COMPLESSO AERONAUTICO B 30

[iw9hmi]

Questo lo avevo messo in conto, resta comunque il fatto che è sempre uno strumento costruito negli anni 40, compatibile funzionante e rimane fin quando non si reperirà l'originale Carlo
QRP STATION
IW9HMI

[IK0MOZ]

Siccome in altro argomento sta ritornando in discussione la B.30 posto la scheda dove sono descritte le varianti conosciute di questo complesso. Preciso che la scheda è stata compilata nel 2004 ed oggi in funzione di nuove informazioni potrebbe non essere completamente corretta. Possiamo prenderla come riferimento per ulteriori precisazioni-
Mario, moz

[IK0MOZ]

Rispondo qui ad un post di Antonio/ABC trovato su un altro argomento dove lui definisce "indifendibile" il complesso B30. Io non sarei così drastico. E' vero che inizialmente l'apparato ebbe dei problemi, ma questi spesso furono amplificati dagli operativi (piloti e tecnici a terra non adeguatamente preparati), ma poi con le modifiche e le varianti arrivò onorevolmente fino al 1945. Se poi il problema era "assicurare le comunicazioni TBT" e se la B30 era il miglior sistema per risolverlo, il discorso è diverso. Come detto da Giorgio/CAI e Carlo/MCZ l'ottimo sarebbe stato salire in frequenza (IMCA, Fug-16....), ma questo avrebbe scombinato tutta l'organizzazione messa in piedi in decine di anni. A terra avevamo stazioni in OC e a meno di non ridisegnare tutta l'organizzazione quella era la gamma utilizzabile. Qui effettivamente è mancata la lungimiranza. Uno studio su sistemi piu moderni e piu efficati non fu sviluppato, per cui l'unica via era la B30. B30 che non è stata invenzione della Allocchio Bacchini (costruttore insieme ad altri), ma della DSSE comunque condizionata dall'esistente e forse delle solite beghe ministerial/burocratiche.
A me la B30 è simpatica ed invidio Carlo per i suoi pezzi, peccato che non copre i 7 MHz
Mario moz

[I2MZC]

Mario, hai ragione nel dire che la B30 non era assolutamente da buttar via. Io credo che il suo più grande difetto, comune ad altri apparati dell'epoca, fosse la freuenza di lavoro. Lavorare a 3 o 4 MHz con potenze così piccole e antenne poco efficienti, non poteva dare grandi risultati. Sulle frequenze più alte (VHF) mancava l'esperienza. Non dobbiamo dimenticare che negli altri paesi i radioamatori, che poi erano i tecnici che lavoravano nelle ditte costruttrici, sperimentavano le frequenze più alte. Da noi no! Tutto vietato con quei soloni che credendo di essere i possessori della scienza esatta e davano disposizioni che si sarebbero dimostrate fallimentari. Invece un velo pietoso sugli apparati IMCA. Io ho altri apparati IMCA del dopoguerra che metterò sul nostro sito in modo che tutti possano capire i motivi della disfatta e giudicare.
Carlo I2MZC