JED SET46/1 Spy set

[IK0QDQ]

Poichè il condensatore è incontestabilmente in parallelo con un filo rigido fisso, il tipo di circuito deve essere per forza come quello della WS18/68 cioè bobina in serie al condensatore, alimentazione all'altro capo e placca posizionata su di una presa centrale. La manopolina in basso a sinistra cortocircuita una porzione di bobina per abbassare l'induttanza sulla gamma superiore.
Il condensatore è da 127+ 127 pF (misurato risulta come da manuale) tutto aperto 17 pF
Se supponiamo di mettere da qualche parte un trimmer di 50 pF si ha:

254 + 50 pF 10.6 uH 2.8 MHz
34 + 50 pF 10.6 uH 5.3 MHz
254 + 50pF 3.2 uH 4.8 MHz
34 + 50 pF 3.2 uH 9.1 Mhz

Visto che la bobina ha 25 spire come da foto non resta che da misurare le induttanze con il mio mervigliso "Q-meter" verificare i valori, trovare la presa che da 3,2 uH e il gioco è fatto!!!!!!
Per quanto riguarda la resistenza di griglia io la vedo in serie (ma se fosse così non funzionerebbe).
Infatti nella foto 006 al piedino 3 io vedo il reoforo di una resistenza (che dovrebbe essere 100KOHM, se ricordo come si leggono i colori inglesi). L'altro capo della resistenza è collegato al cavo che viene dal quarzo. (Ho le traveggole?!?!?!)
Edoardo

[IK0QDQ]

Potrebbe anche essere che nell'originale (ormai, dopo una lunga disamina e una chiaccherata informale, con una "eccellenza" che preferisce restare anonima, sono convinto che questa sia, nella migliore delle ipotesi, un rimaneggiamento o un pesante restauro di un originale) la commutazione di banda avvenisse inserendo uno o due condensatori. Infatti con una induttanza fissa da 9.5 uH si ottene:
282 pF (127 +11) + (127 + 17) 3 MHz
62 pF (17 + 11) + ( 17 + 17) 7.7 MHz
144 pF (127+ 11) 4.3 MHz
28 pF (17 + 11) 9.7

Molto più comodo da costruire e gestire.

Edoardo

[IK0QDQ]

C'è un'altro particolare che mi lascia allibito.
Come è noto non era abitudine degli inglesi "impiastrare" le saldature ma al contrario mettevano una lacca trasparente sulle viti che le bloccava come se fossero saldate.
Ora vedo sulle foto che le viti sono spennellate con la stessa improbabile vernicetta rossa.....................
Che delusione!!!!!!!!!!!!!!!

Edoardo

[IK0MOZ]

Ecco la bobina del PA della WS-18. Il supporto esagonale ha un diametro di 39mm, il filo dell'avvolgimento ha diam 1,2mm, la spaziatura fra le spire è uguale al diametro del filo. Le spire sono 13 e 3/4, il link è circa 3/4 di spira e distante circa 5 mm. L'avvolgimento primario ha molte prese intermedie in due ordini la posizione si puo ricavare dalle foto.
Penso che questa bobina possa essere utilizzata come è nel caso di realizzazione della stazione funzionante sui 40 metri (mia intenzione) per frequenze pèiu basse forse le spire dovrebbero essere di piu.
Spero si aver detto tutto - Mario moz

[iz1fiq]

INGESI E VERNICE ROSSA.
(che zuzzerolloni questi inglesi,che fossero comunisti????? )
73 da iz1fiq.

[IK0QDQ]

Con le ultime info postate da MOZ:
viewtopic.php?f=7&t=3288
possiamo aggiungere a questo "puzzle" ulteriori tasselli:
Sicuramente questo TX è un derivato della stazione descritta da Mario.
(si confrontino le foto dei due apparati). L'esistenza di questo,inoltre, giustifica la leggera differenza tra le forature di questi due apparati e quelli della serie WS-18 & 68.
Infatti lo JED SET è derivato da quest'ultimo apparato descritto da Mario, piuttosto che dalla serie WS ( di cui tutti e due sono parenti più o meno prossimi).
Lo schema è completamente compatibile con le foto (salvo qualche paticolare).
Quindi la realizzzione di un "prototipo" non troppo raffinato ma simile, per testarne il funzionamento, è cosa ormai praticabile.
Edoardo

[IK0MOZ]

Scarrellando fra le carte della CIA ho trovato molte info sulla missione Jedbrug. Purtroppo, almeno fino ad ora, non molto sulle "radio" ma l'estratto che troverete potrebbe essere di aiuto a risolvere l'arcano. Come vedete si parla di " A MKIII Set" appositamente progettato per quella missione. Propongo una ricostruzione :
MKI = TX con due manopole per sintonia
MKII = Semplificazione dell'MKI. Vedi Schema pubblicato, ma differente dall'esemplare francese
MKIII= Semplificazione dell'MKII e probabilmente il tipo effettivamente utilizzato - (Esemplare francese ???)
Sto cercando ancora fra quanto scritto, ma molta storia o quasi - Vi terrò informati

[IK0QDQ]

Ciao Mario,
Ho qualche perplessità sulla tua classificazione, perchè nel manuale in mio possesso il tipo A MKIII è tutt'altro oggetto.
Con questa sigla, lo stesso oggetto, in versione "suitcase", viene anche descritto, con una bella foto, in una pubblicazione divulgativa di fine secolo scorso.
Altro dubbio: 5 Watt si fanno con una 6V6 "un po' tirata" o con una 6L6 a bottoglia che lavora comoda. Perchè impiegare una 807 che costa molto di più??????
Infatti l'olandese per lo JED SET parla di potenze più alte.
Non escluderei che fossero stati usati entrambi gli apparati: il tipo A, più raffinato e costoso, in mano ai britannici lo JED paracadutato ai francesi.

[BOULAY F6AAY]

Perdinci,Edoardo ha innescato un altro dubbio.Come mai nella foto del sito Museo radiomil,e in quella di F6AAY nella sacca non si vede la presenza di contenitore in legno mentre nelle altre è ben visibile?????
in attesa di ulteriori approfondite ricerche riposto le foto in questione.
73 da iz1fiq

Bonjour, je viens de rejoindre votre groupe. En ce qui concerne le Jed Set dont j'ai été le propriètaire et le découvreur, voici quelques renseignements. Si il n'y a pas la boîte en bois c'est qu'elle n'était pas avec l'ensemble lorsque je l'ai trouvé ! Nous avons pu, après une enquête approfondie, reconstituer tout l'historique de cet appareil, depuis son parachutage avec l'équipe JED en aôut 1944, jusqu'à son abandon dans une ferme de la région Charollaise.(région de Mâcon-Cluny en Saône et Loire-France) Cet exemplaire est absolument authentique, aucune modification n'a eu lieu sur l'appareil ou se génératrice.
Cordialement, 73 de F6AAY Jean-Charles

[IK0QDQ]

Buongiorno, sono appena entrato nel vostro gruppo. Per quanto riguarda il Jed Set di cui ero il proprietario e lo scopritore, ecco alcune informazioni. Se non c'è una scatola di legno, significa che non c'era con il set quando l'ho trovato!
Dopo un'indagine approfondita, siamo stati in grado di ricostruire l'intera storia di questo apparato, da quando è stato paracadutato con il team JED nell'agosto 1944, fino al suo abbandono in una fattoria nella regione di Charollaise (regione di Mâcon-Cluny in Saône e Loire-France). Questa copia è assolutamente autentica, non sono state apportate modifiche al dispositivo o al suo generatore.
Cordiali saluti, 73 da F6AAY Jean-Charles

Ciao Jean-Charles,
La mia conoscenza della lingua francese è molto scarsa, ma spero di aver tradotto correttamente quanto da te scritto.
Sono molto contento che tu sei entrato nel nostro gruppo. Ciò ci permette di chiarire i molti dubbi che ci sono rimasti dopo aver esaminato le foto che hai cortesemente inviato all'epoca, all'amico IZ1FIQ. Personalmente ho molti decenni di esperienza sul restauro di vecchi apparati (ed anche sulla costruzione di repliche).
Questo apparato molto raro mi ha interessato fin dalla prima volta di cui ne ho sentito parlare (all'inizio di questo post). Non metto assolutamente in dubbio l'originalità dell'oggetto da te descritto. Mi piacerebbe solo avere qualche documento e qualche descrizione in più.
Ad esempio:
- lo schema elettrico lo hai trovato in una qualche documentazione o lo hai ricavato dall'apparato stesso???
- Potresti postarlo???
- Il restauro ha reso l'apparato funzionante ??? Se si, hai dati tecnici da condividere, tipo potenza misurata in antenna tensioni di alimentazione, polarizzazione ecc., ecc..
Ti ringrazio anticipatamente delle eventuali risposte e spero che tu vorrai chiarirmi anche altri dettagli che ti sottoporrò in seguito.
L'aver riattivato questo argomento mi ha ha fatto molto piacere.

73 de IK0QDQ, Edoardo

PS: If you prefer, we can continue in English as we usually do with our non-Italian friends