30W sender

[IK5QLO]

Grandissimi,
attendo con ansia il test in aria!

Completata sostanzialmente la ricostruzione estetica e funzionale dei due trasmettitori. Dopo poco meno di ottanta anni i due 30W ritornano a vivere. Terminate le ultime verifiche, presto operativi.
giorgioiw5cai

[roberto burdese]

ACHTUNG ! ( l'avversario ti ascolta !! ). poi.... cosa c'è scritto sulla etichetta cerchiata in verde sulla seconda foto? "BR"

[IN3LBQ]

Sulla targhetta c'é scritto: Zur Frequenz-Kontrolle Prüfquarz 30/80 im Innern des Gerätes einsetzen!
In pratica credo sia un promemoria affinché l'operatore non dimenticasse di inserire il quarzo per il controllo della frequenza, ma Giorgio potrá essere piú preciso.
Complimenti ad entrambi per il magnifico lavoro. I trasmettitori tedeschi WK2 mi sembrano abbastanza rari ed averne perfettamente recuperati ben due é davvero ammirevole.
A proposito di raritá teutoniche: in settimana ho avuto la fortuna di toccare con mano (ed aprire) un SEG2T (Elster), rtx uhf funzionante oltre i 500 MHz, completo e perfettamente conservato; non so quanti ce ne siano in giro, ma credo assai pochi.

73, Nicola

[iw5cai]

Ciao Roberto.
facendo eco alla corretta risposta datati da Nicola, segnalo come tale targhetta compaia solo sugli esemplari prodotti dal 1944 fino alla fine della guerra ed ha ragione di essere perché, in tale periodo, gli esemplari prodotti non erano dotati del relativo quarzo di controllo in quanto, il nuovo responsabile della produzione bellica, Albert Speer, aveva introdotto una serie di misure per massimizzare la produzione e renderla più economica, in particolare per quel che riguardava i trasmettitori 30 ed 80 Watt, costatato che difficilmente sul campo l'operatore radio si mettesse a controllare la frequenza del suo trasmettitore e come questa attività fosse sempre demandata ai laboratori mobili attrezzati per i controlli e le riparazioni, fu ritenuto inutile la presenza del quarzo in ogni singolo apparato. La produzione di questo ultimo periodo bellico è inoltre caratterizzata dall'impiego di materiali di minor costo e non strategici, ad esempio nello specifico le targhette dell'esemplare del 44 non sono più di alluminio, strategico per la produzione aeronautica, ma sono prodotte con lo zinco ed, addirittura, alcuni particolari meccanici sono in zama.
giorgioiw5cai

[IW5AFV]

Siamo alle tarature finali.
Visto che questi trasmettitori hanno il calibratore interno, si controlla la frequenza.

Taratura con calibratore.jpg

Poi si fa la verifica con il frequenzimetro a 1850KHz.

Sintonia a 1850 KHz.jpg

Taratura con frequenzimetro.jpg

Misuriamo la potenza con la sonda dell'oscilloscopio sul carico a 50 Ohm.

Potenza e frequenza.jpg

E infine un controllo della profondità di modulazione con il fischio (ci vorrebbe un oscilloscopio a memoria, ma la modulazione si apprezza ugualmente)

Modulazione AM.jpg

Bene, ora gli apparecchi sono pronti, manca solo il secondo alimentatore che Giorgio sta riverniciando; nel fine settimana del 25 prossimo proveremo a fare un collegamento tra noi, e se va bene proveremo a farlo insieme.

Paolo IW5AFV

[IK0MOZ]

Oltre ad associarmi ai vari complimenti per il magnifico lavoro fatto dalla coppia Giorgio/Paolo allego la descrizione dell'apparato compilata dagli americani su un set "catturato". Essendo in lingua inglese è utile per chi non mastica il gotico.

PS.: Sarei curioso di sapere se la descrizione americana è pertinente o c'è qualche cavolata.

[iw5cai]

Ciao Mario,
grazie per i complimenti che fai a me ed a Paolo per il lavoro di ricostruzione fatto. Noi ci siamo divertiti moltissimo a riportare in vita quei due rottami che qualsiasi persona ragionevole avrebbe portato direttamente in discarica. Giacevano su di un scaffale della mia cantina da forse 30/40 anni in compagnia di parti sciolte accumulate nel tempo e forse proprio in discarica sarebbero finiti se non fosse stato che, sotto il pungolo del mio amico, alla fine, abbiamo deciso di provare a riportarli in vita.
Per tornare al testo che hai pubblicato, leggendolo m’è sembrato troppo articolato e dettagliato per essere una semplice relazione militare su un esemplare catturato, troppo dettagliata ed articolata per esserlo. Leggendo ho avuto anche la percezione di qualche cosa di già letto ed alla fine mi sono ricordato di Charles J. Bargher, autore di due libri rispettivamente del 1989 e del 1991 entrambi intitolati “Radio equipment of the Third Reich”. L’articolo in questione è presente nel secondo libro.
Per tornare alla tua richiesta specifica direi che l’articolo riferito al 30W.S.a è abbastanza completo e non contiene “ cavolate “ , unico appunto che si può fare è quello riferito all’abbinamento come ricevitore limitato al solo Torn.E.b mentre nella realtà l’abbinamento naturale era con un Mw.E.c , ed a volte addirittura con due.
Giorgioiw5cai

[IW5AFV]

Finalmente stamani abbiamo fatto la prova di comunicazione con il 30W, con l'aiuto di I5 UPN Pierluigi, I5 KAP Franco e IK5FQY Valter.
I risultati sono stati quelli attesi: in AM, con 15W di portante, la comunicazione è stata possibile solo con Pierluigi e naturalmente Giorgio che era in ascolto. Forte e chiaro, ma siamo in un raggio di 3-4 Km, probabilmente onda di terra.
Valter, che è a 80-100KM di distanza, ha potuto solo ascoltare la mia modestissime trasmissione in CW ( solo CQ CQ).
Come ho detto , era prevedibile.
Tra l'altro solo Valter era dotato di antenna a 160 metri, gli altri utilizzavano quella degli 80.
La modulazione mi dicono che era buona.
Faremo una ulteriore prova, all'ora di sera, tra una quindicina di giorni, prima di riporre gli apparati sullo scaffale.
Avvertiremo per tempo su questo sito chi vorrà partecipare alla prova .

Paolo IW5AFV

[I2MZC]

In effetti in guerra non occorre fare comunicazioni a grande distanza, anzi è meglio che non arrivino. I tedeschi quando ebbero la necessità di comunicare a grande distanza (es. Uboat) costruirono il GOLIA da 1000 KW! Ma per ricevere e trasmettere ordini nell'ambito di una battaglia, 10-15 Km sono più che sufficienti. Poi passarono in VHF e tutto fu più pratico e funzionale.

[I2MZC]

Per esempio la comunicazione tra due Feldfu sia a 28 che a 100 MHZ è veramente scarsa, ma l'impiego effettivo era tra un Feldfu spallabile su un punto di osservazione e una stazione base ben attrezzata sia di apparati che di antenne. Quando venivano usati per comunicazioni tra carri e fanteria, la portata necessaria era di poche decine di metri. Quindi apparati progettati per un uso specifico.

Carlo I2MZC