R100/URR
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Re: R100/URR
Che disastro, il precedente proprietario,che ci ha lasciati alcuni anni fa, aveva utilizzato il contenitore per un trasmettitore basato su un vfo geloso ed un paio di 807, il ricevitore è stato veramente strapazzato, però considerando il valore storico, probabilmente vale la pena di rimetterlo in funzione (dopo la pensione, ovvero tra una quindicina di anni) Intanto recupero i pezzi mancanti.
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I0HYY Andrea
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Re: R100/URR
Ancora altre foto, il mio esemplare è del novembre 1944...
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I0HYY Andrea
Re: R100/URR
Effettivamente sulla parte destra (altoparlante ?) manca qualche cosetta e avrai da lavorare un bel pò caro Andrea. Io ho una lista di cose da fare e con tutte le buone intenzioni mi sono fatto un programma di lavoro, ma ho notato che siccome i nostri giocattoli, che per l'età, sono piuttosto cagionevoli, non mi aiutano e cosi il tempo passa e la lista si allunga. Poi, non per fare il gufo, ma : "del doman non v'è certezza" ......datte da fà......
# ARO 301/0 WS 19 Group # 15 Mario IK0MOZ
Re: R100/URR
Bhe come prima cosa eviterei i resistori e metterei un bel trasformatore magari adattando una staffa ai buchi esistenti cosi' da non danneggiare lo chassis
in rete mentre cercavo documentazione per la mia ho visto che c'erano su ebay per esempio dei rottami quindi si riesce a recuperare praticamente tutto c'e' solo da portar pazienza..
per il discorso della pensione io sono un 86 quindi non ci andro' praticamente mai ....continuero' a sperarci....
saluti
in rete mentre cercavo documentazione per la mia ho visto che c'erano su ebay per esempio dei rottami quindi si riesce a recuperare praticamente tutto c'e' solo da portar pazienza..
per il discorso della pensione io sono un 86 quindi non ci andro' praticamente mai ....continuero' a sperarci....
saluti
- roberto burdese
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Re: R100/URR
Ho seguito la storia. Adesso dico la mia. Quel ricevitore (che è pure bello), se ho capito bene, è nato con alimentazione diretta da rete (115v) e filamenti alimentati tutti in serie. Siccome da noi, la tensione è 220( pardon, 230 da qualche tempo), bisogna fare qualcosa. Io ricostruirei esattamente come era in origine, magari pure con il "cordone" rete terminante con spina USA a lamelle. Poi fuori predisporrei un bel trasformatore di dimensioni modeste per la poca potenza necessaria (NON autotrasformatore), 220/115V, così si risolve ache il fatto di avere il telaio a potenziale di "rete". "BR"
# ARO 305/0 Roberto I0BR
Re: R100/URR
Hai ragione Roberto, questi sono apparati storici e vanno mantenuti come in origine, ma in questo caso c'è un problema. L'apparato era previsto per funzionamento a batterie e a rete diretta, e in questo secondo caso ha le due valvole 25L6 e 25Z6 che scaldano moltissimo, poi la rezsistenza di caduta che è una vera stufa.
Non varrebbe la pena di costruire un alimentatore esterno che simuli le pile che erano previste nel funzionamento in portatile. C'è un po' meno potenza ma va bene lo stesso.
Carlo MZC
Non varrebbe la pena di costruire un alimentatore esterno che simuli le pile che erano previste nel funzionamento in portatile. C'è un po' meno potenza ma va bene lo stesso.
Carlo MZC
ARO # 554/2 Carlo
Re: R100/URR
Ragazzi vi prego !!! Sono ad un passo ( spero, Fornero & c. permettendo ) dal fatidico momento, non fatemi preoccupare !! Capisco che le nostre mogli non siano abituate a tollerare le nostre sagome vagare in giro per quelli che un tempo erano loro indiscussi territori, ma anch'io ho tanta ferraglia, così come la definiscono loro, le mogli, da rimettere in sesto...non fatemi svanire la nuvoletta in cui alberga da tempo questo deiderio ....
ARO # 434/9 Carmelo
Re: R100/URR
Buonasera a tutti. Ho finito di restaurare due R100 che provengono da Giorgio IW5CAI.
Prima di tutto una breve descrizione tecnica.
Copre la banda da 560KHz a 19 MHz in 3 sottobande.
Si può alimentare con 4 batterie, 2 da 6V e 2 da 45V, oppure dalla rete a 115V o 220V.
Monta 8 valvole: tre 1LN5 come amplificatrici RF ed IF, una 1LC6 come convertitrice, una 1LH4 come rivelatrice e preamplificatrice BF, una 25L6 e una 3Q5 come finali BF ed una raddrizzatrice 25Z6.
Non ha il trasformatore di alimentazione, quindi in alternata la fase può andare sul telaio, però il cabinet è isolato dal telaio. La presa d’antenna e della terra sono anch’esse isolate dal telaio.
La rete a 115V alimenta i filamenti in serie della raddrizzatrice 25Z6 e della finale 25L6, con una resistenza da 30W per assorbire i restanti 65V/0.3A
Se si alimenta a 220V viene inserita una resistenza ulteriore da 60W in serie alla rete.
Lo schema elettrico è riportato sul piano di appoggio dello chassis; è in cartone pressato per per l’isolamento.
La raddrizzatrice ha due placche e due catodi separati: da un catodo si alimenta solo la finale; dall’altro le
altre valvole. La tensione di uscita è intorno a 120VCC. La 3Q5, la finale che lavora in parallelo con la 25L6, è esclusa perché il filamento non è alimentato. Funziona solo con l’alimentazione a batteria, dove la 25L6 e la raddrizzatrice invece sono escluse.
I filamenti delle 5 valvole a 1.5V sono alimentate in serie: in AC l’alimentazione è fornita dalla tensione di catodo della 25L6, una soluzione piuttosto originale. In DC è fornita dalle batterie a 6V.
Un esemplare era praticamente completo, l'altro era in pezzi.
Ho scelto la soluzione prospettata da Roberto BR, cioè alimentarla a 115V con un trasformatore esterno. In attesa di trovare un trasformatore di isolamento 230/115V, ho usato un autotrasformatore ed ho utilizzato il vecchio metodo di portare il neutro sullo chassis. Poi ho tolto la terra dagli strumenti di test.
Naturalmente ho dovuto cambiare tutti gli elettrolitici, ma anche tutti gli altri condensatori di filtro e di accoppiamento. Erano del tipo rettangolare con i valori indicati con il codice a pallini colorati: erano tutti in perdita.
La banda IF è adattata per l’uso in AM: circa 6KHz.
La sensibilità è molto scarsa, ma sufficiente per la ricezione delle broadcasting. In sostanza un ricevitore molto modesto e molto incasinato.
Dopo la cura il risultato è questo.
Paolo IW5AFV
Prima di tutto una breve descrizione tecnica.
Copre la banda da 560KHz a 19 MHz in 3 sottobande.
Si può alimentare con 4 batterie, 2 da 6V e 2 da 45V, oppure dalla rete a 115V o 220V.
Monta 8 valvole: tre 1LN5 come amplificatrici RF ed IF, una 1LC6 come convertitrice, una 1LH4 come rivelatrice e preamplificatrice BF, una 25L6 e una 3Q5 come finali BF ed una raddrizzatrice 25Z6.
Non ha il trasformatore di alimentazione, quindi in alternata la fase può andare sul telaio, però il cabinet è isolato dal telaio. La presa d’antenna e della terra sono anch’esse isolate dal telaio.
La rete a 115V alimenta i filamenti in serie della raddrizzatrice 25Z6 e della finale 25L6, con una resistenza da 30W per assorbire i restanti 65V/0.3A
Se si alimenta a 220V viene inserita una resistenza ulteriore da 60W in serie alla rete.
Lo schema elettrico è riportato sul piano di appoggio dello chassis; è in cartone pressato per per l’isolamento.
La raddrizzatrice ha due placche e due catodi separati: da un catodo si alimenta solo la finale; dall’altro le
altre valvole. La tensione di uscita è intorno a 120VCC. La 3Q5, la finale che lavora in parallelo con la 25L6, è esclusa perché il filamento non è alimentato. Funziona solo con l’alimentazione a batteria, dove la 25L6 e la raddrizzatrice invece sono escluse.
I filamenti delle 5 valvole a 1.5V sono alimentate in serie: in AC l’alimentazione è fornita dalla tensione di catodo della 25L6, una soluzione piuttosto originale. In DC è fornita dalle batterie a 6V.
Un esemplare era praticamente completo, l'altro era in pezzi.
Ho scelto la soluzione prospettata da Roberto BR, cioè alimentarla a 115V con un trasformatore esterno. In attesa di trovare un trasformatore di isolamento 230/115V, ho usato un autotrasformatore ed ho utilizzato il vecchio metodo di portare il neutro sullo chassis. Poi ho tolto la terra dagli strumenti di test.
Naturalmente ho dovuto cambiare tutti gli elettrolitici, ma anche tutti gli altri condensatori di filtro e di accoppiamento. Erano del tipo rettangolare con i valori indicati con il codice a pallini colorati: erano tutti in perdita.
La banda IF è adattata per l’uso in AM: circa 6KHz.
La sensibilità è molto scarsa, ma sufficiente per la ricezione delle broadcasting. In sostanza un ricevitore molto modesto e molto incasinato.
Dopo la cura il risultato è questo.
Paolo IW5AFV
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Re: R100/URR
Cari pensionati, è sufficiente imparare a dire"NO"...
Re: R100/URR
bel lavoro Paolo per il trasfo che potenza serve ? si puo' fare se serve
73 p.g
73 p.g
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