CHI L' HA VISTO??????

[IK6QNE]

Dallo schema elettrico faccio alcune osservazioni:
1) L' interruttore/Pulsante è in parallelo alla lampada.
2) Un capo della bobina L3 deve essere a massa o ad una boccola di uscita .
3) Il condensatore da 5nF deve andare verso massa , è il condensatore di stabilizzazione della tensione di griglia schermo .
4) Il modulo è un tx che ha in coda l' amplificatore di potenza .
5) A.C. potrebbe indicare " aerial coupling"
La RES374 è stata utilizzata anche su un mio apparato tx cw , strana cosa ma interessante , i materiali sono in buona parte italiani , vedo trasformatore e induttanza geloso .

Bello !!!

[IK2VTU]

Buonasera Gabriele e grazie per la risposta, penso che il condensatore da 5 nF vada a massa attraverso il filamento che in pratica è un corto però sarebbe più corretto se fosse direttamente a massa trattandosi di un bypass e sono d' accordo.
Per la lampada con pulsante secondo me una delle prese della L3 si deve connettere a quella boccola che ho contrassegnato con un punto di domanda, per la RF sarebbe a massa attraverso i due condensatori in serie, può essere? Comunque l' accrocchio dei condensatori in parallelo verso massa lo hanno fatto successivamente secondo me e forse per non fulminare la lampadina... in origine forse la L3 era da collegare direttamente a massa, immagino servisse per fare l' accordo di massima senza antenna.

Giamp

[IK0MOZ]

Ciao Giamp, Hop dato una guardata alle foto e allo schema e posso dire al 90 % che quello che hai mostrato è in pratica o il TX0 italiano o il suo padre tedesco. Io non ho mai visto un TX0 anzi ho anche avuto dubbi sulla sua esistenza, ma tempo fa un suo utilizzatore (????) me lo aveva descritto dicendomi "poco piu grande di una cartolina con spessore 4-5 cm" e da quanto leggo siamo li. Lo schema è il classico TX monovalvolare delle radio clandestine tedesche che pur avendo qualche variante dovuta al tipo di valvola utilizzato è sempre lo stesso. Il circuito è quello da te postato e qulche variante è dovuta probabilmente a qualche pasticciatura successiva. Lo posto corretto solo nella parte di accordo di antenna. La prima lampada è un neon e da la sintonia di placca (Il neon doveva essere un neon particolare probabilmente con un altro condensatore in serie) mentre la seconda lampada da l'accordo di antenna, il pulsante è ai capi della lampada e è normalmente chiuso, si spinghe per fare la sintonia per la massima luce, quindi si rilascia in modo che tutta la potenza vada in antenna. Questo pulsante puo anche essere un interruttore. Per l'alimentazione i tedeschi alimentavano queste stazioni quasi sempre con pile, mentre le versioni italiane l'alimentazione era con apposito scatolotto per andare in alternata. Per questa ragione spesso le versioni italiane utilizzavano valvole a riscaldamento indiretto.
Riguardo all'intero complesso probabilmente per uscire con maggiore potenza qualcuno gli ha messo intorno tutto quello che tu hai. Sarebbe bello capire se è stato un lavoro dell'epoca o una aggiunta amatoriale successivo.
Ti saluto - Mario MOZ

[IK2VTU]

Buonasera Mario e grazie mille!
E' molto interessante, potrebbe essere davvero un cimelio e ok per lo schema che è perfetto con le tue correzioni ed era già previsto che lo avrei utilizzato esattamente come lo hai corretto.
Ho voluto riporatare in maniera fedele ciò che ho trovato all' interno proprio per dovere di cronaca.
L' alimentatore è allo stesso tempo geniale e imbarazzante, monta una 6X5 come raddrizzatrice che facevano funzionare (non so se ha mai funzionato) con soli 4 Volts di filamento che è l' unica bassa tensione disponibile nel trasformatore, sicuramente questi 4 Volts vanno bene per la RES374 ma non per la 6X5, infatti dal suo catodo non esce nulla, forse contavano sul fatto che consumando la 6X5 solo 300 mA di filamento sarebbe bastato il secondario del trasformatore per alimentare entrambe le valvole.
Siccome non ho idea se la 6X5 possa funzionare anche con soli 4 Volts di BT non so ancora se cambiare la 6X5 originale perchè magari è guasta e poi vedere cosa succede oppure ricostruire interamente l' alimentatore con un ponte di diodi lasciando i 4 Volts solo per la RES374, cosa ne pensi?

A presto
Giamp

[IK6QNE]

Si , il condensatore deve stare a massa , nel punto del catodo , per la lampada al neon lo stesso può andare a massa direttamente o uno dei due piedini fluttuante ma vicino ad una massa , l' antenna va bene così , come da modifiche , il pulsante libera la lampadina per l' accordo poi una volta rilasciato non spreca più energia rf , le prese sono per l' antenna . La resistenza sulla griglia potrebbe essere come nel paraset di 20Kohm , per la raddrizzatrice se hai 4 volts è più facile che fosse una vecchia RGN o similari a 4V oppure una 5Y3 - 5Z4 che recupera già circa 1,2volts rispetto ad una 6X5 ...

Bel cosino veramente !!!

[IK0MOZ]

Ti dico quello che generalmente faccio io con gli alimentatori. Io non impazzisco a replicare questa parte, anche perchè cerco di utilizzare quello che ho disponibile. Quindi un bel ponte di diodi (magari montato dentro lo zoccolo di una vecchia valvola), raddrizzare e stabilizzare i 4 V per il filamento con un magnifico LM 317 e vai col tango.....
Dato che ci sei faresti opera pia se tiri fuori un disegno quotato del pannello e del telaietto interno, dato che l'oggetto è abbastanza semplice e in una giornata di pioggia mi potrebbe venirmi lo sfizio di montarlo e magari poi sentirci in aria con l'attrezzo
Ti ringrazio e ti saluto - Mario MOZ

[IK2VTU]

Ciao a tutti e grazie per i commenti e i suggerimenti,
rispondo in merito alla stabilizzatrice che la 6X5 assorbe solo 0.3 A di filamento ed è un grande vantaggio viste le dimensioni del trasformatore a disposizione, l' unica valvola da provare secondo me è una 5Y3 che assorbe 1 A di filamento e forse il trasformatore ce la fa ad alimentare anche l' oscillatrice di BT,
vedremo...dovrei averne qualcuna in giro.

C'è un particolare interessante che non ho scritto ed è il seguente: quando ho aperto l' alimentatore ho notato che il cambio tensione era sui 110 Volta, mi è venuto in mente che se per caso veniva utilizzato quando la tensione di rete era circa 130 Volta in alcune località italiane dell' epoca, il tutto si spiega nel senso che almeno 1,5 Volta sul filamento della stabilizzatrice si recuperavano ed avrebbe emesso quasi correttamente, mah...fantasia o realtà? Mi direte se la trovate una cosa possibile, non so bene tutta la storia della tensione di rete nel nostro paese.

Per quanto invece riguarda rifare l' alimentazione a diodi è la strada più breve e sicura, se butta male con 5Y3 farò il tutto a stato solido, mi dispiace per il disegno del pannello quotato ma non ne avrei il tempo e non sarei in grado di farlo bene, il disegno non è mai stato il mio forte, dico a Mario che eventualmente gli posso spedire l' oggetto cosi diventa ancora semplice.

Buona giornata
Giamp

[IK2VTU]

Ciao a tutti, incredibile! L' alimentatore funziona, era la 6X5 originale guasta, ho smontato quella che impiego sull' alimentatore del Marelli RR1A ed partito immediatamente, certo che un alimentatore cosi minimale non l' ho mai visto, c'è solo il trasformatore, la valvola e due condensatori in parallelo da 8 micro a secco e non polarizzati, alla faccia del risparmio!!!

Giamp

[IK0MOZ]

Ciao Giamp, non mi dire che i due elettrolitici Geloso ancora funzionano. Io li avevo su un vecchio alimentatore in alternata per WS-19 degli anni 60 ed erano diventati due resistenze.....
Ho letto che hai un RR1A perche non apri un argomento su questo ricevitore ?
Mario

[IK2VTU]

Ciao Mario, i condensatori scaldavano un pò con il variac a 100 Volts, dopo un paio d' ore tiepidi e adesso perfetti, completamente freddi e funzionanti, da non credere! Non è detta l' ultima parola...può darsi che espoldano poi improvvisamente come mi è già successo.
Il mio RR1A lo comprai a Moncalvo, distrutto e pasticciato al massimo, l' ho smontato completamente, sono rimasti solo gli zoccoli e la meccanica di sintonia, pulito, riverniciato il frontale e poi rifatto da capo stadio per stadio utilizzando le valvole equivalenti perchè le originali non si trovavano.
Non contento gli ho fatto il rivelatore a prodotto utilizzando lo zoccolo della valvola che una volta faceva il noise blanker perfettamente inutile, poi ho trovato due quarzi da 1.6 mHz larghi 1500 e 250 Hz e allora ho fatto un convertitore a stato solido da 1,6 mHz a 940 kHz e viceversa cosi adesso posso ascoltare bene SSB e CW, il convertitore sta dentro l' apparato con una scatola fatta su misura e facilmente rimovibile, poi ho fatto un ACG che può duplicare o quadruplicare la negativa di griglia cosi da funzionare anche su segnali deboli, insomma non mi sono mai divertito tanto, va che è una scheggia ma solo dopo mezz' ora di accensione e non me ne vogliano i puristi per lo scempio!
Il mio modello è il primo prototipo, quello brutto con la finestrella per la lettura della frequenza, sarà del 40', non avrei granchè da dire sul Marelli oltre a quello che già si sa visto in tanti lo conoscono.

A presto
Giamp