Arrivato venti anni fa e rimasto in uno scaffale sperduto .... sono iniziati i lavori ... a Marzaglia inizierà la ricerca dei pezzi mancanti .
Nel frattempo iniziamo con una foto dopo la prima pulizia ... la polvere di mezzo secolo ha lasciato tracce evidenti sulla vernice.
L' interno è in discreto stato ... qualche condensatore poco in tema da sostituire ....
lo schema in buono stato ...
altri particolari.
73 a presto ... a Marzaglia !!
WIRELESS SET 21 WS-21
-
Paolo Pierelli
- Sergente maggiore
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- Iscritto il: 17/10/2016, 9:08
Re: WIRELESS SET 21 WS-21
Ciao Gabriele; è un bel lavoro ma sono certo che verrà fuori bene.
Ne ho una anche io, che ho "riesumato" durante una rovente estate, della quale ti posto una foto del frontale che potrebbe esserti utile.
Se ti dovesse servire qualche scatto dell'interno per la riprazione, dimmelo pure.
Buon lavoro!!
Paolo.
Ne ho una anche io, che ho "riesumato" durante una rovente estate, della quale ti posto una foto del frontale che potrebbe esserti utile.
Se ti dovesse servire qualche scatto dell'interno per la riprazione, dimmelo pure.
Buon lavoro!!
Paolo.
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Re: WIRELESS SET 21 WS-21
Ciao Gabriele,
Carlo ed io anni fà iniziammo l'opera di restauro di questo apparato, dopo averne acquistato uno in società (ovviamente a Marzaglia) per recupere le rispettive parti mananti. A me ne è rimasto uno completo e perfettamente funzionante (lungo e duro lavoro, molti condensatori in perdita ed alcuni cavi in corto). Ma purtroppo entrambi i pannelli sono completamente da rifare.
Ho intrapreso l'opera di ricostruzione del master per fare le serigafie, ma la difficoltà a trovare vernici e soprattutto un tavolo, di misure decenti, mi ha scoraggiato ed è tutto fermo li.
Edoardo
Carlo ed io anni fà iniziammo l'opera di restauro di questo apparato, dopo averne acquistato uno in società (ovviamente a Marzaglia) per recupere le rispettive parti mananti. A me ne è rimasto uno completo e perfettamente funzionante (lungo e duro lavoro, molti condensatori in perdita ed alcuni cavi in corto). Ma purtroppo entrambi i pannelli sono completamente da rifare.
Ho intrapreso l'opera di ricostruzione del master per fare le serigafie, ma la difficoltà a trovare vernici e soprattutto un tavolo, di misure decenti, mi ha scoraggiato ed è tutto fermo li.
Edoardo
# ARO 440/0 
Edoardo IK0QDQ
Re: WIRELESS SET 21 WS-21
Anche la WS-21 è parte della tecnica bellica inglese "Latta e cartone". Pensata per una vita operativa breve riportarla all'antico splendore (dopo 70 anni ) è una impresa non facile. Un particolare plauso e incoraggiamento va a chi si infila in questa avventura. Peccato che di questa stazione non ci sia anche la versione "made in Canada" che dal punto di vista della componentistica sarebbe stata sicuramente migliore. Auguri e buon lavoro
# ARO 301/0
WS 19 Group # 15 Mario IK0MOZ
Re: WIRELESS SET 21 WS-21
Forza Gabriele, rimettilo in sesto che in giro ce ne sono poche di WS21!!!
Anch'io qualche anno fa ne ho restaurato una
anche questa era messa male, allora l'ho riverniciata e ho rifatto le scritte con i trasferibili.
Da qualche parte dovrei avere anche l'unità di controllo (malmessa anche quella) che va nel vano dell'apparato e lo strumento a spina.
Le valvole si trovano facilmente anche nuove, nel caso tu ne avessi bisogno, ma mi pare che sull'apparecchio ci sono anche quelle di scorta.
Buon lavoro
Paolo
Anch'io qualche anno fa ne ho restaurato una
anche questa era messa male, allora l'ho riverniciata e ho rifatto le scritte con i trasferibili.
Da qualche parte dovrei avere anche l'unità di controllo (malmessa anche quella) che va nel vano dell'apparato e lo strumento a spina.
Le valvole si trovano facilmente anche nuove, nel caso tu ne avessi bisogno, ma mi pare che sull'apparecchio ci sono anche quelle di scorta.
Buon lavoro
Paolo
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Re: WIRELESS SET 21 WS-21
Io e Edoardo avevamo iniziato il restauro di due WS21 ed eravamo riusciti ad avere 1,5W in uscita!!!
La mia era particolarmente disastrata e ho dovuto rifare tutto il cablaggio con fili originali, i condensatori e il pannello. Avrei dovuto rifare anche il control box ma sono passato ad un altro rottame ed è rimasta li.
Carlo I2MZC
La mia era particolarmente disastrata e ho dovuto rifare tutto il cablaggio con fili originali, i condensatori e il pannello. Avrei dovuto rifare anche il control box ma sono passato ad un altro rottame ed è rimasta li.
Carlo I2MZC
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ARO # 554/2 CarloRe: WIRELESS SET 21 WS-21
Accidenti, sono senza parole. Paolo, Carlo dire che avete fatto un lavoro magnifico è poco e questa è una sfida per Gabriele. Io ai tempi del CROSEM cartaceo collegavo quasi ogni sabato mattina IX1OTS dalla Valle d'Aosta (mi sembra Walter) in 40 m/CW che utilizzava una WS-21 che da quanto ricordo non aveva una nota particolarmente pigolante. Peccato che non ha gli 80 m, ma che potenza ha ?
# ARO 301/0 WS 19 Group # 15 Mario IK0MOZRe: WIRELESS SET 21 WS-21
Se ti va bene, ma molto bene, 1,5 Watt.
Io come al solito, cerco la perfezione, e quindi........ sono pieno di incompiute.
Tutti e due gli apparati sono funzionanti. Uno completo, l'altro senza quadro di comando ed alimentatore. Purtroppo entrambi i pannelli aspettano di essere serigrafati. Uno è del classico colore grigio, l'altro è un verde/giallino che credo sia post-bellico.
Qualcuno conosce la datazione di quel colore ??????
Edoardo
Io come al solito, cerco la perfezione, e quindi........ sono pieno di incompiute.
Tutti e due gli apparati sono funzionanti. Uno completo, l'altro senza quadro di comando ed alimentatore. Purtroppo entrambi i pannelli aspettano di essere serigrafati. Uno è del classico colore grigio, l'altro è un verde/giallino che credo sia post-bellico.
Qualcuno conosce la datazione di quel colore ??????
Edoardo
# ARO 440/0 Edoardo IK0QDQ-
Paolo Pierelli
- Sergente maggiore
- Messaggi: 1023
- Iscritto il: 17/10/2016, 9:08
Re: WIRELESS SET 21 WS-21
1,5 W si, col vento a favore...
Quando accesi la mia, ero intorno al watt scarso ma a forza di tararture, condensatori nuovi e pazienza, tanta pazienza, sono riuscito ad arrivare al watt e mezzo circa ma diciamo che quando fa bel tempo siamo intorno a 1,2 watt e già va bene.
In effetti, il cablaggio è abbastanza schifoso; l'isolante si polverizza lasciando i fili scoperti e ricordo di aver lavorato quasi più su quello che sul resto ed anche i componenti non sono certamente da premio Nobel ma credo che il ragionamento fosse quello che mi ha illustrato Edoardo: il loro pensiero era che, tanto, queste radio non sarebbero certamente durate chissà quanto perchè sarebbero prima o poi saltate per aria, bruciate, centrate da qualche cannonata, distrutte per non farle prendere dal nemico, ecc. e quindi, perchè usare materiali pregiati per radio destinate a finire in pezzettini entro due o tre mesi al massimo?
Questo rende ancor di più appassionante il lavoro di restauro.
Buon ponte a tutti.
Paolo.
Quando accesi la mia, ero intorno al watt scarso ma a forza di tararture, condensatori nuovi e pazienza, tanta pazienza, sono riuscito ad arrivare al watt e mezzo circa ma diciamo che quando fa bel tempo siamo intorno a 1,2 watt e già va bene.
In effetti, il cablaggio è abbastanza schifoso; l'isolante si polverizza lasciando i fili scoperti e ricordo di aver lavorato quasi più su quello che sul resto ed anche i componenti non sono certamente da premio Nobel ma credo che il ragionamento fosse quello che mi ha illustrato Edoardo: il loro pensiero era che, tanto, queste radio non sarebbero certamente durate chissà quanto perchè sarebbero prima o poi saltate per aria, bruciate, centrate da qualche cannonata, distrutte per non farle prendere dal nemico, ecc. e quindi, perchè usare materiali pregiati per radio destinate a finire in pezzettini entro due o tre mesi al massimo?
Questo rende ancor di più appassionante il lavoro di restauro.
Buon ponte a tutti.
Paolo.
Re: WIRELESS SET 21 WS-21
Visto che su altri apparati abbiamo "fatto le pulci" in maniera abbastanza feroce,
mi permetto di fare alcune osservazioni su quanto visto sopra.
Queste considerazioni sono anche una tentativo di autocritica a voce alta.
Non volendo entrare nel merito della critica "ad Personam" ho analizzato le foto in anonimo senza collegarle al loro proprietario.
Intanto, pur considerando le derive cromatiche delle macchine digitali e dei nostri schermi (che tanto ci mettono di loro), in quasi tutti gli apparati riverniciati, si nota una spaventosa lontananza dal grigio inglese originale. In alcuni casi stride con alcuni particolari originali reinseriti.
In realtà la vernice grigia era abbastanza chiara, in origine, quel viraggio verso il verde, era dato dall'applicazione di un prodotto antifungo, cosa che si può facilmente riprodurre.
Mi rendo perfettamente conto della difficoltà di reperire dei rivetti simili agli originali per fissare le borchie che impermeabilizzano gli assi delle manopole, ma usare viti moderna con il taglio a croce mi sembra un poco eccessivo.
Da ultimo, so benissimo che il font di caratteri usati dagli inglesi per serigrafare i pannelli è molto strano. Infatti io sono ancora alla fase di ricostruzione dei caratteri:
come si vede, ho quasi ricostruito decentemente (pari all'originale) tutti i caratteri.
Si noti la "O" molto allargata, la "R" con la zampetta lunga ecc. ecc.
Devo ancora lavorare sullo spessore della "N" che allargandosi è aumentato troppo e sulla "W" che non riesco ad "aprire" come è l'originale.
Ma in alcuni casi, con i trasferibili, oltre al font, si sono prese delle notevoli "licenze" anche sulle misure.
Mi chiedo quanto sia giusto imporsi una ricostruzione fedele, e per questo, avere molti apparati incompiuti, piuttosto che raffazzonare e chiudere.
Qualche tempo fà, in una notte insonne, intanto che lavoravo sui caratteri, mia moglie venne a vedere cosa stessi facendo. Quando si rese conto che stavo ritoccando la struttura dei caratteri, si preoccuppò talmente tanto, fino al punto da propormi un controllo medico psichiatrico.
Comincio a pensare che, forse, non avesse tutti i torti.
Con i vecchi amici di questo fatto ne abbiamo già parlato: mi piacerebbe allargare il discorso "serenamente".
Ad Maiora
Edoardo
mi permetto di fare alcune osservazioni su quanto visto sopra.
Queste considerazioni sono anche una tentativo di autocritica a voce alta.
Non volendo entrare nel merito della critica "ad Personam" ho analizzato le foto in anonimo senza collegarle al loro proprietario.
Intanto, pur considerando le derive cromatiche delle macchine digitali e dei nostri schermi (che tanto ci mettono di loro), in quasi tutti gli apparati riverniciati, si nota una spaventosa lontananza dal grigio inglese originale. In alcuni casi stride con alcuni particolari originali reinseriti.
In realtà la vernice grigia era abbastanza chiara, in origine, quel viraggio verso il verde, era dato dall'applicazione di un prodotto antifungo, cosa che si può facilmente riprodurre.
Mi rendo perfettamente conto della difficoltà di reperire dei rivetti simili agli originali per fissare le borchie che impermeabilizzano gli assi delle manopole, ma usare viti moderna con il taglio a croce mi sembra un poco eccessivo.
Da ultimo, so benissimo che il font di caratteri usati dagli inglesi per serigrafare i pannelli è molto strano. Infatti io sono ancora alla fase di ricostruzione dei caratteri:
come si vede, ho quasi ricostruito decentemente (pari all'originale) tutti i caratteri.
Si noti la "O" molto allargata, la "R" con la zampetta lunga ecc. ecc.
Devo ancora lavorare sullo spessore della "N" che allargandosi è aumentato troppo e sulla "W" che non riesco ad "aprire" come è l'originale.
Ma in alcuni casi, con i trasferibili, oltre al font, si sono prese delle notevoli "licenze" anche sulle misure.
Mi chiedo quanto sia giusto imporsi una ricostruzione fedele, e per questo, avere molti apparati incompiuti, piuttosto che raffazzonare e chiudere.
Qualche tempo fà, in una notte insonne, intanto che lavoravo sui caratteri, mia moglie venne a vedere cosa stessi facendo. Quando si rese conto che stavo ritoccando la struttura dei caratteri, si preoccuppò talmente tanto, fino al punto da propormi un controllo medico psichiatrico.
Comincio a pensare che, forse, non avesse tutti i torti.
Con i vecchi amici di questo fatto ne abbiamo già parlato: mi piacerebbe allargare il discorso "serenamente".
Ad Maiora
Edoardo
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
# ARO 440/0 Edoardo IK0QDQChi c’è in linea
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