BC 342 N

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BC 342 N

Messaggio: #40883 I2MZC
13/06/2022, 22:22

Ogni tanto tornano delle nostalgie, e io sono andato a cercare i BC312 e BC 342 da restaurare. Così dopo quello di una decina di giorni fa, mettendo un po' d'ordine (si fa per dire) ho trovato questo BC 342 N che a prima vista era più destinato a finire nel rufo che su un tavolo. Approfittando del caldo e del sole, l'ho portato sul terrazzo e poi giù con Chanteclaire e poi la canna per innaffiare, l'ho lavato da testa ai piedi. Due giorni al sole dopo aver asportato alcuni schermi e poi via.
Prima ho controllato tutti i valori di resistenza sui partitori delle griglie schermo e no ho trovato valori alterati, segno che i condensatori non erano in corto ma forse solamente con qualche perdita. Dopo ho collegato un alimentatore esterno e ho applicato prima 100, poi dopo una decina di ore,160 Volt. Senza valvole ho misurato le tensioni ed erano nei valori previsti. Alla fine ho rimontato le valvole e ho dato tensione, solo 90 al posto di 110. Il ricevitore ha cominciato a dar segni di vita. Poi piano piano sono salito a 110. Non si riceveva nulla. Generatore sull'IF tutto OK poi stadio per stadio misure e riattivatore dei contatti, specie nei cambi gamma e gli è tornata la voce, Un po' di tarature e la sensibilità è tornata ottima.
Inizialmente si sentivano inizialmente delle piccole scariche in altoparlante e penso che qualche condensatore non si ricordava più cosa doveva fare. Dopo un paio d'ore c'era solamente il fruscio di fondo. La sensibilità si 7 MHz è di circa 2 uV per le altre gamme devo continuare con le tarature ma il risultato è migliore del previsto, visto che funziona con tutti suoi condensatori originali, tranne gli elettrolitici dell'alimentatore. Appena finito tornerà nello scaffale ad aspettare il prossimo intervento ma non da me.....
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Re: BC 342 N

Messaggio: #40888 IT9TAP
15/06/2022, 12:56

Bellissimo Carlo, e benissimo per la procedura di controllo/accensione standard che non si dovrebbe mai dimenticare in casi da ansia di alimentazione precoce, hi.
Saluti, Riccardo IT9TAP
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Re: BC 342 N

Messaggio: #40889 I2MZC
15/06/2022, 13:50

Una volta prima ci cominciare cambiavo tutti i condensatori a carta con un lavoro che per farlo bene portava via un sacco di tempo. Ora ho provato ad alimentare con tensione crescente, a ricevitore spento e con un alimentatore esterno, l'alta tensione e misurando in continuazione la corrente assorbita che deve corrispondere a quella assorbita dai partitori sulle griglie schermo. Ora tutto funziona perfettamente e i condensatori e le relative saldature sono tutte originali. Ho visto foto su internet di radio restaurati con il falciaerba e il saldatore da idraulici. Ognuno ha i suoi gusti e a me piace così.

I2MZC Carlo
Ultima modifica di I2MZC il 23/06/2022, 20:25, modificato 1 volta in totale.
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Paolo Pierelli
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Re: BC 342 N

Messaggio: #40898 Paolo Pierelli
23/06/2022, 14:36

Molto bello.
Dissento dal mantenimento in loco di vecchi condensatori malandati, che sostituisco in blocco e senza neanche accendere l'apparecchio ma questo è il mio modo di agire ed anche di evitare problemi che puntualmente si presenteranno, prima o poi.
A parte questo, il ricevitore è molto bello davvero. Complimenti.
P.

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Re: BC 342 N

Messaggio: #40900 I2MZC
23/06/2022, 20:22

Ciao Paolo, questo è stato solamente un esperimento, perché ne ho altri con tutti i condensatori cambiati. In quel caso la parte più delicata per un purista come me, sono le saldature che per risultare quasi come originali, vanno svuotate dallo stagno e dai fili senza bruciare nulla e poi rifarle come le originali. Ho visto apparati con i fili tagliati e altri saldati sopra..... Una nota che vale per tutti i BC con alimentazione in alternata è quella di sostituire la valvola raddrizzatrice, che è una 5W4 con una 5Z4 che è a riscaldamento indiretto. Questo perché appena acceso il ricevitore la raddrizzatrice 5W4 si accende immediatamente quando ancora non c'è il carico delle altre valvole, permettendo alla tensione anodica di raggiungere una tensione prossima ai 400 volt che fotte i condensatori. Con una valvola ad accensione indiretta (con il catodo) la tensione sale gradatamente e non raggiunge mai i valori del caso di assenza del carico. Provare per credere...

I2MZC Carlo
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Re: BC 342 N

Messaggio: #40912 IZ5WWB
26/06/2022, 8:14

I2MZC ha scritto:Una nota che vale per tutti i BC con alimentazione in alternata è quella di sostituire la valvola raddrizzatrice, che è una 5W4 con una 5Z4 che è a riscaldamento indiretto. Questo perché appena acceso il ricevitore la raddrizzatrice 5W4 si accende immediatamente quando ancora non c'è il carico delle altre valvole, permettendo alla tensione anodica di raggiungere una tensione prossima ai 400 volt che fotte i condensatori. Con una valvola ad accensione indiretta (con il catodo) la tensione sale gradatamente e non raggiunge mai i valori del caso di assenza del carico. Provare per credere...

I2MZC Carlo


Io ho usato per lo stesso scopo anche la 5AR4/GZ34.
Ciao

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Re: BC 342 N

Messaggio: #40913 I2MZC
26/06/2022, 10:00

Va benissimo, ma io ho messo la 5Z4 perché ne avevo una metallica, per conservare una parvenza di originalità.
Comunque nei BC342 e 312modificati in alternata, la temperatura della raddrizzatrice è notevole e ho notato che per parecchio tempo la frequenza deriva, specie in SSB. E' vero che non era nato per questo ma la soluzione potrebbe essere quella di costruire dentro l'involucro di una raddrizzatrice metallica, un circuito con due diodi e un ritardo alimentato dal 5 volt, che non scalderebbe affatto. Vediamo se qualcuno ha voglia di provare.

I2Mzc Carlo
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Paolo Pierelli
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Re: BC 342 N

Messaggio: #40914 Paolo Pierelli
26/06/2022, 16:46

Assolutamente d'accordo per le raddrizzatrici tanto più che i vecchi condensatori AEROVOX, contenuti nelle scatoline dei 312 e company, erano dati per 300 Volts e se la tensione sale troppo, prima o poi vanno in corto. Sull'ultimo 342 che ho restaurato, ho però montato nella sua scatola originale un alimentatore a stato solido proprio per evitare dannosi riscaldamenti in un apparecchio che ha i suoi oltre 80 anni suonati. Ho utilizzato due trasformatori separati, anodica e filamento ed ho impiegato l'interruttore frontale SEND/RECEIVE per il comando di stand by che interrompe l'anodica subito dopo il raddrizzatore dando così modo ai condensatori di caricarsi lentamente ed evitare la frustata a 430 volts. Una volta messo in st by, i condensatori si scaricano e non c'è pericolo di tensioni elevate. Lo faccio a sempre, è un ottimo sistema anche quando ci sono le raddrizzatrici. Nell'alimentatore che ho fatto per il mio HRO senior, è la stessa cosa. Per evitare cannonate a 450 volts, lo stand by stacca lo zero centrale, i condensatori si scaricano e si ricaricano alla rimessa in funzione, senza problemi. La tensione sale lentamente, basta ricordare di togliere prima lo st by al ricevitore e dopo all'alimentatore. A me, funziona bene.
P.

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Re: BC 342 N

Messaggio: #40916 I2MZC
26/06/2022, 19:08

Io faccio una netta differenza tra funzionamento e conservazione storica, per cui non metterei mai dentro ad un apparato a valvole un alimentatore a stato solido. Sarebbe come ricostruire un braccio del David in piazza della signoria con della resina, molto più robusta. La conservazione storica esige che l'apparato resti il più possibile come in origine mentre se deve solamente funzionare, allora va bene tutto. Per ascoltare o parlare, ci sono tanti apparati moderni, tra cui i telefoni, che svolgono perfettamente questa funzione. E' una questione di gusti, non dico che sia meglio l'una o l'altra. Comunque complimenti a chi si dà da fare per conservare questi cimeli.

I2MZC Carlo
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Re: BC 342 N

Messaggio: #40921 IK0QDQ
28/06/2022, 0:42

Carlo, le prove le feci in gioventù, quando era normale sostituire una raddrizzatrice con i "nuovissimi" diodi 1N4007.
Bastava metterci in serie una piccola resistenza da pochi Ohm, al massimo un centinaio. Era più che sufficiente per smorzare il picco di corrente e di conseguenza sufficiente a far crescere la tensione ai capi dei condensatori con una certa "calma".
Ora ce la siamo dimenticata.............. ma era una soluzione poco costosa e molto efficace. Tra l'altro contribuiva a mantenere la tensione anodica a livelli simili a quelli forniti dalle raddrizzatrici termoioniche.
La maggior parte del calore prodotto dalla valvola raddrizzatrice non è la caduta sulla Ra ma la dissipazione della potenza prodotta dal filamento. Quindi anche se la resistenza dissipa 1 o 1,5 Watt il tutto rimane abbondantemente più freddo di quando c'è la valvola.
Edoardo
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