LO SGONFIAMENTO DI UN MITO: L'ONDINA ED IN CASO SALOM

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IK0QDQ
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LO SGONFIAMENTO DI UN MITO: L'ONDINA ED IN CASO SALOM

Messaggio: #25897 IK0QDQ
16/08/2017, 11:55

Quando si è costretti alla completa inattività manuale, non si può far altro che pensare........
In questo turbinio di pensieri degli ultimi due mesi, uno dei più ricorrenti è stato quello che, per onestà intelluttuale, è assolutamente necessario riscrivere la storia della paternità dell'ondina, USURPATA, da parte di radioamatori, in modo molto poco signorile, direi anzi molto vigliacco.

Fin dall'inizio, ho sempre dubitato della assoluta paternità dell'ondina da parte di questo o quell' radioamatore.
Non ho conoscioto personalmente "mostri sacri" come Montù, Salom e tutti i loro emuli ed adulatori successivi, ma ho una notevole esperienza personale di come ha funzionato l'ambiente della ricerca in italia nell'ultima metà del secolo scorso, e quindi ritengo che quello della prima metà ne fosse il "degno" genitore.

Per questa diffidenza "di base", ritenni fin da subito, troppo "incensante" la ricostruzione fatta dall'organo ufficiale dell"ARI e ripresa, se possibile, con più prosopopea (e con l'aggiunta di fantasiose ipotesi sul vibratore), da Soresini.
All'epoca di queste considerazioni ero del tutto all'oscuro di quanto scritto all'epoca sul radio giornale.
Agli inizi del secolo XXI , con la pubblicazione su internet dello schema dell'Ondina fatta -con ineccepibile onestà storico scientifica- dagli svedesi, e già in possesso delle foto dell'originale, fatte da Carlo Muzio, mi resi conto della realta:
La marina acquisto in inghilterra dalla ditta:
F.R. Butt & co.ltd London W.
il survoltore necessario alla produzione dell'alta tensione (che era gia in produzione dai tempi della IWW per alimentare apparati campali) e quindi presumibilmente ben noto ai tecnici del settore. Tale ditta fornì anche un eventuale schema di applicazione, che venne "pedissequamente" copiato da tutti. Il resto della componentistica era talmente abbondante sul mercato che ancora oggi si trovano componenti originali in scatola!!!!!!! (vedi altri post sull'ondina).

La mia persomale idea è che i tecnici della marina modificarono lo schema originale per poter usufruire di un controllo di tensione di filamento durante il funzionamento.
Questa ipotesi aveva una fragile prova nei resti del cablaggio dell'originale. Purtroppo, dopo lo scellerato restauro effettuato intorno al 2010, di cui non si riesce a trovare traccia di documentazione, tale prova e sparita.
Resta comunque il fatto che nei recenti test "in Aria" della mia replica, tale necessità si è verificata "indispensabile". Questa non è, ovviamente, una prova, ma avvalora la supposizione.
Per chi volesse leggere il capitolo sull'ondina del libro di Claudio Sicolo da lui inserito nella rete, lo riporto nel nostro blog, ricordando a tutti di rispettare i diritti d'autore, previsti dalle vigenti disposizione di legge.
http://crosemradiomilitari.altervista.o ... ellondina/
Immagine # ARO 440/0 Immagine Edoardo IK0QDQ

claudio berrettoni
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Re: LO SGONFIAMENTO DI UN MITO: L'ONDINA ED IN CASO SALOM

Messaggio: #25902 claudio berrettoni
16/08/2017, 13:29

sul filamento , specialmente se alimentato in continua è cosa buona dargli una tensione graduale mediante un reostato , lo si fà per esempio in tutti gli studi televisivi dove ci sono le lampade a filamento, dare un preriscaldamento iniziale prima di andare su di potenza, specialmente se previsto l'utilizzo in zone polari dove il delta temp potrebbe creare uno stress maggiore sia in riscaldamento ma anche in spegnimento. inoltre ho notato durante l'utilizzo che tenere un leggero valore di resistenza sul filamento migliora la nota in emissione della valvola. Per quanto riguarda poi lo schema e la costruzione posso dirti che di inghilterra c'è molto : oltre all'alimentatore possiamo notare che la manopola di sintonia, il reostato, la manopola del reostato, il selettore a commutazione sono della burnedpt e anche la linea del mobile di ondina fatto a cassetta, con asticelle e tavolette assemblate e la traversina superiore che fa ponte chiudendosi con lo sportello , nonchè il pannello è stato ricopiato dal ricevitore burndept, probabilmente chi ha costruito il mobile ha tenuto conto che dovevano lavorare insieme quindi avrà voluto dare una certa linea comune
IU0MBO


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