crosem

Ecco alcune foto del RX DUCATI RR 5418,che sostanzialmente è uguale al precedente AR18 a due manopole.Purtroppo su questo esemplare non compare ne il numero di telaio e nemmeno quello del C.V. si può leggere invece stampigliato sul tamburo A.F. il numero 3301,la matricola sulla targhetta è DUCATI 16159 poi stranamente il rullo lettura frequenza è ancora marchiato con mlr RR 5403.1/505 strana pure per essere questa una radio nata per uso civile la presenza del BFO. Anche qui come si può vedere dalle immagini sono stati cambiati gli zoccoli delle valvole V1 e V5 poi forse ancora più grave è stato praticato un foro sul pannello frontale per l'aggiunta del potenziometro comando volume.Il restauro tutto sommato con un pò di pazienza non dovrebbe essere molto complesso almeno spero! Credo che l' AR18 sia stata la radio più torturata dai radioamatori poi passando nel tempo da diversi proprietari ognuno ha fatto la sua parte nel tagliare forare ed aggiungere accessori sicuramente inutili,ora per noi la soddisfazione più bella è quella di riportare questi oggetti nel miglior modo possibile alle origini.Una buona serata a tutti e un buon lavoro a chi è impegnato nel restauro di vecchie radio. 73 gianni

Belle foto Gianni, ma potevi aggiungere tranquillamente questo set nella serie AR-18. Per la storia le sigle dei ricevitori Ducati indicavano la classe dell'apparato. quando il primo numero era :
2 si trattava di ricevitori per uso personale (molto semplici, da studio, cucina....)
3 si trattava di ricevitori di una certa classe (da salone .....)
4 si trattava di Radiofonografi
5 ricevitori professionale (civili o militari)
quindi per la Ducati l'AR18 era il 5403 mentre la versione successiva ( con EL-2 e due manopole) era il 5418.
Penso che il tuo esemplare sia sicuramente post-bellico e messo su con quello al momento esistente in magazzino, quindi contenitore di colore "tedesco", scala "mlr", schermo del variabile "verniciato", e indicazioni sul telaio, che è del tipo Ducati, "abrase" (verifica) o stampo modificato con eliminazione dell'indicazione del produttore. Probabilmente il tamburo (con numero 3xxx" o fondo di magazzino o sostituito successivamente. La matricola mi sembra coerente.

E' sicuramente post bellico ed anche assolutamente recuperabile, a vederlo in foto.
Buon restauro.
P.

Grazie Paolo per gli auguri,e grazie Mario per le info.Molto interessante il riferimento delle sigle con la qualità dell'apparato questo non lo sapevo.Per curiosità questa sera ho riaperto la radio ed i effetti guardando attentamente si intravvedono dei piccoli segni forse giustamente dovuti alla molatura della matricola, che ora possono anche essere confusi con la porosità della superficie dovuta al tempo.Se può servire posto la foto dello schema di questa radio che ho trovato su un vecchio schemario della scuola radio elettra dove si può anche vedere il profilo del mobile 73 gianni

Purtroppo anche questo "castrato" a 6 Volt !!!!!!!
Edoardo