ONDINA CAMPALE TIPO S

[IK0QDQ]

vista insieme.JPG

Salve a tutti,
visto che continua a piovere, si passa il tempo sul computer.... Sto sistemando gli appunti sul decennale lavoro di ricostruzine di questo mitico trasmettitore... c'è qualcuno interessato??a parlarne???

[roberto burdese]

Questo è veramente un cimelio!!!!!!!! Certo che il buon Carlo Muzio poteva, di già che c'era, spostare un pò di cartacce e farcela vedere tutta !!!!!!!!!! "BR"

[IK0MOZ]

E' vero almeno la vedevamo tutta, chi si diletta con questo hobby anche le origini sono degne di interesse. Io ho diverse pubblicazioni su apparati di quell'epoca, ma a prima vista non ho trovato nulla su questo "Tipo S"
Anche se mi riservo di guardare meglio ed eventualmente pubblicarlo, ora qualche dato in piu è gradito.

[iz2zph]

Ciao,
tutto o quasi si sa sull'ondina e sul suo creatore Giulio Salom, I0ACL, poi presidente onorario dell'ARI (da cui la lettera 'S')

in ogni caso una piccola cronistoria è qui

http://www.arivenezia.it/articoli/tenda ... arossa.htm

[ik5nxd]

l'ondina dovrebbe essere al museo navale di La Spezia, così almeno era nei primi anni 90.
Si fece un viaggio con due amici per vederla.
Non era esposta molto bene, il coperchio sopra era pareto con un paio di cuffie gettate dentro.
Mi sarei aspettato qualcosa di più per questo pezzo di storia della radio.

[iz2zph]

l'ondina dovrebbe essere al museo navale di La Spezia, così almeno era nei primi anni 90.
Si fece un viaggio con due amici per vederla.
Non era esposta molto bene, il coperchio sopra era pareto con un paio di cuffie gettate dentro.
Mi sarei aspettato qualcosa di più per questo pezzo di storia della radio.

Sono d'accordo con te ...... ma ricordiamoci sempre che siamo in Italia.... e che la storia e le gesta di "certi" uomini, spesso scomodi, magari ricordati da eroi all'estero, è meglio che cadano nel dimenticatoio
basti pensare all'"ELETTRA" e a COLTANO o, tornando al settore privato, il museo storico della Telettra, (scusate se torno sull'argomento ma mi sta proprio qui!) pieno di importantissimi cimeli della storia e sviluppo delle telecomunicazioni non solo italiani, velocemente smantellato dalla nuova proprietà negli anni 90.......o sullo stato dei pochi musei tecnico-scientifici........... lasciamo perdere......

[roberto burdese]

Mi avvalgo della facoltà di non fare commenti di nessun genere !!!!! Intanto interessantissimo il contenuto della "breve cronistoria" e poi allego un paio di "testimonianze". Il "divino amore" è un santuario alla periferia di Roma e lì fra i tanti ex voto, ci sono le cuffie che Biaggi ha donato in ringraziamento per la salvezza. No comment per i resti di RADIO SANPAOLO. sulla via ostiense. "BR"

[IK0QDQ]

OK, non mi avete mandato a... QUEL PAESE. Eccovi allora lo stato dell'arte della replica.
Il sunto dell'argomento che vorrei proporre è: Qualcuno conosce lo schema elettrico reale????
Nel blog, questa sera inserirò le mie argomentazioni con qualche foto perchè in tanti hanno parlato e scritto
ma poi prendere il saldatore e far funzionare è un'altra cosa!!!!!!!
Intanto vi allego una foto della replica che sto costruendo
A presto.....

[iz2zph]

ho una vecchia copia dello schema...... (spero non sia di una riedizione più recente). la TB 04/10 potrebbe essere sostituita con una 811

"Il trasmettitore, progettato dal radioamatore Giulio Salom I1MT, era un oscillatore Hartley con una valvola TB 04/10 della Philips. La versione campale, realizzata nell'Arsenale della Regia Marina Militare di La Spezia, poteva coprire le lunghezza d'onda comprese tra i 30m. e i 55m., aveva un vibratore/survoltore, che utilizzava la bobina di uno spinterogeno per motocicletta, in grado di fornire da 300 a 500 V per l'anodica, La potenza massima a R.F. era di 5 W con un assorbimento sulla batteria a 12 V di 3A. e la stessa batteria forniva gli 8 V. per il filamento. La versione imbarcata a bordo del dirigibile Italia era montata in una cassetta di legno delle dimensioni di 55 x 22 x 25 cm, pesava circa 12 Kg., aveva il frontale in ebanite con tre galvanometri Weston, con le manopole di accordo, di regolazione della tensione di filamento e con un piccolo tasto manipolatore. La denominazione ufficiale era Ondina campale S, dove S stava per Salom, e ne furono realizzati 6 esemplari. L'esemplare usato da Giuseppe Biagi era il n° 3.
NOTA: L' SWL russo, Nicolaj Schmidt, che per primo ricevette, a Vochma vicino la città di VOZNESENYE nella provincia di Arcangelo il 2 giugno 1928, i segnali di Giuseppe Biagi, usava un ricevitore a reazione a una valvola autocostruito."

[IK0QDQ]

Sarò più preciso nel blog, hai notato che nel tuo schema ci sono 4 strumenti e sull'apparato ce ne sono 3???