RICEVITORE DI BORDO DELLA REGIA AEREONAUTICA AR-18

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IZ8YRR
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Re: RICEVITORE DI BORDO DELLA REGIA AEREONAUTICA AR-18

Messaggio: #36397 IZ8YRR
20/05/2020, 15:12

Edoardo,
forse la risposta al problema della numerazione sta proprio nella E1R. Ho dato un'occhiata ad alcune foto di un ricevitore AR8, che come ben sai montava la serie di valvole rosse Philips standard. Gli zoccoli non hanno numeri stampigliati. Se hai un AR8 potrai confermarlo di persona. Questo a sua volta conferma che Philips non ha mai assegnato numeri ai contatti dello zoccolo a vaschetta, se non a partire dalla ECH4.
Quindi l'ipotesi è che la E1R, di progettazione e costruzione italiana, venisse numerata come indicato negli zoccoli montati sugli AR18. Il disegno che ho riportato delle connessioni allo zoccolo della E1R preso dall'Angeletti è successivo, e non si basa sulla scheda tecnica originale della E1R (che chissà riusciremo mai a trovare).
In conclusione: per rendere omogenea la documentazione, i piedini delle E1R e le connessioni sullo schema elettrico bisognerebbe farle come riportato sugli zoccoli a vaschetta utilizzati nello AR18.
Tonino
P.S. ho dettagliato il problema anche nel thread relativo alla ECH3, ECH4, E1R
viewtopic.php?p=36398#p36398
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IZ8YRR
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Re: RICEVITORE DI BORDO DELLA REGIA AEREONAUTICA AR-18

Messaggio: #36402 IZ8YRR
20/05/2020, 19:21

iz1fiq ha scritto:La piedinatura è vista da sotto o da sopra...???????????
Dalla mia foto dello zoccolo la lettura è in senso orario...!

Vincenzo, dalla foto che hai postato, i collegamenti per una ECH3 al posto di V3 sono corretti. NON utilizzare i numeri stampigliati sugli zoccoli, se non come riferimenti. Ti allego il disegno dello zoccolo visto da sotto della scheda originale della ECH3 (quando non venivano ancora numerati i contatti).

ech3.jpg

Una domanda: perchè nella ricostruzione non hai utilizzato i supporti laterali per i componenti, visto che sono liberi?
Tonino
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Re: RICEVITORE DI BORDO DELLA REGIA AEREONAUTICA AR-18

Messaggio: #36405 I2MZC
20/05/2020, 20:04

Risolto il problema dei piedini delle valvole, veniamo al restauro degli apparati. Un conto è restaurare un apparato conforme all'originale, altra cosa è farlo funzionare senza rispettare l'originalità. Per me un apparato rifatto "basta che funzioni" è un tarocco e qualora mi capitasse per le mani, lo smonterei tutto e lo rifarei. Come restaurare un quadro, non basta che abbia le dimensioni e la cornice come era nell'originale, ma non si deve cambiare assolutamente nulla. Ho visto realizzazioni da brivido tra gli AR18 e non capirò mai il perchè di tante varianti.Il restaurare vuol dire che i componenti devono essere il più simili gli originali, così il cablaggio e quando possibile colore e verniciatura. Altrimenti si può optare su una vecchia radio di casa.Basta che respiri!

Carlo I2MZC
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iz1fiq
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Re: RICEVITORE DI BORDO DELLA REGIA AEREONAUTICA AR-18

Messaggio: #36408 iz1fiq
20/05/2020, 21:40

Caro Carlo ,
hai pienamente ragione circa la ricostruzione che deve essere la replica con conponenti originali della relativa apparecchiatura.Certo dopo aver visto le pregevolissime vostre realizzazioni ,mi vergogno molto di quanto da me fatto , ma io non desideravo , o meglio non potevo ricostruire come mamma l'aveva fatto il mio rottame di AR 18 ma volevo dargli la "dignita" di riprendere vita con i materiali in mio possesso rispettandone quanto piu' possibile l'architettura meccanica ed elettrica e utilizzando in sostituzione di cio' che mancava parti coeve in mio possesso.
Poi strada facendo ha prevalso il desiderio di raggiungere lo scopo a scapito della fedelta' della realizzazione.Devo precisare inoltre che a parte articoli e foto apparse in qualche rivista Amatoriale
l'unicoAR-18 che ho potuto toccare con mano è stato nel lontano 1963 a bordo di un C119 in cui come disse il pilota veniva ancora utilizzato per la sola ricezione dei radiofari .IL C119 era stato messo a disposizione dall'areonautica militare alla suadra di atletica leggera di cui allora facevo parte per il trasferimento daTorino alla citta' di Catania dove si svolgevano le gare.
nel viaggio di ritorno da Catania a Torino il C119 ebbe un 'avaria ad uno dei motori piu' o meno a meta' strada tra Genova e Torino e praticamente atterro' con un solo motore perche l' altro era singhiozzante e i piloti ci parvero alquanto "provati" dopo l'atterraggio a Caselle.

73 da iz1fiq

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Re: RICEVITORE DI BORDO DELLA REGIA AEREONAUTICA AR-18

Messaggio: #36409 IK0QDQ
20/05/2020, 23:13

Ciao Tonino,
La soluzione che proponi per "ufficializzare" la E1R, era gia stata introdotta da Carlo MZC più di una ventina di anni or sono.
Io ho inpiegato due giorni a capire (ricordarmi) che bisognava leggere i piedini IN SENSO ORARIO, guardandoli dalla parte dello zoccolo. Tu la riproponi. Manca solo l'opinione di Giorgio e poi per noi, di questo post, la cosa diventa ufficiale. Risolte queste indecisioni, provvederò, in settimana, a finire il cablaggio di V3, V4, V5, V6 e a fare le misure del caso (che poi è la parte piu interessante.
Edoardo
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Re: RICEVITORE DI BORDO DELLA REGIA AEREONAUTICA AR-18

Messaggio: #36411 I2MZC
21/05/2020, 3:41

Ciao Vincenzo, la mia era solo uno sprone a fare meglio ma comunque quello che stai facendo è meritevole: un AR18 funzionante in più. A proposito di radiofari mi sono accorto che ne hanno spenti parecchi. Il C119 lo conosco molto bene anche se non ho avuto l'occasione di volarci sopra come molte altre volte sui C130 Hercules. Ho dei bei filmati sul C119 ricuperati tra i rottami del Beppe più di 20 anni fa. Tornando all'AR18 avrai sempre il tempo piano piano di sistemarlo ma non ho capito come faccia a funzionare con uno schema sbagliato. Poi ci svelerai il mistero. Buon lavoro.

Carlo I2MZC
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Re: RICEVITORE DI BORDO DELLA REGIA AEREONAUTICA AR-18

Messaggio: #36413 roberto burdese
21/05/2020, 7:36

Carlo MZC, ma la ricordi la storiella del moscone che ha messo in crisi i teorici della aerodinamica di mezzo mondo ? !!!!!!!!!!!! Ciao "BR"
ImmagineImmagine # ARO 305/0 Immagine Roberto I0BR

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Re: RICEVITORE DI BORDO DELLA REGIA AEREONAUTICA AR-18

Messaggio: #36417 IZ8YRR
21/05/2020, 12:35

Ho aggiornato l'elenco. Ora siamo alla rev.4. Ho aggiunto tre colonne, con il numero di serie del CV, del telaio, e del tamburo. In effetti, anche il tamburo riporta un codice seriale. Se riuscite a leggerlo sui vostri apparati e non è in elenco, lo inseriremo nel prossimo aggiornamento dell'elenco.

Registro Apparati Radio rev_4.pdf

Questo è il tamburo del mio MM 11440, n.2822

IMG_7992_11440.JPG

Questo è invece il tamburo del mio MM 11899, n.1818

IMG_7993_11899.JPG

Tonino
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Re: RICEVITORE DI BORDO DELLA REGIA AEREONAUTICA AR-18

Messaggio: #36419 iz1fiq
21/05/2020, 13:02

Cari amici,
innanzi tutto un vivissimo ringraziamento a Giorgio per la sua gentilezza e sollecitudine e lo splendido restauro dei gruppetti bobina che mi sono arrivati poco fa.!
Quanto prima provvedero' alla sostituzione e a un ricontrollo del cablaggio del mio Ar 18 che malgrado i dubbi circuitali e probabili errori come ho gia' scritto funziona bene......, ma come dice Roberto lui (l'AR-18), non lo sa...!
Per Tonino : non ho utilizzato i supporti laterali per comodita' perchè i reofori dei componenti che ho utilizzato erano troppo corti per essere posizionati come all'origine tra le relative basette.
Devo aggiungere inoltre che quando ne recuperai il rottame la mia documentazione sull'AR18 era alquanto limitata.
Stamattina ho scoperto un'altra scritta sul fianco esterno del supporto tamburo ,lato valvole che riporta la seguente dicitura e di cui allego foto:
DUCATI
RR5403.1/664 mentre quella stampigliata nell'angolo sinistro superiore del telaio riporta il n°RR5403.1/665
sperando di no avervi annoiato 73 da iz1fiq.
Vincenzo
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Re: RICEVITORE DI BORDO DELLA REGIA AEREONAUTICA AR-18

Messaggio: #36440 I2MZC
23/05/2020, 10:56

Lavorando su AR8 e AR18, mi ero stufato di utilizzare due alimentatori da laboratorio per alimentarli. Analizzando i vari schemi di questi apparati, non ho capito perchè l'interruttore di accensione sul potenziometro del volume, staccasse solo l'alimentazione dei filamenti. Anche se pochi milliampere, il ricevitore assorbe corrente anche da spento, cosa inccettabile se alimentato da batteria anodica. Perchè non hanno usato un filo di ritorno per comandare un eventuale relè? Forse perchè l'impianto di bordo aveva una scatola di controllo che spegneva tutto, ma negli impianti fissi? Direte si spegneva l'alimentatore. OK. Io ieri mi sono costruito un alimentatore per questi apparati un pò diverso.Mi piace spegnere il ricevitore dal suo interruttore, così il mio circuito abilita il circuito della AT quando sente il carico dei filamenti. Spegnendo il ricevitore dal suo interruttore, si spegne tutto. E' un circuito molto semplice che se qualcuno vuole replicarlo posso mettere schema e layout del circuito. I componenti sono tutti facilmente reperibili in rete.L'alimentatore è costituito da un trasformatore da 230/12 volt 4 Amp.e da un secondo 12/220 16W che fornisce alla fine 197 VDC volt al ricevitore.La dimensione del circuito è prevista per essere montata in un contenitore come l'originale a dynamotor.
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