IRME Gabbiano II

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IW5AFV
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IRME Gabbiano II

Messaggio: #29464 IW5AFV
14/03/2018, 12:08

Buongiorno,
in questi giorni mi sono cimentato nella taratura di un ricetrasmettitore IRME Gabbiano II di Silvio IK5DGF, ed ho scoperto una cosa che penso sia utile sapere per un amico che volesse utilizzare questo apparato.
Il Gabbiano II è un ricetrasmettitore marino canalizzato che lavora in AM nella banda da 1.5 a 3.8MHz. Utilizza come finale una 12DQ6B modulata di placca e griglia schermo, pilotata da una ECC82, e la IRME specifica che genera 45W di portante in classe C.
E' un apparato molto compatto, costruito con criteri professionali, la potenza dichiarata e l'alimentazione a 12V lo rende appetibile per l'uso anche portatile sugli 80 metri.
Il manuale dice che per fare l'accordo di placca bisogna trovare il minimo della corrente anodica spostando alcuni ponticelli sull'induttanza, e fin qui va bene; ma per misurare la corrente dice di collegare in parallelo alla resistenza di catodo della valvola (5 Ohm) un MILLIAMPEROMETRO utilizzando il connettore predisposto sull'apparato. La cosa mi ha insospettito perchè in questo modo avrei misurato solo la parte di corrente che passa nello strumento in relazione alla sua resistenza interna. Per misurare la corrente che transita nella valvola ho ritenuto opportuno misurare la caduta di tensione ai capi della resistenza di catodo e da quella calcolare la corrente. Il manuale riportava una corrente massima tra 120 e 140 mA e quindi dovevo misurare tra 0.6 e 0.7V.
In effetti ho misurato 0.6V, ma IN ASSENZA DI SEGNALE DI PILOTAGGIO!. Ho controllato la tensione di bias della griglia, che doveva essere -75V ed ho visto che era invece -60V. C'era una resistenza non a schema, a mio parere montata in fabbrica; ho messo la resistenza giusta, il bias è andato a -75V ma la corrente è scesa solo a 75 mA.
Quindi la finale lavora in Classe AB e non in classe C.
Per tentare di farla lavorare in classe C ho alzato il bias al massimo, -118V, ma la valvola conduceva ancora 25 mA.
In queste condizioni sul canale a 2182KHz dopo gli accordi ho tirato fuori una potenza di 28W con un assorbimento di 120 mA x 550V , quindi 66W, con un rendimento del 42% ed una potenza dissipata di 38W ! :? Il datasheet della valvola specifica una potenza massima dissipabile di 18W, come amplificatrice di riga; per un servizio discontinuo potrà reggere di più, ma comunque è presa per il collo.
Ma non basta: se si tara come dice il manuale con il milliamperometro la corrente assorbita è ancora maggiore: le misure fatte con il voltmetro sul Gabbiano II di un altro OM già tarato che tira fuori 33W, hanno dato 0.9V in presenza di pilotaggio (e 0.6V in assenza di pilotaggio).
Quindi potenza assorbita 99W, rendimento 33% e potenza dissipata 66W!!! :shock:
Povera valvola....

Un saluto
Paolo IW5AFV

Paolo Pierelli
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Re: IRME Gabbiano II

Messaggio: #29466 Paolo Pierelli
14/03/2018, 13:08

Ciao Paolo;
grazie per le preziose misure a me utili proprio perchè avrei intenzione di utilizzare i miei IRME proprio nella gamma 80 metri e da quanto leggo, la povera finale lavora tirata per il collo.
Attento alla 2182, non andarci a fare prove perchè è tutt'ora frequenza di emergenza ma credo che tu abbia utilizzato un carico fittizio.
Se dovessi riuscire a risolvere il problema della povera valvola torturata, mi farebbe piacere conoscere il modo.
Ho anche un "DRAGONE" prima serie ed un " MIZAR" che vorrei portare in 80 o in 160 metri tanto per utilizzarli periodicamente.
Un saluto.
Paolo.

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IW5AFV
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Re: IRME Gabbiano II

Messaggio: #29482 IW5AFV
15/03/2018, 12:06

Buongiorno Paolo,
si, ho fatto tutte le misure sul carico.
Per quanto riguarda la possibilità di diminuire la potenza dissipata dalla valvola, l'unica soluzione sarebbe quella di farla funzionare in Classe C, cioè ridurre l'angolo di circolazione della corrente anodica almeno a 120 gradi del periodo della RF.
In questo caso il rendimento potrebbe salire intorno al 70%.
Il fatto che in assenza di pilotaggio la valvola era sempre in conduzione di per se non significherebbe che la valvola in presenza di pilotaggio non possa lavorare in classe C, perchè come giustamente mi ha fatto notare l'amico Andrea IK5NXD , alla tensione di bias fornita dall'alimentatore va sommata la tensione di autopolarizzazione che si genera nel passaggio della corrente di griglia sulla resistenza di griglia.
Però dalle misure del segnale RF sulla griglia ho dedotto che questo apporto, se c'è, è poco significativo, e d'altronde i rendimenti misurati sono molto distanti da quelli di un classico funzionamento in classe C.
Sarebbe utile avere i dati di funzionamento come amplificatore RF di questa valvola, ma io non li ho trovati.
Nel caso specifico del Gabbiano II, a mio parere bisognerebbe alzare la tensione di bias, eventualmente aumentando se possibile anche l'autopolarizzazione, ma in questo caso il segnale di pilotaggio fornito dalla valvola oscillatrice non sarebbe più sufficiente.
Un risultato analogo si otterrebbe abbassando la tensione di griglia schermo, ma penso a spese della potenza di uscita.
Ma forse da questa valvola non si può pretendere più di 20- 25W in condizioni operative "normali".
In sostanza si tratterebbe di riprogettare, piuttosto che di adattare l'apparato all'uso radioamatoriale.
Per finire un ultimo warning: il Gabbiano II lavorava con quarzi in contenitore HC25. Si trovano in vendita quarzi sugli 80 metri in contenitore FT243 che all'interno montano un quarzo miniatura da circuiti stampati. Sull'apparato su cui ho fatto le prove con questo quarzo l'oscillatore generava una tensione troppo bassa :oops: .

Paolo IW5AFV


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