano come le moderne, agli ioni, di non so cosa, che sono capaci di scaricarsi a tensione costante, poi alla fine in pochi secondi passano dalla tensione nominale a zero.
Le "vecchie" batterie si scaricavano piano piano, diminuendo la loro tensione con continuità. Il risultato era che le valvole venivano sottoalimentata praticamente fin da subito.
Per ovviare a questo inconveniente si usavano batterie con tensione nominale abbastanza più alta di quella dei filamnti, poi si regolava il potenziometro (fino ad escluderlo quando la tensione di batteria raggiungeva il valore nominale della tensione delle valvole). Siccome l'uomo è pigro, qualcuno si inventò subito il modo di "automatizzare" questo sistema, inserendo dei dispositivi che facessero questa funzione autonomamente. Nacquero, così le prime amperiti. appunto lampadine riempite di una miscela opportuna di gas, che venivano inserite in serie alla valvola. Tali valvole stabilizzatrici "a lampadina" sono poi state usate largamente durante il periodo bellico e poco oltre, quando stabilizzare basse tensioni a un certo valore di corrente, come quello assorbito dai filamenti di un apparato radio, era veramente un problema serio. (non esistevano ancora gli stabilizzatori offerti dal mercato cinese a pochi spiccioli!!!!!!!!!!!!!!!!!)
Edoardo
Le "vecchie" batterie si scaricavano piano piano, diminuendo la loro tensione con continuità. Il risultato era che le valvole venivano sottoalimentata praticamente fin da subito.
Per ovviare a questo inconveniente si usavano batterie con tensione nominale abbastanza più alta di quella dei filamnti, poi si regolava il potenziometro (fino ad escluderlo quando la tensione di batteria raggiungeva il valore nominale della tensione delle valvole). Siccome l'uomo è pigro, qualcuno si inventò subito il modo di "automatizzare" questo sistema, inserendo dei dispositivi che facessero questa funzione autonomamente. Nacquero, così le prime amperiti. appunto lampadine riempite di una miscela opportuna di gas, che venivano inserite in serie alla valvola. Tali valvole stabilizzatrici "a lampadina" sono poi state usate largamente durante il periodo bellico e poco oltre, quando stabilizzare basse tensioni a un certo valore di corrente, come quello assorbito dai filamenti di un apparato radio, era veramente un problema serio. (non esistevano ancora gli stabilizzatori offerti dal mercato cinese a pochi spiccioli!!!!!!!!!!!!!!!!!)
Edoardo
# ARO 440/0 Edoardo IK0QDQ
Re: L'ETOFONO BURNDEPT (Il ricevitore dell'Ondina)
Edoardo, post interessantissimo. Ecco un articolo del 1926 riguardo l'uso dei "barretters" Amperite.
Tonino.
Tonino.
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Tonino
Re: L'ETOFONO BURNDEPT (Il ricevitore dell'Ondina)
Grazie Tonino per la "dritta". Articolo interessante , non sapevo delle "Barretters"
In effetti leggendo, ho pensato di aver confuso le cose. dopo un più attento esame delle foto, ritengo che, essendo tre i portalampade, e due i supporti per le resistenze a siluro, la mia prima deduzione sia corretta:
I due supporti sono per le resistenze di griglia e i tre"portalampade" per i regolatori di filamementi. Se si analizza la foto del cablaggio si vede chiaamente che le resistenze sono collegate al morsetto della griglia.
Edoardo
In effetti leggendo, ho pensato di aver confuso le cose. dopo un più attento esame delle foto, ritengo che, essendo tre i portalampade, e due i supporti per le resistenze a siluro, la mia prima deduzione sia corretta:
I due supporti sono per le resistenze di griglia e i tre"portalampade" per i regolatori di filamementi. Se si analizza la foto del cablaggio si vede chiaamente che le resistenze sono collegate al morsetto della griglia.
Edoardo
# ARO 440/0 Edoardo IK0QDQ
Re: L'ETOFONO BURNDEPT (Il ricevitore dell'Ondina)
Altro che "Agenzia Nulla Sfugge", qui basta farsi venire un dubbio, farlo presente e la soluzione è presto disponibile a tutti. Riguardo al set di apparati "Biagi" dopo i vari post pubblicati avremo molto probabilmente l'analisi tecnico/storica completa e definitiva degli stessi. Che dire se non un grazie e un bravi......
# ARO 301/0 WS 19 Group # 15 Mario IK0MOZ
Re: L'ETOFONO BURNDEPT (Il ricevitore dell'Ondina)
Per Paolo: la Amperite produce ancora dispositivi regolatori a"lampadina". Al seguente indirizzo una chiara descrizione e l'elenco di cosa ancora è in produzione.
https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q= ... kxBGhnMKrv
Edoardo
https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q= ... kxBGhnMKrv
Edoardo
# ARO 440/0 Edoardo IK0QDQ
Re: L'ETOFONO BURNDEPT (Il ricevitore dell'Ondina)
Cercando sulla rete si trovano ancora componenti Burndept. Come ad esempio le bobine d'induttanza. Altro componente particolare è la scala "etholog" - burndept ethovernier slow motion dial - uguale a quella utilizzata dalla Nora Radio tedesca. Su ebay poi c'è in vendita un ricevitore a 2 valvole, l'ethophone II, completo di bobine e valvole (Cossor)
https://mullard.org/collections/comnpon ... new-unused
https://mullard.org/collections/comnpon ... h-for-538m
https://mullard.org/collections/comnpon ... r-450-700m
https://www.ebay.it/itm/BURNDEPT-PLUG-I ... 3046379338
https://www.ebay.it/itm/Radio-Burndept- ... 3111438564
https://mullard.org/collections/comnpon ... new-unused
https://mullard.org/collections/comnpon ... h-for-538m
https://mullard.org/collections/comnpon ... r-450-700m
https://www.ebay.it/itm/BURNDEPT-PLUG-I ... 3046379338
https://www.ebay.it/itm/Radio-Burndept- ... 3111438564
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Tonino
Re: L'ETOFONO BURNDEPT (Il ricevitore dell'Ondina)
Pubblicità Burndept (radiofonia, anno V, n.17, 30/09/28.
Articolo completo e immagine in alta risoluzione al seguente link.
http://www.radioedintorni.it/ElettroBib ... talia.html
Articolo completo e immagine in alta risoluzione al seguente link.
http://www.radioedintorni.it/ElettroBib ... talia.html
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Tonino
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Re: L'ETOFONO BURNDEPT (Il ricevitore dell'Ondina)
Ho gli occhi lucidi....il mio pensiero sempiterno per Biagi...
I0HYY Andrea
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