Questo ricevitore della Wertmach è estremamente raro e mai visto su internet. E simile in apparenza, al Torn Eb da cui differisce per alcune caratteristiche: Frequenza ricevuta fino a 15.300 KHz, Valvole usata 4x RP2,4 P700, alimentazione a 2,4 Volt al posto dei 2 Volt del Torn Eb. La costruzione è molto simile. Il connettore di alimentazione usa un connettore a 7 piedini in luogo di quello a 5 piedini del Torn Eb. Apparato a reazione con funzionamento simile al Torn Eb.
Carlo I2MZC
Ae 1020 -(Torn Eb)
Ae 1020 -(Torn Eb)
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
ARO # 554/2 Carlo
Re: Ae 1020 -(Torn Eb)
Altra foto
Carlo
Carlo
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
ARO # 554/2 Carlo
Re: Ae 1020 -(Torn Eb)
A parte il fatto che sembra appena uscito dalla linea di montaggio è un bellissimo esempio di costruzione tedesca. Niente latta, niente cartone. Costruzione chiara e pulita. Magari funziona anche bene.......Complimenti Carlo, ogni tanto tiri fuori dal cappello queste chicche e ci fai morire di invidia. Insisti
# ARO 301/0 WS 19 Group # 15 Mario IK0MOZ
-
- Sergente maggiore
- Messaggi: 1023
- Iscritto il: 17/10/2016, 9:08
Re: Ae 1020 -(Torn Eb)
Bellissimo apparecchio, conservato meravigliosamente.
Complimenti.
Paolo.
Complimenti.
Paolo.
Re: Ae 1020 -(Torn Eb)
Bellissimo ricevitore Carlo.
Strane le scritte che non sembrano in tedesco.
Sentiamo se gli esperti tedescofili ci danno qualche informazione in più.
Paolo IW5AFV
Strane le scritte che non sembrano in tedesco.
Sentiamo se gli esperti tedescofili ci danno qualche informazione in più.
Paolo IW5AFV
Re: Ae 1020 -(Torn Eb)
Paolo, in effetti non è scritta in tedesco ma innorvegese. Io l'ho ricuperata dal figlio di un collezionista (sk) che mi raccontava che quella radio era stata usata in Norvegia nelle fabbriche di acqua pesante.
E' veramente un pezzo raro e credo che sia l'unica pubblicazione su internet: primato del CROSEM!
Carlo I2MZC
E' veramente un pezzo raro e credo che sia l'unica pubblicazione su internet: primato del CROSEM!
Carlo I2MZC
ARO # 554/2 Carlo
-
- Sergente maggiore
- Messaggi: 1023
- Iscritto il: 17/10/2016, 9:08
Re: Ae 1020 -(Torn Eb)
Sarà pure norvegese, tedesco o danese ma rimane il fatto che sia bellissimo!!
Ancora complimenti.
P.
Ancora complimenti.
P.
Re: Ae 1020 -(Torn Eb)
Ciao Carlo, Paolo e compagni
Credo che il Torn.E.b sia uno dei ricevitori prodotti in maggior numero tra la fine degli anni 30 ed il 1945 e non è quindi da stupirsi che abbia subito varianti e semplificazioni, anche drastiche, nel corso degli anni di produzione, questo fu causato, sopra tutto dopo il 42, solo in parte dalla carenza di materie prime ma principalmente dalla necessità di realizzare una produzione di massa, che fosse la più economica possibile, allo scopo di far fronte alle crescenti necessità della guerra che oramai necessitava di enormi quantità di rifornimenti per alimentarsi e rimpiazzare le rilevanti perdite di materiali di ogni tipo. La produzione del Torn.E.b fu iniziata dalla Telefunken negli anni precedenti guerra, dopo essersi aggiudicata una specifica commessa, vinta in concorrenza con la Lorenz, per un ricevitore spalleggiabile ed anche auto carrabile. La produzione del primo periodo fu caratterizzata da una indiscutibile qualità dei materiali impiegati, una costruzione meccanica razionale e prestazioni di tutto rispetto, non disgiunte poi dalla compattezza e dalla leggerezza, doti non da poco per un ricevitore spalleggiabile. Nel tempo la produzione fu realizzata, oltre che dalla Telefunken anche ad altre ditte del settore le quali apportarono varie modifiche, anche importanti ma, nella sostanza, non pregiudicarono mai le prestazioni generali del ricevitore. Al termine della produzione nel 45 si potevano contare in tutto ben 26 diverse versioni del Torn.E.b tra le quali alcune addirittura adattate ad impieghi specifici o destinate alla sola esportazione verso paesi non ostili e/o strategici per l’economia di guerra della Germania. Acquistarono notevoli quantità di questo ricevitore la Svizzera, la Svezia, la Cecoslovacchia e la Croazia. Nello specific0, Lo Ae 1020 fu prodotto esclusivamente per l’esercito svedese e fornito in cambio di materie prime essenziali, principalmente minerali, infatti questo ricevitore non risulta essere stato usato dalle forze armate tedesche. Fritz Trenkle, l’autore, a mio parere, più documentato in materia, non cita questo ricevitore tra quelli impiegati dalle forze armate tedesche, mentre, al contrario, riporta altri apparati con il prefisso “ Ae”, identificativo della produzione destinata od addirittura prodotta direttamente all’estero, in quanto alcuni di questi apparati effettivamente furono utilizzati anche dalla Wehrmacht. Trenkle, infatti, cita tra questi lo Ae 1076 Telefunken kHz 170-566 e 705-3600, sempre Telefunken lo Ae 1093 kHz 11-22000 prodotto dalla Telefunken francese, ed infine, specificatamente della famiglia del Torn.E.b, lo Ae 95 con limite di frequenza a 6670 kHz.
A parte l’utilizzo delle RV2,4 P700 e l’apparente mancanza dell’impedenza di blocco tra l’alta frequenza e lo stadio di bassa, pare sostituita da una resistenza, non si notano altre differenze con un normale Torn.E.b, perfino la numerazione dei componenti è la stessa, ovviamente la vera differenza consiste nella modifica della parte induttiva di alta frequenza/reazione. Nota personale: certamente i tecnici della Telefunken sono stati più capaci in questo dei vari dilettanti, io compreso, che tentarono, con risultati spesso penosi, di “tirare il collo" al Torn per portarlo almeno sulla gamma dei 14 MHz.
In quanto all’utilizzo della RV2,4 P700 al posto della RV2P800 posso solo avanzare una mia ipotesi legata alle condizioni operative invernali della Svezia dove la temperatura scende a valori artici, temperatura non certo ideale per le batterie al piombo, come ben sa chi, in una rigida mattina invernale è rimasto a piedi perché la sua macchina non ha voluto mettersi in moto. Chi ha dimestichezza con gli apparati spalleggiabili russi, che si presume debbano poter operare in condizioni climatiche simili a quelle della Svezia, avrà notato che questi, generalmente, non usano batterie al piombo ma piuttosto quelle al ferro/nichel o nichel/cadmio per la loro minor dipendenza dalla temperatura ma che per la loro tensione caratteristica ad 1,2 Volt per elemento con i multipli tipicamente a 2,4/4,8 e così via, non potevano certamente essere utilizzate per le RV2P800 con filamento a 1,9 volt, da questo la sostituzione con le RV2,4P700. Ripeto questa è solo una mia ipotesi!
Rinnovo i miei comlimenti a Carlo per il magnifico oggetto.
giorgioiw5cai
Allego foto del Ae 1020 completo di cassetta accessori e batterie AK 1021 ed inoltre di 2 versioni poco note del Torn.E.b e precisamente: FAE1 Telefunken ricevitore di allarme per antiaerea a frequenze fisse con accordi prefissati e il ricevitore Torn.E.b U1 per usi speciali, una sola gamma di frequenza 2,3 – 3.1 MHz.
Le foto sono tratte dal volume di Pierre Metsu German Radio Sets 1935-1945
Credo che il Torn.E.b sia uno dei ricevitori prodotti in maggior numero tra la fine degli anni 30 ed il 1945 e non è quindi da stupirsi che abbia subito varianti e semplificazioni, anche drastiche, nel corso degli anni di produzione, questo fu causato, sopra tutto dopo il 42, solo in parte dalla carenza di materie prime ma principalmente dalla necessità di realizzare una produzione di massa, che fosse la più economica possibile, allo scopo di far fronte alle crescenti necessità della guerra che oramai necessitava di enormi quantità di rifornimenti per alimentarsi e rimpiazzare le rilevanti perdite di materiali di ogni tipo. La produzione del Torn.E.b fu iniziata dalla Telefunken negli anni precedenti guerra, dopo essersi aggiudicata una specifica commessa, vinta in concorrenza con la Lorenz, per un ricevitore spalleggiabile ed anche auto carrabile. La produzione del primo periodo fu caratterizzata da una indiscutibile qualità dei materiali impiegati, una costruzione meccanica razionale e prestazioni di tutto rispetto, non disgiunte poi dalla compattezza e dalla leggerezza, doti non da poco per un ricevitore spalleggiabile. Nel tempo la produzione fu realizzata, oltre che dalla Telefunken anche ad altre ditte del settore le quali apportarono varie modifiche, anche importanti ma, nella sostanza, non pregiudicarono mai le prestazioni generali del ricevitore. Al termine della produzione nel 45 si potevano contare in tutto ben 26 diverse versioni del Torn.E.b tra le quali alcune addirittura adattate ad impieghi specifici o destinate alla sola esportazione verso paesi non ostili e/o strategici per l’economia di guerra della Germania. Acquistarono notevoli quantità di questo ricevitore la Svizzera, la Svezia, la Cecoslovacchia e la Croazia. Nello specific0, Lo Ae 1020 fu prodotto esclusivamente per l’esercito svedese e fornito in cambio di materie prime essenziali, principalmente minerali, infatti questo ricevitore non risulta essere stato usato dalle forze armate tedesche. Fritz Trenkle, l’autore, a mio parere, più documentato in materia, non cita questo ricevitore tra quelli impiegati dalle forze armate tedesche, mentre, al contrario, riporta altri apparati con il prefisso “ Ae”, identificativo della produzione destinata od addirittura prodotta direttamente all’estero, in quanto alcuni di questi apparati effettivamente furono utilizzati anche dalla Wehrmacht. Trenkle, infatti, cita tra questi lo Ae 1076 Telefunken kHz 170-566 e 705-3600, sempre Telefunken lo Ae 1093 kHz 11-22000 prodotto dalla Telefunken francese, ed infine, specificatamente della famiglia del Torn.E.b, lo Ae 95 con limite di frequenza a 6670 kHz.
A parte l’utilizzo delle RV2,4 P700 e l’apparente mancanza dell’impedenza di blocco tra l’alta frequenza e lo stadio di bassa, pare sostituita da una resistenza, non si notano altre differenze con un normale Torn.E.b, perfino la numerazione dei componenti è la stessa, ovviamente la vera differenza consiste nella modifica della parte induttiva di alta frequenza/reazione. Nota personale: certamente i tecnici della Telefunken sono stati più capaci in questo dei vari dilettanti, io compreso, che tentarono, con risultati spesso penosi, di “tirare il collo" al Torn per portarlo almeno sulla gamma dei 14 MHz.
In quanto all’utilizzo della RV2,4 P700 al posto della RV2P800 posso solo avanzare una mia ipotesi legata alle condizioni operative invernali della Svezia dove la temperatura scende a valori artici, temperatura non certo ideale per le batterie al piombo, come ben sa chi, in una rigida mattina invernale è rimasto a piedi perché la sua macchina non ha voluto mettersi in moto. Chi ha dimestichezza con gli apparati spalleggiabili russi, che si presume debbano poter operare in condizioni climatiche simili a quelle della Svezia, avrà notato che questi, generalmente, non usano batterie al piombo ma piuttosto quelle al ferro/nichel o nichel/cadmio per la loro minor dipendenza dalla temperatura ma che per la loro tensione caratteristica ad 1,2 Volt per elemento con i multipli tipicamente a 2,4/4,8 e così via, non potevano certamente essere utilizzate per le RV2P800 con filamento a 1,9 volt, da questo la sostituzione con le RV2,4P700. Ripeto questa è solo una mia ipotesi!
Rinnovo i miei comlimenti a Carlo per il magnifico oggetto.
giorgioiw5cai
Allego foto del Ae 1020 completo di cassetta accessori e batterie AK 1021 ed inoltre di 2 versioni poco note del Torn.E.b e precisamente: FAE1 Telefunken ricevitore di allarme per antiaerea a frequenze fisse con accordi prefissati e il ricevitore Torn.E.b U1 per usi speciali, una sola gamma di frequenza 2,3 – 3.1 MHz.
Le foto sono tratte dal volume di Pierre Metsu German Radio Sets 1935-1945
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Ultima modifica di iw5cai il 26/03/2017, 0:32, modificato 2 volte in totale.
Re: Ae 1020 -(Torn Eb)
Ciao Giorgio, io ho anche la cassetta di alimentazione di questo apparato che è praticamente uguale a quella del torn Eb tranne per il connettore che ha 7 contatti. Però ho un dubbio che non sono mai riuscito a chiarire, anche se ho girato su tutti i siti e collezioni che trattano il Torn Eb: ma quando si monta il suo alimentatore EWb al osto della batteria anodica, il cavo che va dall'alimentatore alla batteria, da dove passa che non c'è nessun passaggio? Se lo attacchi alla batteria non puoi chiudere il coperchio.Ma come va messo?
Carlo I2MZC
Carlo I2MZC
ARO # 554/2 Carlo
Re: Ae 1020 -(Torn Eb)
Ciao Carlo
della scatola delle batterie del Torn.E.b ne conosco due tipi diversi che si distinguono per il diverso cablaggio interno, la prima presenta sulla parete verticale sinistra,verso il fondo, all'altezza del ripiano superiore, un connettore femmina a cinque contatti, fissato con ghiera circolare. In questo caso i due Volts della batteria vi arrivano attraverso un cavo bipolare fissato con cavallotti, che partendo dalla batteria,attraverso il foro con ghiera e gommino presente in alto, sul davanti della parete verticale interna destra, arriva al connettore stesso. Naturalmente al connettore arrivavano dal piano inferiore i due fili dei 90 Volts della batteria attraverso un ampio foro posto al centro del secondo ripiano. Questo tipo di cablaggio era stato pensato per poter utilizzare un cavo generico con connettori maschio e femmina, utilizzabile anche nel caso che il ricevitore fosse collegato ad un alimentatore diverso, tipicamente lo EWc a 12 Volts ad ad altri. L'altro cablaggio, semplificato, prevedeva l'uso di una contattiera fissa in bachelite con coperchio posta sul fondo del ripiano superiore. A questa contattiera confluivano il cavo proveniente dal vano batteria 2 Volts, attraverso il solito foro con ghiera e gommino ed il cavetto della batteria anodica attraverso il foro sul fondo del secondo ripiano. Sempre dalla contattiera usciva un cavo, stavolta fisso, con connettore femmina verso il Torn.E.b.. Veniamo,dopo questa lunga e forse inutile lungagnata, cosa occorre fare, in pratica, per poter usare lo EWb al posto della batteria anodica:1°svitare le viti della ghiera del passaggio cavo al vano batteria, 2° estrarre il cavo batteria facendo passare i capicorda aperti, uno per volta, dal foro di passaggio, gommino e ghiera (nel caso di cablaggio descritto per primo, liberare il cavo dalle fascette ferma cavo), 3° passare il cavo ex batterie nel vano inferiore e collegarlo al morsetto rosso e a quello blu presenti sullo EWb, 4° collegare i due terminali + e -- dei 90 Volts alle due boccole presenti di lato ai morsetti sopra detti, naturalmente nel rispetto delle polarità, 5° ed ultimo, passare il cavo dello EWb nella ghiera, gommino e foro passaggio vano batterie con le precauzioni sopra descritte, fissare la ghiera con le tre viti ed infine ricollegare i capicorda alla batteria. Finalmente fine.
Tranquillo Carlo, il cavo dello EWb passa agevolmente tra il bordo del ripiano superiore ed il coperchio. Tutta questa filastrocca e bastava solo guardare la foto che ti allego.
Giorgioiw5cai
della scatola delle batterie del Torn.E.b ne conosco due tipi diversi che si distinguono per il diverso cablaggio interno, la prima presenta sulla parete verticale sinistra,verso il fondo, all'altezza del ripiano superiore, un connettore femmina a cinque contatti, fissato con ghiera circolare. In questo caso i due Volts della batteria vi arrivano attraverso un cavo bipolare fissato con cavallotti, che partendo dalla batteria,attraverso il foro con ghiera e gommino presente in alto, sul davanti della parete verticale interna destra, arriva al connettore stesso. Naturalmente al connettore arrivavano dal piano inferiore i due fili dei 90 Volts della batteria attraverso un ampio foro posto al centro del secondo ripiano. Questo tipo di cablaggio era stato pensato per poter utilizzare un cavo generico con connettori maschio e femmina, utilizzabile anche nel caso che il ricevitore fosse collegato ad un alimentatore diverso, tipicamente lo EWc a 12 Volts ad ad altri. L'altro cablaggio, semplificato, prevedeva l'uso di una contattiera fissa in bachelite con coperchio posta sul fondo del ripiano superiore. A questa contattiera confluivano il cavo proveniente dal vano batteria 2 Volts, attraverso il solito foro con ghiera e gommino ed il cavetto della batteria anodica attraverso il foro sul fondo del secondo ripiano. Sempre dalla contattiera usciva un cavo, stavolta fisso, con connettore femmina verso il Torn.E.b.. Veniamo,dopo questa lunga e forse inutile lungagnata, cosa occorre fare, in pratica, per poter usare lo EWb al posto della batteria anodica:1°svitare le viti della ghiera del passaggio cavo al vano batteria, 2° estrarre il cavo batteria facendo passare i capicorda aperti, uno per volta, dal foro di passaggio, gommino e ghiera (nel caso di cablaggio descritto per primo, liberare il cavo dalle fascette ferma cavo), 3° passare il cavo ex batterie nel vano inferiore e collegarlo al morsetto rosso e a quello blu presenti sullo EWb, 4° collegare i due terminali + e -- dei 90 Volts alle due boccole presenti di lato ai morsetti sopra detti, naturalmente nel rispetto delle polarità, 5° ed ultimo, passare il cavo dello EWb nella ghiera, gommino e foro passaggio vano batterie con le precauzioni sopra descritte, fissare la ghiera con le tre viti ed infine ricollegare i capicorda alla batteria. Finalmente fine.
Tranquillo Carlo, il cavo dello EWb passa agevolmente tra il bordo del ripiano superiore ed il coperchio. Tutta questa filastrocca e bastava solo guardare la foto che ti allego.
Giorgioiw5cai
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Chi c’è in linea
Visitano il forum: Nessuno e 3 ospiti