Ciao Carlo,
Sai che quando un argomento mi interessa non mollo fino a quando non sono riuscito ad avere un qualche risultato.
Quindi questo del Jed 46/1 , per me è un argomento ancora aperto. Spero di non angosciarvi se riporto di seguito i punti fermi a cui sono giunto dopo moltissime notti di ricerca e lettura. Siccome sono vecchio con tendenza alla perdita di memoria, mi scrivo tutto. Poi alla fine pubblicherò sul blog i risultati con le bibliografie complete, per ora, farò semplici accenni citando solo brevemente la fonte.
1) da pubblicazioni ufficiali USA e britanniche risulta che dutante la WWII furono effettuati 92 lanci di pattuglie Jedburgh.
su tali pubblicazioni sono riportati:
a) nikname della pattuglia (costituita da tre elementi: un ufficiale USA o britannico, un
ufficiale francese, un operatore radio indifferentemente Usa, britannico o francese)
b) rango none e cognome dei singoli componenti
c) descrizione dettagliata della missione (e delle eventuali perdite)
Questo ci fa supporre che la produzione di questi particolari apparati fu molto limitata (diciamo dell'ordine del centinaio di pezzi).
Non c'e scritto da nessuna parte che l'apparato denominato SET 48/1 sia stato usato anche dagli Jedburgh. Ma se così fosse, la produzione degli JED 46/1 sarebbe ancora minore. (Il set 48/1 è identico in tutto e per tutto al set 46/1) Ma i trasmettitori sono diversi. Inoltre sul catalogo descrittivo dei dispositivi speciali,già citato più volte su queste pagine, il primo viene chiamato Jedburgh set, mentre il secondo è descritto come "THE NICHOLLS SET". Lo Jed SET ha come trasmettitore un TYPE A Mk I* opportunamente modificato, il secondo ha invece la parte trasmittente del classico TYPE 3.
Ma concentriamoci sul trasmettitore che a noi interessa: quello del JED SET 48/1. Di questa modifica non siamo riusciti a trovare schemi, ma abbiamo sufficienti riferimenti ufficiali per definire con alto grado di probabilità l'apparato.
Partiamo dal manuale del TYPE A Mk I* pubblicato sul web da John Hearfield
http://www.johnhearfield.com/WSA/WSA_cct.htmWSA1_photo_sm.gif
Questa è la foto che ritrae l'apparato di partenza
Poi di abbastanza certo c'è la seguente foto trovata sul web:
WS A.jpg
Dal confronto tra le due foto e la descrizione del JED 46/1 fatta sul catalogo sopra citato, si evince che le principali modifiche consistevano nei seguenti punti:
1)eliminazione dell'interruttore ric/trans. (sostituito con un commutatore cambio banda)
2)eliminazione del connettore di alimentazione per l'RX (che sarà alimentato a pile)
3)eliminazione dell'interruttore cambio banda (il foro è chiuso con tappino metallico
Dallo schema elettrico (riportato di seguito) si deduce che è stata eliminata la lettura della corrente di griglia sullo strumento ed eliminata la commutazione d'antenna con il ricevitore. Probabilmente per ragioni di sicurezza, l'ascolto e la trasmissione si faceva da luoghi separati.
di seguito lo schema elettrico della TYPE A Mk i* come da manuale
file.gif
di seguito lo schema dello stesso apparato con l'aggiunta dei valori, come compare sul sito
di John Hearfield:
TYPE A Mk I.PNG
Prossimamente posterò questo schema con le modifiche descritte per farlo diventare un JED SET 46/I (work in progress !!!!)
Tutto ciò di cui sopra me lo sarei aspettato scritto dal nostro nuovo amico francese per condividere con lui lo studio dell'apparato.
Quello che ancora mi manca è di risolvere il mistero della 807 montata di traverso in modo molto precario. In questo modo nel contenitore che ha una profondità do 24.13 mm rimane un inspiegabile spazio vuoto.
Se il nostro amico avrà voglia di condividere tutte le foto e la storia del ritrovamento ci farà immenso piacere è ci risparmierà notti di lavoro, altrimenti procederemo per la nostra strada cercando, cercando qualche altra cosa salterà fuori.
Edoardo