Radar AI MkIV

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IK0QDQ
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Radar AI MkIV

Messaggio: #15665 IK0QDQ
10/08/2015, 15:24

Salve a tutti.
Oggi piove (governo ladro!!!!!, si diceva una volta) e non resta che far passare il tempo giocherellando con in computer.
Girovagando per la rete, mi sono imbattuto in un argomento che nella primavera del 2002 aveva provocato in me un insano iteresse ( avrei voluto replicarlo anche io): su Radio Bygones, Norman Groom (noto replicante inglese, quello della cabina del Lancaster) aveva pubblicato una descrizione del restauro del ricevitore e della replica dell'indicatore di questo radar, nonchè alcune note sul generatore di segnali autocostruito, per generare una simulazione del funzionamento. La cosa mi aveva incuriosito molto, ma non trovando documentazione alcuna, la cartellina con gli appunti sull'argomento, finì in biblioteca e lì ha dormito fino a ieri sera.

Intanto chiedo ai germanofili: essendo questo un apparato messo a punto per la battaglia d'inghilterra, è il primo assoluto, o i tedeschi avevano già qualche cosa del genere???
Carlo, tu ne sai niente?? magari hai tutto l'apparato completo e funzionante!!!!!!!
Io del TX non ho ne foto ne info.
Dell'RX so quello che è riportato nell'articolo citato:
Il ricevitore è un supereterodina convenzionale ad una conversione, riceve da 194 a 196 MHz, con due stadi RF, un oscillatore /mixer, tre stadi amplificatori di IF a larga banda: fo 45 MHz, banda 750kHz. Diodo rivelatore, video amplificatore LF e uscita su cathode follower.
L'unicca "stranezza" è che l'oscillatore del ricevitore viene spento durante i cicli di trasmissione.
Un'altra curiosità, trovata sul sito della PYE (che costruiva questo oggetto), è che l'amplificatore di media era "pari pari" un amplificatore prodotto per i televisori dell'epoca.
Dell'indicatore, che contiene semplicemente due tubi classici (di produzione inglese) c'e una foto della riproduzione eseguita dall'autore del su citato articolo.
Vediamo se questo argomento riesce a risvegliarvi dal torpore dell'estate!!!!!!!!!!!!!!!!
Ultima info in mio possesso: in America hanno riprodotto questo oggetto con la sigla SCR-540
Edoardo
Ultima modifica di IK0QDQ il 10/08/2015, 19:27, modificato 1 volta in totale.
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iz2zph
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Re: Radar AI MkIV

Messaggio: #15668 iz2zph
10/08/2015, 17:00

Ciao Edoardo....
mi metto in mezzo come al solito .... ecco l'articolo di Norman
http://website.lineone.net/~norman.groom/AIMK4.htm

su v m a r s c'è il manuale (88mb) in pdf
Paolo IZ2ZPH
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... sono ALLERGICO alle radio francesi ...

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I2MZC
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Re: Radar AI MkIV

Messaggio: #15673 I2MZC
10/08/2015, 20:34

Ciao ragazzi, mi era venuto il dubbio di aver sbagliato forum... Ma se volete continuiamo a parlare di automezzi e allora ho molto da raccontare. Tornando in argomento radio e coniugati, quello dei radar è un argomento che mi ha sempre attirato, anche perchè a Genova c'era una certa disponibilità di radar provvenienti dalle navi in demolizione, di cui conservo ancora molte parti. Ma soprattutto è la storia che è tutta da riscrivere. Non sono stati gli inglesi a inventare il radar, fatta eccezione per le enunciazioni fatte da G.Marconi allora massimo rappresentante della MARCONI ENGLAND!! I tedeschi erano molto più avanti sia nello studio che nella realizzazione. Al tempo dell'entrata in guerra, mentre gli inglesi avevano il sistema radar della HOME CHAIN che ancora un pò era quasi un trasmettitore a scintilla e un ricevitore a galena, i tedeschi avevano in funzione radar per il tiro (Seetakt) su tre corazzate, la Graf of Spee, la Prinz Eugen ed un'altra di cui ricordo il nome. Funzionavano già a 500 MHz e davano dati di telemetria validi. Poi avevano in prova i Wursburg con antenne paraboliche e autotracking. Gli americani a Pearl Arbour a fine 41 avevano un radar che non era certamente di ultima generazione. L'unica vera novità ed evoluzione nei radar è stato l'H2S che funzionando a 3 GHz con una potenza di cirtca 25 KW ha segnato l'inizio di una nuova era. Ma se guardate i filmati degli sbarchi in Normandia non vedete nessuna nave con paraboloidi o altre antenne SHF. Erano rimasti ai triodi e alle antenne Yagi a 180-200 MHz.
Ho un pò di parti dei radar tedeschi tra cui gli indicatori a un tubo (FuG200), a due tubi (FuG 220) e quello a tre tubi (FuG202) e nei prossimi mesi potrebbe essere un argomento interessante. Anni orsono avevo tentato di mettere insieme un H2S ma l'impresa è impossibile perchè è costituito di molti pezzi quasi tutti introvabili. Ho trovato una versione dell'indicatore dell'H2S postbellica e la parte del calcolatore a fianco dell'indicatore, acquistata a Brighton non mi è mai stata spedita e il venditore scomparso. Ho il manuale e quando lo guardo mi rendo conto di una "MISSIONE IMPOSSIBILE". Comunque parliamone.

P.S. Non riesco ad allegare degli schemi, perchè il sistema dice che non sono accettati file con estensione .sch. Che si fa?
Carlo
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Re: Radar AI MkIV

Messaggio: #15679 IK0QDQ
11/08/2015, 8:30

Ciao Carlo, allora ci sei!!!!!!!!
Hai fatto un bel pistolotto, ma non hai risposto alla mia domanda. Lo conosci il radar aviotrasportato da intercettazione, chiamato AI MkIV??????, anche se era un cesso e forse funzionava con un triodo tipo quello della 19 (la famosa bicornuta) ai tedeschi ha dato molto fastidio.
Per questo motivo mi piacerebbe saperne di più: con che valvola andava in trasmissione??? Che valvole usava l'RX in HF?? ecc. ecc

Poi quando avremo finito il 518 e avremo mandato alla NARA una bella replica del manuale, anche a me piacerebbe andare a curiosare intorno all'H2S: mai dire mai, più lemissioni sono impossibili e più sono intriganti.
Edoardo
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Re: Radar AI MkIV

Messaggio: #15680 I2MZC
11/08/2015, 10:02

Ciao Edoardo, non pensavo che fossi così interessato al radar MK IV, e in questo caso ti dò le informazioni richieste:
L'RX era equipaggiato con una fila di VR 95 (954), una amp RF, una OSC, una MIX, sei stadi RF oltre a un diodo rivelatore. Effettivamente l'oscillatore rx veniva spento da un tyratron VGT 121. Era un sistema per evitare di saturare l'RX durante la trasmissione. Eravamo agli inizi e tutte le strade furono sperimentate. Il TX montava due VT 90 in circuito autoscillante. Le tecnicche inglese e tedesca erano abbastanza simili. Ho il ricevitore del Freia e la tecnica è sempre la stessa. Praticamente i circuiti radar sono rimasti gli stessi per almeno tre anni e la differenza era soprattutto nelle antenne.
Poi ci fù il magnetron e per i radar aviotrasportati tutto cambiò.
Ma c'erano differenti filosofie d'impiego del radar: inglesi e americani cercavano gli aerei nemici direttamente con i radar di bordo con tutte le rogne allegate: portata massima e portata minima. I tedeschi seguivano gli aerei nemici con i radar da terra e comunicavano i dati via radio con maggior precisione.
Dopo è facile discutere su chi aveva ragione ma allora era tutto da sperimentare.
Carlo
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Re: Radar AI MkIV

Messaggio: #15688 I2MZC
11/08/2015, 15:59

Un altro problema del AI MK IV era il tempo di commutazione fra TX e RX. Infatti il sistema di spegnere l'oscillatore del ricevitore, causava un forte ritardo nella ripresa delle oscillazioni. E' noto che la distanza minima di visualizzazione di un oggetto in un radar è dato dalla somma del tempo di emissione, cioè lunghezza dell'impulso e del tempo di commutazione tx/rx. Nel caso del AI MK IV la distanva minima era tale che l'aereo nemico spariva dallo schermo prima di essere visibile direttamente. Un grosso problema su aerei da caccia.
Carlo
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Re: Radar AI MkIV

Messaggio: #15689 IZ8YRR
11/08/2015, 16:20

Carlo, Edoardo,
approfitto di questo periodo di pausa dell'estate (qui piove), per dire la mia su questo interessantissimo argomento.

Innanzitutto, il manuale dello AI Mk IV lo trovate sul sito del VMARS al seguente link [1]

Questo tipo di radar erano disponibili un po dappertutto. Si lavorava in genere in VHF (50 - 500 MHz). Si era verificato che, al diminuire della frequenza, diminuisce il clutter dovuto alla riflessione sul mare, per angoli d'incidenza inferiori a 50° - Skolnik, Radar Engineering). In genere questi radar erano basati su un TX a due o più triodi, in alcuni casi di tipo auto-oscillante, quindi senza modulatore, un ricevitore, due o più antenne yagi, e un commutatore rotante d'antenna, sincronizzato con uno o più indicatori video.

Al momento non so dire chi li ha avuti per primo, ma bisogna anche dire che la scelta di produrre un certo tipo di apparati dipende molto dal tipo di guerra che si intende intraprendere. Gli inglesi, inizialmente sulla difensiva, avevano messo in agenda con gli USA tre tipi di radar, da migliorare mediante l'uso delle microonde:

ASV - aircraft to surface vessel, per la caccia ai sommergibili
AI - aircraft intercept, per la caccia
GL - gun laying, per la contraerea

Inoltre, fu sviluppato lo H2S per la navigazione e il bombardamento notturno. Secono alcuni, H2S significava "home sweet home".

Apparati USA: serie ASB [2-4]. Apparati tedeschi: serie Fug200 (Lichenstein, Hohentwiel) [5-8]. Anche i giapponesi realizzarono alcuni modelli in piccola serie: ad esempio il Mk 6, model 4 (150 MHz) imbarcato sui Kawanishi H8K "Betty" [9-11]. Persino in Italia era stato realizzato un prototipo: l'arghetto. Presso la SAFAR erano rimasti in magazzino il modulatore, e alcuni accessori.

Carlo, per quanto riguarda il progetto di rimessa in funzione dello H2S, forse conosci G4EZM, che in un articolo sul bollettino del VMARS ha descritto come è riuscito a far funzionare il tutto, generando un segnale PPI simulato [12].

Edoardo: ho visto che hai l'indicatore dello APN-12. Anche io ne ho acquistato uno su ebay. Questo tipo di apparati (sistema Rebecca) sono simili per principio ai radar tipo AI. All'interno c'è infatti un commutatore rotante d'antenna, sincronizzato con il commutatore video. Io ho anche il ricevitore dello ASB-4 [13].

1 - http://www.vmarsmanuals.co.uk/archive/2 ... .%20IV.pdf
2 - http://pwencycl.kgbudge.com/A/s/ASB_airborne_radar.htm
3 - http://www.ibiblio.org/hyperwar/USN/ref ... 2.html#asb
4 - http://www.smecc.org/asb-5_airborne_radar.htm
5 - http://www.cdvandt.org/Fug200-paper-Hans-Jucker.pdf
6 - http://www.cdvandt.org/Lichtenstein%20radars.pdf
7 - http://www.cdvandt.org/German%20airborn ... %20def.pdf
8 - http://www.nsarc.ca/hf/german_radar.pdf
9 - http://www.fischer-tropsch.org/primary_ ... 20E-02.pdf
10 - http://airandspace.si.edu/explore-and-l ... cation%201
11 - http://airandspace.si.edu/explore-and-l ... cation%202
12 - http://www.vmarsmanuals.co.uk/newslette ... _radar.pdf
13 - viewtopic.php?f=10&t=330&start=110#p13744

Tonino
Ultima modifica di IZ8YRR il 11/08/2015, 22:39, modificato 2 volte in totale.
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Re: Radar AI MkIV

Messaggio: #15690 IZ8YRR
11/08/2015, 17:02

Completo l'argomento con un riferimento ad un piccolo museo giapponese, lo Yokohama Radio Museum, dove sono esposti una serie di apparati molto interessanti, alcuni visibili anche al loro interno.

Un apparato radar tipo AI è lo "Experimental Model 19 “Ku” Mark 1 Type 12 Radar Set". Si può vedere il ricevitore con la media frequenza e lo stadio d'ingresso con le 955 giapponesi.

Molto interessante il ricevitore a larga banda E-27, che svolgeva sui sommergibili giapponesi la stessa funzione del FuMB4 Samos installato sugli U-Boote tedeschi.

Gran parte di questi apparati si trovano presso lo Smithsonian National Air and Space Museum. Su alcune fotografie appare un cartello con su scritto "Captured Jap Radar!". In effetti, per gli USA fu una sorpresa scoprire durante la guerra del pacifico che i giapponesi, ritenuti tecnicamente inferiori, avevano il radar, operativo su tutti i fronti. Mai sottovalutare il nemico.

http://www.yokohamaradiomuseum.com/radar.html
http://airandspace.si.edu/collections/a ... 9730172000
http://airandspace.si.edu/collections/a ... 9730167000
http://airandspace.si.edu/collections/a ... 9710991000
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Re: Radar AI MkIV

Messaggio: #15691 IK0MOZ
11/08/2015, 17:04

Sull'utilizzo pratico dei radar della serie AI avevo un libretto (Longanesi serie pocket ricordate ?, ma purtroppo non ricordo il titolo) scritto da un pilota inglese della caccia notturna. Su questo libretto il pilota racconta sia l'addestramento (vivevano al buio e si alimentavano a carote....) che l'utilizzo pratico. Il primo tipo (Mk I ????) non funzionava e malgrado gli sforzi della guida caccia terrestre intercettare un aereo nemico quasi impossibile. Il tipo successivo (MK II ????) le cose migliorarono poichè da terra lo portavano fino al contatto, dopo di che con il radar di bordo l'aereo si avvicinava fino a vedere gli scarichi a questo punto avveniva l'attacco. Il modo utilizzato dai tedeschi per difesa era una rapida manovra evasiva (se ne aveva il tempo ed il pilota era in gamba) per uscire dal cono del radar. Questo costringeva a ripetere per intero la manovra di avvicinamento e siccome questa volta il "tedesco stava in campana" generalmente non riusciva.
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Re: Radar AI MkIV

Messaggio: #15692 I2MZC
11/08/2015, 17:09

Ciao Tonino, contento di risentirti. Ai tempi in cui non esisteva Ebay, ho girato tutta l'Inghilterra e contattato molti radioamatori (quelli veri) e visitato mercatini, esibizioni militari ma l'unica cosa che avevo trovato era il calcolatore a fianco dell'indicatore dell'H2S. Comperato e pagato ma mai ricevuto. Quella volta non ero in auto e sull'aereo pesava troppo. Il venditore dopo un pò di scuse è sparito....
Ho trovato parti di radar inglesi in Germania, tra cui un pezzo di H2S e un indicatore del dopoguerra che non ha il tubo piccolo per la visione lineare del segnale.
I trasmettitori radar inglesi non aviotrasportati, fino alla fine della guerra montavano due triodi autoscillanti.
Ne ho smontati alcuni...
Ho diversi radar di cui alcuni avionici funzionanti e uno installato sul tetto di casa, appartenuto ad una motovedetta della finanza, costruito dalla Microlambda e funzionante in banda X.
Ho una collezione di Magnetron, klystron etc che sarebbe bello far vedere, ma a chi? Solito problema.
Ne parliamo tra noi e ci divertiamo. Vorrei rimettere in funzione il radar del F86K che ho quasi completo e il radiotelemetro dell'F84 che ho completo di manuali. Ma sono solo (a Milano!!|) a occuparmi di questi oggetti e questo mi demoralizza.
Carlo
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