ONDINA CAMPALE TIPO S

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Re: ONDINA CAMPALE TIPO S

Messaggio: #28548 IK0QDQ
06/01/2018, 10:36

Il PVC è un ottimo isolante, ma è termoplastico, quindi tende a deformarsi (o a fondere) alle alte temperature.
Io uso i tubi di cartone su cui è avvolta la pellicola da cucina, o l'alluminio, o la carta da forno, lo taglio a misura poi lo immergo nel barattolo della vernice e lo tiro fuori il giorno dopo. Lo lascio asciugare per un altro giorno ed è pronto.

OK per il ferro, se da un millimetro va benissimo.

Per la vernice, il problema è di più difficile soluzione. Fino a qualche anno fà era facile trovarla da qualsiasi ferramenta.
Ora, per le restrizioni ecologiche, è diventata di difficile reperimento. Prova su ebay o sulla rete in generale. Deve essere una vernice isolante (nota anche come vernice sterling) del tipo che si adopera per i fili di rame. Molto sottile, alto isolamento e molto dura. Con qualsiasi altra vernice hai più danni che vantaggi.

Edoardo
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Giuseppe Ponzani
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Condensatore variabile...

Messaggio: #28763 Giuseppe Ponzani
25/01/2018, 21:58

Sono nuovo del forum.
Volevo solo condividere con voi che dopo molte ricerche ho individuato la casa costruttrice del variabile dell' ordina 33 ...si tratta della ditta ,credo svedese, BALTIC , componenti che in Italia fino alla metà degli anni 20 distribuiva solo la ditta Zamburlini di Milano. Questo tipo di condensatori a bassa perdita erano stati prodotti sicuramente prima dei più comuni condensatori usurati per la realizzazione dei famosi ricevitori rv8 Ravalico e rd8 Ramazzotti . Spero di essere stato utile.
Giuseppe

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Re: ONDINA CAMPALE TIPO S

Messaggio: #28768 IK0QDQ
26/01/2018, 8:58

Grazie Giuseppe,
informazione veramente interessante.
Ci puoi fornire anche un poco di documentazione al riguardo??????

Con questa informazione praticamente completiamo l'analisi della componentistica.
Per chiudere definitivamente i lavori, ci rimane da scoprire chi costruiva le "pinzzette" per le prese sulla bobina.
Ne sai qualcosa????

Edoardo
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Giuseppe Ponzani
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Re: ONDINA CAMPALE TIPO S

Messaggio: #28788 Giuseppe Ponzani
26/01/2018, 23:49

Mi fa piacere...
Qualche anno fa acquistai un condensatore uguale a quello dell'ONDINA,ma superiore di capacità dato il maggior numero di lamine delle armature, ma l'ingombro esterno e' identico a quello presente nel trasmettitore S . La foto di questo condensatore l' ho trovata sulla rivista "il radio giornale" forse 1924, o 25 o 26. Devo ritrovarla , poi ve la invio non so quando... questo e' quanto. Su le forcelle della bobina non so ma cercherei sempre nell' ambito europeo. Ho consultato varie riviste e cataloghi italiani dell' EPOCA me finora senza risultati. Spesso i nostri rivenditori commercializzavano componenti soprattutto tedeschi e inglesi, anche se erano costretti a commercializzarli a prezzi molto più elevati a causa delle leggi fasciste che imponevano gravi tasse sulle importazione di materiale radio. Questo per favorire le industrie radio italiane . Ma molto probabilmente il costo dei nostri componenti era di gran lunga più alto. Ma non ho ancora capito bene.

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Re: ONDINA CAMPALE TIPO S

Messaggio: #28846 IK0QDQ
01/02/2018, 10:10

Anche io ho due di quei condensatori variabili da 500 pf circa che sono identici, come dimensione esterna a quelli dell'Ondina, ma di capacità più elevata. Provai l'isolamento di uno di questi e a 250 di alimentazione CC dell'oscillatore cominciava ad "illuminarsi" !!!!! decisi quindi di ridurne la caoacità (e qi conseguenza di aumentare l'isolamento) dimezzando il numero delle lamelle. Il risultato pratico è ottimo ma quello visivo un po' meno, in quanto, rispeto all'originale le lamelle appaiono troppo distanziate. La capacità e leggermente piu bassa, ma permette comunque una escursione in frequenza molto larga e quindi nell'uso pratico va benissimo.

Edoardo
PS: nella logica della mia ricerca, che è quella di ricreare la "lista componenti dell'originale" come componente di un più generale processo di "reverse engineering" la tua info vale oro. Grazie se poi col tempo ti ricordi di mettere su questo post i dati della rivista di eviterai di passare notti a leggere tutte le annate !!!!!!
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Re: ONDINA CAMPALE TIPO S

Messaggio: #29165 IZ8YRR
23/02/2018, 10:01

Oggi si terrà a Vigna di Valle una giornata di studi sul dirigibile Italia, in occasione del 90° anniversario della spedizione del generale Nobile. Un percorso guidato tra i cimeli del museo e una dimostrazione del funzionamento della "Ondina 33" completeranno la giornata.
Tonino YRR
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Re: ONDINA CAMPALE TIPO S

Messaggio: #29174 IK0MOZ
23/02/2018, 11:14

Peccato averlo saputo solo oggi. Spero che qualcuno riesca ad andarci e magari postare sul foro i fatti salienti. Mi incuriosisce la parte "pratica" sulla Ondina 33. Io sono nato scettico e su questo argomento, piuttosto dibattuto, aggiungere qualche tassello ( se non cervellotico) sarebbe stato interessante.
ImmagineImmagine # ARO 301/0Immagine WS 19 Group # 15 Mario IK0MOZ

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Re: ONDINA CAMPALE TIPO S

Messaggio: #29177 IK0QDQ
23/02/2018, 12:56

Ciao Mario,
Tranquillo, NON TI SEI PERSO NIENTE.
All'inizio ero stato contattato dal dott. Sicolo, organizzatore della manifestazione, per parteciparvi.
Ad una riunione preliminare, partecipo anche il "famoso" Berrettoni.
Capii subito che si stava mescolando il "sacro con il profano".
L'evento è composto da due parti (vedi locandina): una prima parte, nella mattinata, in cui persone serie e competenti illustrano i fatti. Si parlerà in generale della spedizione. Verà presentato il libro di Sicolo dal titolo: Le onde smarrite della tenda rossa.
Ho letto questo libro e lo consiglio a tutti gli interessati all'argomento. Farne un riassunto è problematico per la vastità degli argomenti trattati. Il pregio di questo trattato consiste nel fatto che al 99% per ogni affermazione viene fornito il documento d'origine. Vengono anche sfatati molti miti: Sono riportati gli articoli del radiogiornale che dimostrano come si fa presto a cambiare idea a secondo dell'aria che tira.
La tesi di Sicolo è la seguente:
Nobile nella sua smodata esaltazione del proprio ego ha trascinato molte persone alla morte. Voleva rifare l'impresa del NORGE, sotto il suo nome e implementarla con l'installazione di un campo al Polo Nord da cui trasmettre segnali a Roma con il dirigibile usato come "ponte radio".
Questo tipo di imprese dell'Eroe solitario", all'epoca erano molto in voga e richiamavano l'interessa della carta stampata che ci lucrava sopra. Quando il Governo dell'epoca gli negò il finanziamento dell'impresa, si rivolse ai "privati". Il Corriere della Sera, come capo cordata di una serie di giornali, attraverso il Comune di Milano" finanziò l'impresa. Nobile (ufficiale dell'Aeronautica) venne messo al comando di una spedizione con prevalente personale della Marina che aveva la sua rete di comunicazioni sia in onde medio-lunghe che corte, ben rodata e con le sue regole.
Nobile le volle stravolgere inventandosi codici di richiesta di soccorso di stile "coloniale" di cui i marinai ignoravano il significato.
Tutto questo causò i famosi ritardi nell'ascolto. Ad onor del vero, Sicolo sottolinea anche il fatto che, quando si scatenò la bagarre per trasmettere" pezzi giornalistici" dalla base nave "Città di Milano" non c'era tempo per ascoltare il povero Biagi!!!!!!!!!
E fino a qui concordo in pieno con lui.
Mi trovo invece in disaccordo quando cerca di spiegare tecnicamente come fosse comunque impossibile ascoltare le trasmissioni di Biagi.
In realtà anche recenti elaborati del nostro amico Fausto, dimostrano che il lobo principale di radiazione dell'antenna dell'Ondina, aveva una forma molto vicina a quella sferica. Ciò significa incontrovertibilmente che la radiazione era del tipo che noi oggi chiamiamo NVIS.
Quindi se avessero ascoltato LI DOVEVANO SENTIRE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

A dopo pranzo il reso del commento

Edoardo
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Re: ONDINA CAMPALE TIPO S

Messaggio: #29179 IK0QDQ
23/02/2018, 14:01

Riprendiamo il discorso....
Sono invece pienamente in sintonia con Sicolo, quando sostiene che Nobile, a cui, in prima istanza era stata ufficialmente attribuita la responsabilità del disastro, ha impiegato tutta la sua vita a "costruire" prove per srollarsi di dosso questo instenibile peso, facendo, di fatto, passare in secondo piano, molti altri aspetti impotanti della spedizione. Quegli aspetti che oggettivamente l'avrebbero dovuta rendere un "Vanto Nazionale".

Non so se in tutta questa opera ci sia "lo zapino" della nostra Marina, desiderosa di uscire finalmente "pulita" da questa triste vicenda. A voi le conclusioni............

Nella seconda parte, che si dovrebbe svolgere mentre stò scivendo, invece si è pianificato di: "facite ammuina" come recita l'apocrifo documento della Marina Borbonica)

Invece di dare spazio alle nostre ricerche storiche, permettere di dire due parole sui nostri rigorosi studi scientifici si è preferito presentare il cinematografo del famoso Berrettoni.
Ci sarà quindi un simulacro di Tenda Rossa la Ondina con il pannello rosso ed il cablaggio (già visto e commentato su questo forum) un ricevitore Buendept che di simile all'originale ha solo l'aspetto esteriore. Non funziona (almeno in onde corte). Valvole e schema del genere "fantasy" ecc.ecc.
La mia delusione per la scelta ufficiale di dare spazio all'aspetto folcloristico cinematografaro (per altro spacciato come "rigorosa ricostruzione") invece di dare voce al nostro lavoro, è molto profonda.

Edoardo
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Re: ONDINA CAMPALE TIPO S

Messaggio: #29183 I2MZC
23/02/2018, 17:34

Ciao Edoardo, è una triste realtà ma è proprio così. In questo paese ha più valore l'apparenza che la realtà. Anni orsono mi scontrai con un architetto al museo della scienza perchè non voleva mettere in mostra un apparato originale perchè era brutto! Preferiva un altro pezzo che secondo lui era più bello. Che vuoi fare, la soluzione fu di lasciarli perdere e andare per la mia strada. Se dovessi raccontarti tutte le anomalie storiche del museo dovrei scrivere per alcuni giorni. Poi c'è il fenomeno di primeggiare: non puoi presentarti e rischiare di mettere in ombra chi sta conducendo il gioco. Ti porto un esempio: io sono da molti anni un socio GAVS e molti sanno che forse ho la più importante collezione di apparati aeronautici sia di comunicazione che di navigazione oltre circa 3000 strumenti a partire dai primi anni 900 fino ad oggi, ma si sono ben guardati da chiedermi pareri o documentazione riguardanti gli aerplani. Qualche bella mostra l'ho fatta con gli amici dell AIRE che essendo degli esperti hanno apprezzato gli apparati. D'altra parte anche noi stiamo abbastanza nascosti perchè ci interessa più la storia e la tecnica che la politica. Io credo che se prendessimo 1000 persone e chiedessimo cosa è il CROSEM, nessuno saprebbe rispondere. Che vuoi fare, "non ci resta che piangere". Mica andiamo al Grande Fratello..... :D :D

Carlo I2MZC
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