Premetto che non sarò breve e quindi su questo argomento aspettatevi diverse puntate. Io lo ritengo abbastanza interessante e quindi che valga la pena discuterne. Metterò in linea molto materiale che rimarra nelle pagine del forum prima che vada disperso dal tempo. Ovviamente spero che quanto dirò verrà discusso dal punto di vista tecnico e completato da chi ha ulteriori informazioni.
Nel Forum già abbiamo toccato queato argomento aperto da Giorgio/IW5CAI del quale do il link
e prego di dargli un'occhiata.
Qui parleremo solo dei ricetrasmettitori progettati e costruiti in Inghilterra durante la WW2 che benchè di molti tipi con caratteristiche diverse seguivano tutti la stessa filosofia tecnica, costruttiva e operativa.
I tipi noti sono : A, AP, BP
I tipi A e AP avevano all'interno un alimentazione in AC mentre i tipi B utilizzavano un alimentatore esterno.
In questa fase parleremo dei tipi A e AP perche i piu prodotti, i piu utilizzati, i piu interessanti dal punto di vista tecnico e probabilmente ancora i piu reperibili (se siete nella possibilità di accedere ad un mutuo.....).
GENERALITA'
Anche se costruiti in diverse varianti tutti avevano :
Lo stesso contenitore metallico
Utilizzavano solo valvole octal metalliche americane dei tipi 5Z4, 6K8, 6SJ7, 6SC7, 6L6
Tramite uno zoccolo octal potevano essere alimentate anche esternamente
Circuito di accordo finale atto ad utilizzare antenne di lunghezza contenuta.
In aggiunta, essento i circuiti elettrici molto simili, la componentistica passiva era quasi la stessa.
TIPI E CARATTERISTICHE DI MASSIMA
segue....
SPY SETS POLACCHI
SPY SETS POLACCHI
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# ARO 301/0 WS 19 Group # 15 Mario IK0MOZ
Re: SPY SETS POLACCHI
Per dare un po di colore alla trattazione e dare una idea di cosa stiamo descrivendo allego un paio di foto riguardo il primo apparato (A-1)
e l'ultimo della famiglia (AP-5).
Dalle foto si può notare che nel primo le valvole (non visibili) sono all'interno del cofano mentre nel secondo sono esterne, questo oltre che favorire il raffreddamento permetteva, se necessario, una rapida sostituzione delle stesse.
Le indicazioni delle funzioni dei vari controlli (lettering) potevano essere in Polacco, in Inglese oppure con una diversa lettera dell'alfabeto. Incollato all'interno del coperchio del contenitore vi era un foglio con le complete istruzioni per l'utilizzo delle stazioni. Normalmente questo foglio poteva essere scritto in Polacco, Inglese e probabilmente anche in altre lingue.
Sotto il Fac-Simile delle istruzioni dell'AP-5
e l'ultimo della famiglia (AP-5).
Dalle foto si può notare che nel primo le valvole (non visibili) sono all'interno del cofano mentre nel secondo sono esterne, questo oltre che favorire il raffreddamento permetteva, se necessario, una rapida sostituzione delle stesse.
Le indicazioni delle funzioni dei vari controlli (lettering) potevano essere in Polacco, in Inglese oppure con una diversa lettera dell'alfabeto. Incollato all'interno del coperchio del contenitore vi era un foglio con le complete istruzioni per l'utilizzo delle stazioni. Normalmente questo foglio poteva essere scritto in Polacco, Inglese e probabilmente anche in altre lingue.
Sotto il Fac-Simile delle istruzioni dell'AP-5
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# ARO 301/0 WS 19 Group # 15 Mario IK0MOZ
Re: SPY SETS POLACCHI
Ciao Mario, interessante questo argomento che vorrei approfondire di più soprattutto dal punto di vista storico. La storia raccontata non è tutta verità, infatti chi vince è sempre il buono e chi perde il cattivo. Poi ci sono tutte le bugie raccontate per sembrare più bravi ed intelligenti del nemico. Questo in senso generale. Quello che vorrei discutere è la storia di queste radio clandestine che hanno avuto una importanza, a mio giudizio, superiore a quelle che tutti conosciamo. Riguardando la storia del film sulla battaglia d'Inghilterra, a un cero punto un generale importante di cui ora non ricordo il nome, asserisce che loro sapevano tutto, sui decolli degli aerei, degli aerei stessi, sul numero e sulla destinazione. Ora è mia convinzione che i radar inglesi di allora che funzionavano sui 28 MHZ, non avessero la possibilità di discriminare tra aerei in arrivo a bassa quota e le riflessioni del mare, per cui in teoria non erano in grado di prevedere quasi nulla. Sono sempre maggiormente convinto che l'arma segreta degli inglesi fossero proprio quelle migliaia di micro trasmettitori disseminati in tutta l'Europa che fornivano tutte le notizie necessarie. Non lo diranno mai!
Io ricordo che durante la guerra sulla passeggiata di Nervi (Genova), c'era un pittore (?) che dipingeva onde del mare, scogli. burrasche, ma che in realtà osservava tutto il traffico marittimo del porto di Genova e poi......non lo so!
Fatto è che terminata la guerra il pittore era scomparso. C'erano migliaia di radio, migliaia di operatore e non trasmettevano i risultati delle partite. Per questo, Mario, l'argomento radio spie è basilare anche se ovviamente
affossato.
La radio miniatura è stata l'arma segreta della WWII.
I2MZC Carlo
Io ricordo che durante la guerra sulla passeggiata di Nervi (Genova), c'era un pittore (?) che dipingeva onde del mare, scogli. burrasche, ma che in realtà osservava tutto il traffico marittimo del porto di Genova e poi......non lo so!
Fatto è che terminata la guerra il pittore era scomparso. C'erano migliaia di radio, migliaia di operatore e non trasmettevano i risultati delle partite. Per questo, Mario, l'argomento radio spie è basilare anche se ovviamente
affossato.
La radio miniatura è stata l'arma segreta della WWII.
I2MZC Carlo
ARO # 554/2 Carlo
Re: SPY SETS POLACCHI
Ciao Carlo, parte di quanto pubblicherò sarà dedicata alla storia che spesso è più interessante degli oggetti. Purtroppo ll materiale che io ho è scritto in polacco e sto cercando il modo di interpretarlo, ma la cosa non è semplice.
Riguardo a chi "scrive" la storia sono d'accordo con te, purtroppo molta gente si limita a "l'ho letto su...." oppure "l'ha detto la televisione" come se fosse la "indiscutibile verità". Come sai in alcuni governi delle cose o episodi sono resi pubblici dopo 20 anni, altri dopo 50, ma molti non hanno scadenza e finche rimane questa ultima clausola ora possiamo fare solo supposizioni. Purtroppo temo che noi non avremo il tempo per dare corpo ai nostri motivati interrogativi.
Al pratico anche io penso che la "home chain" a 28 MHz era uno specchietto per coprire qualche cosa di molto piu semplice. Mario
Riguardo a chi "scrive" la storia sono d'accordo con te, purtroppo molta gente si limita a "l'ho letto su...." oppure "l'ha detto la televisione" come se fosse la "indiscutibile verità". Come sai in alcuni governi delle cose o episodi sono resi pubblici dopo 20 anni, altri dopo 50, ma molti non hanno scadenza e finche rimane questa ultima clausola ora possiamo fare solo supposizioni. Purtroppo temo che noi non avremo il tempo per dare corpo ai nostri motivati interrogativi.
Al pratico anche io penso che la "home chain" a 28 MHz era uno specchietto per coprire qualche cosa di molto piu semplice. Mario
# ARO 301/0 WS 19 Group # 15 Mario IK0MOZ
Re: SPY SETS POLACCHI
Buonasera Mario e Carlo. Io non sottovaluterei troppo le prestazioni della "Home Chain".
E' vero che i radar funzionavano a frequenza bassa, intorno ai 30 MHz, e che le antenne trasmittenti e riceventi erano fisse. Questo comportava una ridotta capacità di scoperta dei bersagli a bassa quota, e su un settore angolare inferiore a 100 gradi.
Il Freya, che era forse il principale radar di scoperta nemico, funzionava a circa 120MHz, con antenna rotante. Quindi migliore detezione bassa quota e capacità di tracciamento dei bersagli su 360 gradi in azimuth. Indubbiamente un concetto radar più moderno.
Però la Home Chain era un sistema integrato; i vari radar, distanziati di qualche decina di miglia uno dall'altro, inviavano i dati dei bersagli, in azimuth ed elevazione, ad un centro di comando e controllo dove veniva effettuato un processo che oggi viene chiamato "data fusion", che migliorava estremamente la precisione di rilevamento dei bersagli e distribuiva ai vari sistemi di difesa situati nel territorio la loro posizione.
Il Freya invece per quanto ne so ( e ora Giorgio IW5CAI mi tirerà le orecchie), non fu mai integrato e realizzava, insieme al radar di tiro Wurzburg, un sistema autonomo di difesa di zona.
In seguito gli inglesi adottarono anche loro sistemi autonomi, ma la Home Chain continuò il suo lavoro per tutta la guerra.
Paolo IW5AFV
E' vero che i radar funzionavano a frequenza bassa, intorno ai 30 MHz, e che le antenne trasmittenti e riceventi erano fisse. Questo comportava una ridotta capacità di scoperta dei bersagli a bassa quota, e su un settore angolare inferiore a 100 gradi.
Il Freya, che era forse il principale radar di scoperta nemico, funzionava a circa 120MHz, con antenna rotante. Quindi migliore detezione bassa quota e capacità di tracciamento dei bersagli su 360 gradi in azimuth. Indubbiamente un concetto radar più moderno.
Però la Home Chain era un sistema integrato; i vari radar, distanziati di qualche decina di miglia uno dall'altro, inviavano i dati dei bersagli, in azimuth ed elevazione, ad un centro di comando e controllo dove veniva effettuato un processo che oggi viene chiamato "data fusion", che migliorava estremamente la precisione di rilevamento dei bersagli e distribuiva ai vari sistemi di difesa situati nel territorio la loro posizione.
Il Freya invece per quanto ne so ( e ora Giorgio IW5CAI mi tirerà le orecchie), non fu mai integrato e realizzava, insieme al radar di tiro Wurzburg, un sistema autonomo di difesa di zona.
In seguito gli inglesi adottarono anche loro sistemi autonomi, ma la Home Chain continuò il suo lavoro per tutta la guerra.
Paolo IW5AFV
Re: SPY SETS POLACCHI
Interessantissima discussione.
Sono d'accordo con Carlo che i radar inglesi erano molto più "rozzi" di quelli tedeschi. Ma sono anche d'accordissimo con Paolo.
Mentre i tedeschi erano tecnologicamente molto più evoluti, peccavano enoememente nella ottimizzazione dei risultati ottenibili con i loro "gioielli". Gli inglesi, al contrario, riuscivano ad ottenere sempre il massimo dai loro"cessi": vedi quello che ci hanno fatto a Taranto con i biplani e con le radio a "pile"......................
Edoardo
P.S. per Mario: mia moglie è polacca. Ora lei, poverina, non mi può certo aiutare, ma oltre alla mia nipotina che è perfettamente triligue: italiano, polacco ed inglese, posso contare su molti amici della comunità polacca della mia zona, in grado sicuramente di tradurmi dal polacco qualche paginetta......... vedi tu....la cosa più facile è che posti sul sito la versione originale, in modo che io la possa girare a chi potrà tradurla..... intanto che scrivo, mi torna in mente una persona che ora in Italia lavora nell'edilizia ma in Polonia era perito elettronico.
Edoardo
Sono d'accordo con Carlo che i radar inglesi erano molto più "rozzi" di quelli tedeschi. Ma sono anche d'accordissimo con Paolo.
Mentre i tedeschi erano tecnologicamente molto più evoluti, peccavano enoememente nella ottimizzazione dei risultati ottenibili con i loro "gioielli". Gli inglesi, al contrario, riuscivano ad ottenere sempre il massimo dai loro"cessi": vedi quello che ci hanno fatto a Taranto con i biplani e con le radio a "pile"......................
Edoardo
P.S. per Mario: mia moglie è polacca. Ora lei, poverina, non mi può certo aiutare, ma oltre alla mia nipotina che è perfettamente triligue: italiano, polacco ed inglese, posso contare su molti amici della comunità polacca della mia zona, in grado sicuramente di tradurmi dal polacco qualche paginetta......... vedi tu....la cosa più facile è che posti sul sito la versione originale, in modo che io la possa girare a chi potrà tradurla..... intanto che scrivo, mi torna in mente una persona che ora in Italia lavora nell'edilizia ma in Polonia era perito elettronico.
Edoardo
# ARO 440/0 Edoardo IK0QDQ
Re: SPY SETS POLACCHI
Storia e funzionalità della "Home Chain" è un ottimo ed intrigante argomento e per questo bisognerebbe eventualmente aprire un capitolo dedicato, magari su "Storia e Fatti".
Riguardo i set polacchi l'inventore di questi apparati è stato tale Ing. Tadeusz Heftman polacco con educazione e studi fatti in Germania. A detta di molti esperti il mix di tecnica e cultura Polacco-Tedesca ne ha consentito lo sviluppo partito negli anni 30 e molto piu avanti dei coetanei apparati di tutto il mondo.
Per Edoardo io ho una relazione di una trentina di pagine (in polacco) del suddetto Ingegnere che posso scannerizzare e fartele avere, ma in generale e la storia basta andare su Google e digitare " Tadeusz Heftman Konstruktor". Rimane il problema del Polacco, ma se tu hai possibilità e farcene avere tradotta qualche parte significativa sarebbe il massimo. Saluti
Riguardo i set polacchi l'inventore di questi apparati è stato tale Ing. Tadeusz Heftman polacco con educazione e studi fatti in Germania. A detta di molti esperti il mix di tecnica e cultura Polacco-Tedesca ne ha consentito lo sviluppo partito negli anni 30 e molto piu avanti dei coetanei apparati di tutto il mondo.
Per Edoardo io ho una relazione di una trentina di pagine (in polacco) del suddetto Ingegnere che posso scannerizzare e fartele avere, ma in generale e la storia basta andare su Google e digitare " Tadeusz Heftman Konstruktor". Rimane il problema del Polacco, ma se tu hai possibilità e farcene avere tradotta qualche parte significativa sarebbe il massimo. Saluti
# ARO 301/0 WS 19 Group # 15 Mario IK0MOZ
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Re: SPY SETS POLACCHI
Aggiungo alcune foto dell’AP5, se possono essere utili.
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ARO # 315/2 Mauro
Re: SPY SETS POLACCHI
Altro che Paraset, era una supereterodina con rivelatore a reazione
Re: SPY SETS POLACCHI
Non sono esperto di radiospie, ma guardando i particolari, specialmente i contenitori fatti con stampi, si capisce chiaramente che sono pezzi fatti in grandi produzioni e quindi di grande impiego. Poi che non ne abbiano voluto parlare per sembrare più bravi, è un'altra questione.
I2MZC Carlo
I2MZC Carlo
ARO # 554/2 Carlo
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