Giusto per tenere vivo questo argomento, (purtroppo continuo a parlare solo con me stesso!!!)
ho notato che il dinamotore usato nell'alimentatore di questo apparato è praticamente lo stesso usato per alimentare l'autopilota C-1 B17, B24 ecc. ecc. Famoso per essere collegato al Norden.
(ovviamente l'avvolgimento in CC in questo caso manca, ma le dimensioni e la targhetta sono identiche!!!
Edoardo
SCR-518 , SCR-718 e AN/APN-1 RADARALTIMETRI
Re: SCR-518 SCR-718 RADARALTIMETRI
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# ARO 440/0 Edoardo IK0QDQ
Re: SCR-518 SCR-718 RADARALTIMETRI
Edo grazie della foto da dove abbiamo capito che la Black & Decker non fa ( o faceva) solo trapanini.........
# ARO 301/0 WS 19 Group # 15 Mario IK0MOZ
Re: SCR-518 SCR-718 RADARALTIMETRI
Ciao Edo. ma credo che i due dynamotor in questione abbiano in comune solo il nome del costruttore, infatti a parte le tensioni di uscita, quello del'SCR 518 assorbe circa 163W mentre l'altro dell'autopilota assorbe circa 64W.
Ho tutto il pilota automatico del B17 completo del NORDEN e domani vado a vedere com'è. D'altra parte nel pilota automatico deve alimentare solamente alcune valvole che pilotano gli attuatori dei servocomandi. E' una macchina molto interessante, che mi ha incuriosto parecchio, per cui una ventina di anni fa, sono aqndato a caccia negli US e piano piano ho messo insieme tutto il complesso. Non è una radio ma varrebbe la pena di descriverlo e pubblicare un pò di foto. Ma a quanti potrebbe interessare ?
Carlo I2MZC
Ho tutto il pilota automatico del B17 completo del NORDEN e domani vado a vedere com'è. D'altra parte nel pilota automatico deve alimentare solamente alcune valvole che pilotano gli attuatori dei servocomandi. E' una macchina molto interessante, che mi ha incuriosto parecchio, per cui una ventina di anni fa, sono aqndato a caccia negli US e piano piano ho messo insieme tutto il complesso. Non è una radio ma varrebbe la pena di descriverlo e pubblicare un pò di foto. Ma a quanti potrebbe interessare ?
Carlo I2MZC
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ARO # 554/2 Carlo
Re: SCR-518 SCR-718 RADARALTIMETRI
Preoccupazione inutile Carlo, apri l'argomento, magari su VARIE, la Tecnica è Tecnica e la Storia è Storia. Noi per definizione siamo oltre che Tecnici e Storici sicuramente dei Curiosi. Se non è così abbiamo sbagliato sito. mario
# ARO 301/0 WS 19 Group # 15 Mario IK0MOZ
Re: SCR-518 SCR-718 RADARALTIMETRI
Avevo messo in quarentena questo apparato in attesa dell'alimentatore, ma visto che i tempi per averlo si dilatano e forse non arriverà mai, questa sera ho iniziato a fare i trasformatori necessari per costruire un alimentatore da rete. Presto darò tensione al TX.
Una volta individuati con sicurezza i segnali opportuni, proverò a pilotare un tubo da oscilloscopio per vedere almeno i cerchi.Vi terrò informati.
Edoardo
Una volta individuati con sicurezza i segnali opportuni, proverò a pilotare un tubo da oscilloscopio per vedere almeno i cerchi.Vi terrò informati.
Edoardo
# ARO 440/0 Edoardo IK0QDQ
Re: SCR-518 , SCR-718 e AN/APN-1 RADARALTIMETRI
Visto che non riesco a trovare un indicatore, mi sono accaparrati il tubo:
lo ho pagato 9 £ più spedizione (30€ tutto compreso.) Se dovessi trovare un indicatore completo lo terrò come ricambio, quando arriverà proverò ad usarlo.........
Edoardo
lo ho pagato 9 £ più spedizione (30€ tutto compreso.) Se dovessi trovare un indicatore completo lo terrò come ricambio, quando arriverà proverò ad usarlo.........
Edoardo
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# ARO 440/0 Edoardo IK0QDQ
Re: SCR-518 , SCR-718 e AN/APN-1 RADARALTIMETRI
Salve a tutti. (mi sono accorto che il sistema non accetta i simboli, questa sera correggerò il testo, scusate il disguido)
Eccomi di nuovo a riesumare questo argomento. In attesa che arrivi il tubo per l’indicatore, che ho acquistato in Inghilterra, ho deciso di studiare il funzionamento del circuito di sfasamento rilevato da Carlo e pubblicato in questo post l’ 8 ed il 12 aprile 2015.
Innanzi tutto ho ridisegnato lo schema in maniera da renderlo, a me, più comprensibile:
Premetto che non ho capito come il circuito di destra disegnato nella versione originale di Carlo, collegato tra l’alimentazione ed il carico, possa funzionare. Suppongo che debba essere, in qualche modo messo in relazione al segnale di ingresso,(che pilota la griglia delle valvole, è quindi plausibile che le placche delle due valvole siano separate e collegate come sopra disegnato. (ma questa è una mia supposizione).
Per adesso vediamo di analizzare il funzionamento del circuito riportato nello schema a sinistra.
Così disegnato, mostra immediatamente la sua natura di un circuito risonante parallelo, in cui, in serie all’induttore, è aggiunto un resistore (composto da una parte fissa e da una variabile) per poter modificare i valore del “Q” del circuito. Ricordiamo infatti, che una delle definizioni del fattore di merito “Q” è proprio:
Q=2(pigrco)f L/R
Dove L è il valore dell’induttanza ed R è il valore della resistenza dei due elementi che costituiscono il ramo del circuito cioè: L 303 ed R 300 + R 320.
Per rinfrescarmi la memoria, sono andato a rileggere il testo di G. Mazzoli Radiotecnica vol I. E’ interessante notare che per valori di “Q” non troppo piccoli (diciamo non inferiori a 5) l’andamento dell’angolo di fase (jota)al variare della frequenza del segnale di alimentazione “f” può essere espresso in funzione del valore di “Q” e della frequenza:
tang(jota)= - Q[1-(fo/f)2 ]
dive fo è il valore della frequenza di risonanza. Per inciso, notiamo che in un circuito risonante parallelo reale, cioè ove si considera anche la presenza della R, alla fo, la tensione e la corrente non sono perfettamente in fase, la corrente è in anticipo sulla tensione di un angolo dato dalla:
tang(jota) = -1/ Q
Questi valori, nelle HF, e per valori di “Q” che sono usuali nei circuiti radio, variano da qualche grado ad una decina di gradi, per i valori di Q bassi (circa 10).
Si dimostra anche che ai limiti di banda (dove la tensione si riduce a 0,7 volte il valore massimo lo sfasamento tra tensione e corrente è di 45° (con la corrente in anticipo rispetto alla tensione per f < fo.
Quando invece f > fo, al limite di banda la orrente sarà sfasata di 45° in ritardo.
Data la mia totale inesperienza con i moderni programmi di simulazione, mi sono accontentato di comporre un foglio di EXCEL, dove calcolo i vari parametri Q, (jota),V/Vo, al variare della frequenza, per dati valori di L,C,R.
Dopo diversi tentativi di ho scelto quelli che a me sembrano i parametri più consoni:
Per fo = 24 KHz L = 10 mH C = 4,4 nF R fissa = 100 ohm R variabile 500 ohm
Per opportuno valore del condensatore C304, la parte di destra del circuito di sinistra altri non è che un circuito risonante identico a quello trattato, ma sintonizzato ad una frequenza 10 volte più elevata. Per cui si ha:
Per fo = 240 KHz L = .94 mH C = 470 pF R fissa = 140 ohm
Appena avrò tempo verificherò in pratica.
Edoardo
Eccomi di nuovo a riesumare questo argomento. In attesa che arrivi il tubo per l’indicatore, che ho acquistato in Inghilterra, ho deciso di studiare il funzionamento del circuito di sfasamento rilevato da Carlo e pubblicato in questo post l’ 8 ed il 12 aprile 2015.
Innanzi tutto ho ridisegnato lo schema in maniera da renderlo, a me, più comprensibile:
Premetto che non ho capito come il circuito di destra disegnato nella versione originale di Carlo, collegato tra l’alimentazione ed il carico, possa funzionare. Suppongo che debba essere, in qualche modo messo in relazione al segnale di ingresso,(che pilota la griglia delle valvole, è quindi plausibile che le placche delle due valvole siano separate e collegate come sopra disegnato. (ma questa è una mia supposizione).
Per adesso vediamo di analizzare il funzionamento del circuito riportato nello schema a sinistra.
Così disegnato, mostra immediatamente la sua natura di un circuito risonante parallelo, in cui, in serie all’induttore, è aggiunto un resistore (composto da una parte fissa e da una variabile) per poter modificare i valore del “Q” del circuito. Ricordiamo infatti, che una delle definizioni del fattore di merito “Q” è proprio:
Q=2(pigrco)f L/R
Dove L è il valore dell’induttanza ed R è il valore della resistenza dei due elementi che costituiscono il ramo del circuito cioè: L 303 ed R 300 + R 320.
Per rinfrescarmi la memoria, sono andato a rileggere il testo di G. Mazzoli Radiotecnica vol I. E’ interessante notare che per valori di “Q” non troppo piccoli (diciamo non inferiori a 5) l’andamento dell’angolo di fase (jota)al variare della frequenza del segnale di alimentazione “f” può essere espresso in funzione del valore di “Q” e della frequenza:
tang(jota)= - Q[1-(fo/f)2 ]
dive fo è il valore della frequenza di risonanza. Per inciso, notiamo che in un circuito risonante parallelo reale, cioè ove si considera anche la presenza della R, alla fo, la tensione e la corrente non sono perfettamente in fase, la corrente è in anticipo sulla tensione di un angolo dato dalla:
tang(jota) = -1/ Q
Questi valori, nelle HF, e per valori di “Q” che sono usuali nei circuiti radio, variano da qualche grado ad una decina di gradi, per i valori di Q bassi (circa 10).
Si dimostra anche che ai limiti di banda (dove la tensione si riduce a 0,7 volte il valore massimo lo sfasamento tra tensione e corrente è di 45° (con la corrente in anticipo rispetto alla tensione per f < fo.
Quando invece f > fo, al limite di banda la orrente sarà sfasata di 45° in ritardo.
Data la mia totale inesperienza con i moderni programmi di simulazione, mi sono accontentato di comporre un foglio di EXCEL, dove calcolo i vari parametri Q, (jota),V/Vo, al variare della frequenza, per dati valori di L,C,R.
Dopo diversi tentativi di ho scelto quelli che a me sembrano i parametri più consoni:
Per fo = 24 KHz L = 10 mH C = 4,4 nF R fissa = 100 ohm R variabile 500 ohm
Per opportuno valore del condensatore C304, la parte di destra del circuito di sinistra altri non è che un circuito risonante identico a quello trattato, ma sintonizzato ad una frequenza 10 volte più elevata. Per cui si ha:
Per fo = 240 KHz L = .94 mH C = 470 pF R fissa = 140 ohm
Appena avrò tempo verificherò in pratica.
Edoardo
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Ultima modifica di IK0QDQ il 24/01/2016, 22:34, modificato 1 volta in totale.
# ARO 440/0 Edoardo IK0QDQ
Re: SCR-518 , SCR-718 e AN/APN-1 RADARALTIMETRI
E' interessante prendere atto di quanto la radiotecnica e in particolare le risonanze serie o parallelo venissero utilizzate per sfasare i segnali ai tempi delle valvole o comunque quando le cose dovevano essere semplici e funzionali
Re: SCR-518 , SCR-718 e AN/APN-1 RADARALTIMETRI
Segnalo che la ditta BWG Surplus ha posto in vendita la control box BC-690A a soli 75 $. Peccato che non spedisce al di fuori degli USA. Edoardo, hai qualche amico negli States, così provvedi all'acquisto?
http://www.bwgsurplus.com/catalog/produ ... 6k4i0fjrs4
P.S. molto bello anche lo RT-19/ARC-4, appena tirato fuori dall'imballo! 295 $.
Tonino
http://www.bwgsurplus.com/catalog/produ ... 6k4i0fjrs4
P.S. molto bello anche lo RT-19/ARC-4, appena tirato fuori dall'imballo! 295 $.
Tonino
Tonino
Re: SCR-518 , SCR-718 e AN/APN-1 RADARALTIMETRI
Incredibile!!!!!
a distanza di più di un anno nessuno aveva acquistato questo quadretto. Era lì che aspettava che mi decidessi a prenderlo io, rinunciando alla folle idea di ricostruirlo.
Aprofittando di un amico che sta andando negli States a trovare la sua famiglia e che mi farà la cortesia di portarmelo, mi sono deciso ed ora è in viaggio per il Texas. Verso il vanti c.m. dovrebbe essere qui.
Edoardo
a distanza di più di un anno nessuno aveva acquistato questo quadretto. Era lì che aspettava che mi decidessi a prenderlo io, rinunciando alla folle idea di ricostruirlo.
Aprofittando di un amico che sta andando negli States a trovare la sua famiglia e che mi farà la cortesia di portarmelo, mi sono deciso ed ora è in viaggio per il Texas. Verso il vanti c.m. dovrebbe essere qui.
Edoardo
# ARO 440/0 Edoardo IK0QDQ
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