Per Mario:
nel mio casino di cose non finite, ho impiegato un pò più di tempo ad organizzarmi.
Allego una foto della ricostruzione del pannello strumenti del B-17G che sto realizzando.
(Finito, mancano le serigrafie e silent block di fissagio sull'aereo...ma per questi c'è ancora tempo!!)
allego anche il particolare di una foto, presa da un libro, del B-17G all'USAF Museum di Dayton.
Come puoi vedere, quello del museo ha le serigrafie giuste, ma manca l'indicatore dell'ILS. Il mio non ha le serigrafie, ma ha l'indicatore.
E' come dici tu. C'è una sola lampadina (in parallelo con un cicalino che non si vede) e che si accende ogni volta che sorvoli un trasmettitore.
Nota: molti anni fà dal Tuccori c'erno i trasmettitori. Erano costruite nello stesso cofano del BC-620 (o del BC-659) e ne presi uno, lo smontai per recuperare solo la cassa.....(loso... lo so.. non ditemi niente).
Queste sono notizie certe perchè ho reprint dei manuali originali e di molti disegni. Le famose" blueprint".
Edoardo
PS: poichè non amo i "fermaporte" vorrei vedere le lancette muoversi......mi piacerebbe confrontarmi su di un argomento su cui non sono molto ferrato. E' possibile aprire un nuovo "reparto" per l'avionica???
BC-357 Ricevitore per Marker Beacon
Re: BC-357 Ricevitore per Marker Beacon
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# ARO 440/0 Edoardo IK0QDQ
Re: BC-357 Ricevitore per Marker Beacon
Immagine trovata in rete. Il BC-357 montato su B-24 (vano delle bombe....)
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# ARO 301/0 WS 19 Group # 15 Mario IK0MOZ
Re: BC-357 Ricevitore per Marker Beacon
Vedo che il vizietto di attaccare targhette lo hanno anche gli altri......
Carlo I2MZC
Carlo I2MZC
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ARO # 554/2 Carlo
Re: BC-357 Ricevitore per Marker Beacon
Sulla rivista inglese "The Short Wave Magazine" del gennaio 1950 si parla del BC-357 (pag.851), e di un suo utilizzo per via del suo sensibilissimo relè. Una particolarità del circuito è che usa una configurazione reflex: dopo il primo detector, il segnale viene nuovamente amplificato dalla prima valvola, questa volta in BF. Segue poi uno stadio audio e un nuovo detector per comandare quindi il relè.
http://www.americanradiohistory.com/Arc ... 950-01.pdf
http://www.americanradiohistory.com/Arc ... 950-01.pdf
Tonino
Re: BC-357 Ricevitore per Marker Beacon
Quei relè erano molto ambiti negli anni 50 per costruire i ricevitori dei radiocomandi per aeromodelli.
Usavamo un triodo a gas XFG1 in circuito superreazione. In mancanza di portante la valvola assorbiva
1,5 mA a 45 Volt che diventavano 0,5 in presenza di portante. Quel relè era capace di funzionare con quella variazione. Unico neo che la vita della valvola era di 2 ore! Per cui mettevamo un interuttore sul carrello che spegneva la valvola all'atterraggio. Che tempi...
Carlo I2MZC
Usavamo un triodo a gas XFG1 in circuito superreazione. In mancanza di portante la valvola assorbiva
1,5 mA a 45 Volt che diventavano 0,5 in presenza di portante. Quel relè era capace di funzionare con quella variazione. Unico neo che la vita della valvola era di 2 ore! Per cui mettevamo un interuttore sul carrello che spegneva la valvola all'atterraggio. Che tempi...
Carlo I2MZC
ARO # 554/2 Carlo
Re: BC-357 Ricevitore per Marker Beacon
Carlo è vero che tempi. Radiocomandi a "scappamento" alimentati ad elastico.....e se il rele' impazziva erano "cacchi amari...." e magari un addio al tanto desiderato glow plug G.20
# ARO 301/0 WS 19 Group # 15 Mario IK0MOZ
Re: BC-357 Ricevitore per Marker Beacon
Mario, il G20 è stato il mio primo motore, desiderato per molto tempo e comperato con un po' di sacrifici, andando a piedi a scuola a piedi per risparmiare i soldi del filobus. Conservo ancora questo ricevitore (e anche il TX) che aveva all'epoca una grossa novità: usava un transistor amplificatore per far lavorare la valvola con soli 0,4 mA e farla durare più a lungo. La valvola XFG1, triodo a gas subminiatura, funzinava normalmente con 1,5 mA in assenza di portante, che scendeva a 0,5 mA con portante. In queste condizioni la vita operativa era di sole due ore. Poichè costava 2000 lire, il transistor seguito dal relè del BC-357 era una soluzione che permetteva di lavorare parecchie ore. Io all'epoca non avevo nessuna conoscenza dei transistor e fu un mio amico che smanettava su tutte le novità a convincermi ad usarlo. Quello che non capisco ancora oggi è come potesse funzionare un OC71 con 45 Volt, un carico induttivo e nessun diodo dull'inversa del relè.... Però ha funzionato sempre bene. Questa soluzione permetteva inoltre di risparmiare il peso della batteria dello scappamento perchè il relè funzionaava direttamente da scappamento.
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ARO # 554/2 Carlo
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