crosem

Dopo aver sistemato l'alimentatore, come suggerito da Edo, ho deciso di mettere mano al ricevitore AR5. E' una impresa piena di difficoltà perchè non esiste uno schema reale e completo, per cui con pazienza misurerò tutti i componenti e farò un elenco componenti valido. Anche lo schema va rifatto perchè il ricevitore si separa in due parti con interconnessioni che vanno evidenziate per chi volesse rimettere in funzione questo apparato. Al momento ho solo misurato lo stato dei condensatori ed ho visto che TUTTI quelli a carta negli scatolini metallici,sono in perdita, pochi Kohm. Quindi primo lavoro da fare ricostruire tutti i condensatori a carta. Poi tutto il resto.

Carlo I2MZC

Finalmente vedo come è fatto il ricevitore AR5 !!!!!!!!!! "BR"

Apparato raro e interessante. Conoscendo come lavora Carlo, non ho dubbi sul risultato del restauro. Tienici informati.

Ciao
Ugo IW1FQG

Roberto,
come ti avevo accennato telefonicamente, esiste già un post su questo argomento, in cui ci sono interventi di Giorgio CAI, Carlo, Mario miei e di alti "amici ben noti". Mario lo ha già rammentato a proposito dell'alimentatore, io credo di non infastidire nessuno se lo riporto di nuovo:

viewtopic.php?f=5&t=1110

Questo perché spesso, per pigrizia si aprono nuovi post, per non andare a cercare quelli vecchi. Rinnovo la solita supplica Andrea e Mario : per favore unificate in un solo post i tre o quattro interventi su questo argomento perché credo che la documentazione trattata lo meriti per l'interesse storico della provenienza dei pochi esemplari in circolazione ed anche perchè se (come non mi augoro ma credo indifferibile) presto ci chiuderanno dentro casa.
Avremo così il tempo di dedicarci al completamento dell'opera.
Ricordo che anche se non gode della popolarità di alcuni suoi contemporanei, questo apparato è una pietra miliare nella storia della radio della nostra aviazione. Basta dire che equipaggiava gli S-55 X della Crociera del Nord Atlantico. Si è fatto tutta la guerra di Etiopia sui CA 133 insieme al trasmettitore A 400.
Spero di aver "stuzzicato" Giorgio che sicuramente è in grado di darci anche altri particolari di impiego.
Anche se dopo pochissimi anni venne reso obsoleto dall'entrata in servizio dell'AR-8, a mio avviso doveva essere stato un ricevitore tipo "muletto" che andava benissimo. Comunque rimase in servizio fino alla fine delle ostilità.

Edoardo

Per Carlo,
Rileggendo i vecchi post risulta la seguente lista di apparati noti:

PROPIETARI PROVENIENZA COSTRUTTORE

Giorgio CAI Lotto Orlandi FATME
Mauro WRS Lotto Orlandi CGE
A. Allocchio Lotto Orlandi ALLOCCHIO BACCHINI
Edoardo QDQ Lotto Orlandi SITI
Carlo MZC Lotto Orlandi SITI
D. Cramarossa Germania CGE
Antonio I8000 PU Germania SITI

Come vedi se tu ne hai altri due diventano nove!!!!!!!!!!

Edoardo

Edoardo, io ho avuto quattro AR5 da Giampiero Dalla Pozza (SK) di cui uno dato al Gen.Cremona in cambio di altri oggetti di cui due mai ricevuti. Al momento ne ho tre, un SITI, un CGE e l'altro non so, perchè è a Milano e lunedì aggiornerò l'elenco. Ora ho cominciato a ricostruire i condensatori a carta tutti in perdita. Poi dovrò misurare il valore di tutte quelle resistenze realizzate con filo resistivo avvolto su piastrine di bachelite. Non c'è nessuna indicazione e sullo schema non compare nulla. L'apparato è molto semplice e facile da ricavare uno schema reale. E' un lavoro che rimando da venti anni e che non posso più rimandare! Posterò tutte le foto che faranno finalmente chiarezza su questo bel ricevitore. Considerando il periodo in cui è stato fatto, bisogna ammettere che era all'avanguardia. Sei bande di frequenza con una copertura fino a 22 MHz!
Gli inglesi sugli aerei dei primi bombardamenti in Italia montavano un ricevitore a reazione con le bobine intercambiabili per le varie gamme. Poi stupisce la gamma di frequenza ricevuta per l'epoca. Ora riportiamola in vita, poi faremo un pò di misure.

Carlo I2MZC

Bellissimo apparecchio costruito dalla SITI, Società Industrie Telefoniche Italiane "Doglio", attiva dall'inizio degli anni 20, che ha realizzato belissimi apparecchi tra cui stazioni RT per i primi OM italiani. Molto belli i suoi apparecchi prodotti intorno al 1923/24, descritti da E. Montù in molte sue pubblicazioni.
Attendo di vederlo in funzione.
P.

Ieri ho passato la giornata a fare un lavoro noioso ma indispensabile. Dopo il "bagnetto" e aver controllato tutti i condensatori, constatato che TUTTI i condensatori a carta erano in perdita mi sono messo a ricondizionarli. Dico ricondizionarli nel senso che i condensatori devono essere nuovi ma conservare l'aspetto originale. Ci sono tre tipi di condensatori a carta nel AR5: alcuni da 0,22uFsingoli,uno da 0,22uF doppio e due da 1 uF singoli. Hanno una costruzione differente per cui ho dovuto fare scelte differenti (vedi foto). Per i 0,22 singoli ho potuto dissaldare il fondo senza rovinare la verniciatura e le scritte, poi ho sostituito il condensatore interno e richiuso. Per quello doppio dopo aver tolto il coperchio sotto e il condensatore mi sono trovato davanti a una doppia parete delle due scatolette saldate a punti fra di loro, per cui ho dovuto tagliare la doppia parete per arrivare la condensatore superiore. Poi ho montato due nuovi condensatori e chiuso il tutto. Diversi quelle da 1 uF perchè le scritte sono sul coperchio e scaldandolo c'era il pericolo di rovinarle. Ho tagliato dall'altro lato, sostituito il condensatore richiuso con un coperchietto plastico. Alla fine ho verniciato le parti toccate e i sette condensatori, ora nuovi, erano incofondili con gli originali. Ora tutto è montato e controllato. Sto ricavando lo schema reale con tutti i valori di resistenza. Dovrò fare il connettore di alimentazione, montare l'alimentatore da rete e "accendere"!

Altre foto

Ciao Carlo,
solo oggi pomeciggio, grazie alla presenza della figlia, sono riuscito ad avere qualche ora per me. Dopo la pennica d'obbligo, sono andato nel magazzino a scartabellare tra la documentazione italiana e........ ho trovato il manuale originale della stazione A/350/1 che è la versione terrestre (Regio Esercito) della più nota stazione aereonautica.
Allego la fotocopia dello schema elettrico e l'elenco componenti. Spero ti sia utile e ti rismarmi il noioso lavoro di "reverse engineering"
Edoardo