Variometro WS19

Stefano Onesti
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Variometro WS19

Messaggio: #40306 Stefano Onesti
11/01/2022, 16:39

Salve

Spero innanzitutto che il post sia nella sezione più adatta.
Ho recuperato un amplificatore RF per WS19 insieme ad un variometro alquanto inconsueto a mio avviso.
La domanda è: questo variometro è originale di fabbricazione Inglese/Canadese oppure prodotto in Italia nel dopoguerra ? Mi scuso per la qualità della foto.
Grazie per l'aiuto
Stefano
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roberto burdese
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Re: Variometro WS19

Messaggio: #40310 roberto burdese
11/01/2022, 19:21

Io penso che il tuo variometro sia "originale". Anche io ne ho uno, con scritte in italiano (targhette rivettate), e proveniente dallo svuotamento di un "deposito E-I) di qualche decennio fà. Di questo variometro , se ne parla sul volume 2, V.S. 22 pag. 17, del "WIRELESS for the WARRIOR" , vedi fotograafia. Primariamente per la W.S. 22, ma anche per la WS-19 "high power", appunto con l'amplificatore N°II. "BR"
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iz4xux
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Re: Variometro WS19

Messaggio: #40312 iz4xux
11/01/2022, 21:10

Ciao a tutti
Il set HP usciva inizialmente con l INDUCTANCE AERIAL TUNING. NO1
Molto probabilmente quello italiano e"un evoluzione con qualche controllo in piu
Saluti.
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Re: Variometro WS19

Messaggio: #40315 I2MZC
12/01/2022, 7:03

Quello italiano è un "RADIOTAROCCO", cioè uno dei tanti residuati bellici che dopo la guerra si trovavano a poche lire (guardare le riviste inglesi degli anni 40-50) ripitturate e con targhette fatte in Italia dai furbetti e rivendute all'EI a milioni di lire. Questo fenomeno tutto italiano a fatto chiudere le ditte storiche che si sono trovate senza commesse e con il mercato civile non sono sopravvissute. Questi apparati taroccati non sono un esempio di tecnologia ma un esempio di truffa!!!

I2MZC Carlo
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IK0QDQ
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Re: Variometro WS19

Messaggio: #40319 IK0QDQ
13/01/2022, 0:08

Purtroppo anche qui, come in televisione, c'è gente che sente la necessità di dire la sua ma non ha voglia di ascoltare gli altri e documentarsi.
Il buon Roberto ha perso tanto tempo per dare una risposta documentata che evidentemente non è stara nemmeno letta .
Nel libro di Louise Meulstee, nelle righe riquadrate in rosso, c'è scritto che l'uso dell'accordatore modello J è documentato anche per la WS19 alta potenza. ( E il libro di Louse, per affidabilità, è secondo solo alla enciclopedia britannica).
Non ricordo dove (l'età fa brutti scherzi) ma sicutamente c'è un manuale inglese che descrive un mezzo (probabilmente un Bedford)in cui è presente, tra altri apparati, una 19 HP in cui c'è montato proprio un accordatore tipo J. Quindi l'uso di questo oggetto è canonicamente previsto con il beneplacito di Sua Maestà. Non è quindi un oggetto italiano ma semplicemente il corretto oggetto inglese per una particolare intallazione su un particolare mezzo. Il fatto che abbia una targhetta italiana dipende dal fatto che dopo la guerra in molti hanno lucrato (spesso disonestamente) sulla fornitura di questo materiale surplus, all'esercito italiano. Ma di questo secondo argomento l'esperto è Carlo!!!!!
Edoardo
P.S. Quello della foto postata da Stefano (ed anche quello postato da XUX) sono con la verniciatura originale (grigio chiaro militare inglese). Quello della foto postata da Roberto è stato "italianizzato" dalla J. Geloso di Roma che lo smontato, riverniciato e ricablato per "fare l'inciucio".
Ultima modifica di IK0QDQ il 13/01/2022, 12:54, modificato 1 volta in totale.
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Re: Variometro WS19

Messaggio: #40321 I2MZC
13/01/2022, 1:53

Giustamente come dice Edoardo, l'argomento presenta due facce: quella tecnica e quella storica. Su quella tecnica, sempre interessante, è stato scritto di tutto e di più mentre su quella storica italiana sono solo io che commento. Faccio presente che ho diverse stazioni WS19 in varie configurazioni con alimentatori, accordatori, amplificatori di potenza ed accessori. E' una stazione piena di storia che operò non solamente durante la seconda guerra mondiale ma anche dopo come nella guerra dei sei giorni ed in altri scenari. Ma ogni volta che vedo le radio ripitturate italiane mi si rivolta lo stomaco. La WS19 è stata costruita anche negli US ed è molto più pulita delle originali inglesi e canadesi. Moti paesi hanno usato le apparecchiature surplus dopo la guerra almeno fino alla fine del secolo scorso. Ci sono BC348 scritti in tedesco, BC1000 scritti in francese etc. ma conservando la loro origine e dando il via a costruzioni di copie completamente rifatte. Non ho mai visto apparati surplus con targhette di origine casereccia tranne quelle italiane. La mia lamentela nasce anche dal doloroso racconto che mi fece uno dei fratelli Ducati sulla ripresa del dopoguerra. La Ducati fu costretta chiudere per le angherie subite mentre i pittori si evolvevano. Ma tornando al nostro surplus, devo notare che mentre i tedeschi costruivano macchine meravigliose, piene di ingranaggi e cuscinetti a sfere, gli inglesi usavano la latta stagnata e le funicelle. Ma alla fine facevano lo stesso servizio. Bisognerebbe vedere quali erano i tempi di produzione delle due versioni. La costruzione modulare ha i suoi vantaggi nella produzione di serie. Comunque Viva la SW19!!

I2MZC Carlo
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Re: Variometro WS19

Messaggio: #40323 Stefano Onesti
13/01/2022, 12:44

Ringrazio quanti sinora hanno risposto con informazioni a me utili.
Il mio problema era che non essendo riportato nella targhetta italiana l'esatto riferimento corrispondente all'originale, non sapevo neanche cosa cercare. Chi all'epoca aveva riverniciato e "ritarghettizzato" l'apparato si era limitato a ribattezzarlo con "variometro A".
Stefano
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Re: Variometro WS19

Messaggio: #40324 IK0QDQ
13/01/2022, 12:49

Ciao Carlo,
circa una trentina di anni fa, la marina italiana decise di svuotare i suoi magazzini. Un commerciante di rottami di ferro con sede in un paesetto del viterbese (guarda caso, logisticamente vicino a Terni) acqustò il lotto proveniente dai magazzini del centro della Storta a Roma. Per un lungo periodo BR, MFJ ed io, il sabato mattina, facevamo una "passeggiata" a setacciare le montagne dei rottami. Venne fuori di tutto. Ricordo che camminavamo sui cumoli di materiale, farcito di VT-4, facendole esplodere !!!!. All'inizio le centinaia di WS-19 non interessarono a nessuno. Si dava la caccia ai 390, ai 51J4, ai BC-191 e relativi accessori. Poi il materiale pregiato iniziò a scarseggiare e per non tornare a casa a mani vuote, inizizi a prendere qualche WS19. Ora mi ritrovo con una decina di WS 19 che coprono tutti i modelli esistenti: MK2 originali inglesi (senza sritte in cirillico), MK2 costruite in USA per il lande leasing con le scritte in cirillico, MK3 inglesi, e canadesi prodotte da diversi costruttori. Ogni volta che trovavo un modello diverso me lo portavo a casa. Così ora ho una parete tappezzata di WS19 e di tutti i suoi accessori (compreso il pannello carica-batteria da installare sul CWT !!!!!!.
All'epoca non c'era internet e per sapere cosa fossero tutte quelle variazioni ci volle molto tempo. Con l'aiuto di Roberto Orlandi, che aveva agganci importanti in Inghilterra, misi le mani sulla documentazione originale, e così riuscire ad avere una panaromica piuttosto precisa della situazione ......... poi uscirono i libri dell'olandese .......e arrivò internet. In pochi secondi oggi si può sapere ciò che a me costò anni di duro lavoro di ricerca!!!!!!!!!!!!!!!

Edoardo
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Re: Variometro WS19

Messaggio: #40325 I2MZC
13/01/2022, 14:52

E' vero Edoardo, quanta fatica per trovare uno schema e quante volte passate ore per tirarlo giù da un apparato. Anche qui la stessa storia, a Tortona c'era un rottamaio che ritirava, penso nello stesso periodo, i materiali dalle caserme dismesse. Egualmente si camminava sopra centinaia di valvole tra cui numerose VT4 !!! Oggi se le vendono a centinaia di Euro. Oggi si trovano tutte le informazioni in pochi minuti e quando vedo i miei appunti, o schemi copiati a mano mi viene tanta nostalgia, però penso che la soddisfazione che si aveva dopo tanto tribolare non sia la stessa di oggi. Al contrario, per noi che siamo surplus, non resteranno le foto come ai nostri tempi. Tutti fanno foto con i telefonini che poi svaniscono perché magari il telefono non funziona più o si è acquistato un nuovo modello. Sono pochissimi quelli che le stampano e le conservano. Oggi è tutto mordi e fuggi.
Per cambiare argomento, mi sono comperato quel apparato della GE che c'era sulla baya e che non aveva nessuna offerta. Comunque pagato caro per una radio che non serve a nulla: RX in AM da 60 a 80 MHZ. Pesa un botto e forse il valore lo ha nel ferro :lol: ma erano 62 anni che mi aveva creato un buco nella memoria del surplus. Appena ho tempo e voglia lo metterò sul nostro sito anche se non interesserà a nessuno. Magari qualcuno scoprirà dove veniva impiegato e a quale scopo. Ciao

I2MZC Carlo
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Re: Variometro WS19

Messaggio: #40326 roberto burdese
13/01/2022, 16:40

Ma intanto una foto la potevi mettere, Ciao "BR"
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