Ricevitore GRR 5

[iw9hmi]

Riesumo questo argomento dormiente da diverso tempo, in occasione dell'installazione di un altoparlante originale nel mio angry-five, il quale aspettava pazientemente l'intervento da troppo tempo.
Nel contempo l'operazione è stata utile a ricordarmi quanto sia pesante: 27,5 chilogrammi, circa uno in più del 312.
Infatti per massimizzare la faticaccia ho sommato due piccoli interventi di manutenzione ordinaria, e cioè la sostituzione dei raddrizzatori al selenio sistemati nel cofano, con due 1N4007, e del condensatore a carta C-113 posto in parallelo al secondario del trasformatore T-102, un black beauty in perdita, colante, e caldissimo al tatto.
Per quel che riguarda i diodi, visto le ridotte dimensioni dei nuovi, ho preferito montarli direttamente nell'alloggio del connettore che collega l'alimentatore al ricevitore, lasciando nel contempo inalterati i raddrizzatori al selenio nella loro sede.
Da non dimenticare: prima dell'accensione, visto la minore resistenza dei diodi al silicio, regolare R116 per la minima tensione dei filamenti, poi con il ricevitore a caldo portare la tensione max a 1,4.
Permettetemi un mio personale giudizio abbastanza superficiale sul ricevitore, esteticamente molto bello, è uno degli apparati che meglio interpreta lo stile militare, robusto, massiccio, e ...pesante. All'orecchio... meglio il 312.
Saluti, Riccardo IT9TAP

Ciao . I diodi sostituiti perchè guasti o è stata una sostituzione preventiva?
Io i miei due GRR5 li accendo regolarmente non ho avuto problemi , finora. Domando è consigliabile fare questa sostituzione ?

[IW1FQG]

Secondo me, si. Se vanno in corto, a parte la puzza, può bruciarsi il trasformatore.
Per abitudine elimino sempre i raddrizzatori al selenio, soffrono l'invecchiamento. O meglio, li isolo e li lascio dove sono per preservare l'originalità della radio.

Ciao
Ugo IW1FQG

[IK0QDQ]

Molto spesso i raddrizzatori al selenio hanno il buon gusto di isolarsi da soli (o comunque presentano una resistenza diretta molto alta). In questi casi basta usarli come supporto e saldare il diodo a semiconduttore sui reofori del raddrizzatore.
Almeno a me, spesso è andata così.
Edoardo
PS: nel caso dei ricevitori e trasmettitori Geloso della serie radioamatoriale, dove erano montati raddrizzatori a "pacchetto" li ho aperti, eliminato le piastrine si selenio e montato gli 1N4007. Ho fatto ciò solo per mantenere un aspetto il più originale possibile, ma per tutto il periodo della dutata della riparazione, i diodi erano saldati sui reofori del raddrizzatore e tutto funzionava bene.

[Paolo Pierelli]

Solitamente, è meglio eliminare a priori questo tipo di rettificatori; col tempo tendono ad andare in perdita, scaldano e sono facili al corto, facendo danni anche seri.
Metterci dentro il ponte di diodi è una buona idea o se no si lasciano dove sono ed il nuovo si imbosca al meglio possibile visto che il telaio dell'apparecchio non è soggetto a visite guidate e che l'apparecchio stesso deve funzionare anche a scapito dell'estetica.
Per me, vanno eliminati senza pietà non solo i rettificatori al selenio ma anche i vecchi elettrolitici, ed in generale tutti i componenti "sospetti". Si fa un bel repulisti di potenziali problemi, la radio funziona senz'altro meglio, può restare accesa per tutto il tempo che vogliamo con sicurezza di funzionamento. Edoardo sa bene come io la pensi, ne abbiamo parlato varie volte.
I componenti vecchi sono a rischio, soprattutto quelli sottoposti ad alte tensioni ed è meglio, per me, prevenire piuttosto che vedere la classica nuvoletta di fumo o sentire la tipica puzza di "cotto".
Buon 2021 a tutti.

[I2MZC]

Dipende dagli apparati perchè per esempi sui Thorn Eb normalmente c'è il solo condensatore di accoppiamento dell'ultima valvola amp in BF che va in perdita ma tutto il resto va bene. Gli elettrolitici in genere vanno cambiati perchè o sono in perdita o sono di legno. Tuttavia non sempre, io ho un monitor TV da 12" della Fernehen del 1954 che va benissimo ed ha tutti i componenti originali. E' stato spento per oltre 30 anni e ora ogni tanto lo accendo perchè tra l'altro ha una definizione eccezionale. Era stato utilizzato dalla RAI ai tempi di Lascia o Raddoppia al teatro di posa della fiera di Milano. Quindi è tutta questione di qualità. Negli apparati italiani che ho restaurato (AR4-AR5-AR8-AR18) non se ne è salvato nessuno. Poi io cerco di conservare gli involucri originali perchè il restauro lo concepisco solo così e non : Basta che respiri... Poi ognuno fa quello che vuole, ci mancherebbe altro|

Carlo I2 MZC

[I0HYY-ARO309/0]

E bravi...mi avete ricordato che la mia GRR5 è stata lasciata troppo tempo ferma (e non solo quella) pertanto, sarà il caso di accenderla di nuovo con le dovute precauzioni...per quanto riguarda i raddrizzatori al selenio, li ho sempre guardati con sospetto, quindi cambiati con diodo e resistore in serie, per i condensatori, a parte il pregio dell'apparato a cui si cambiano, mi piace sostituirli con componenti di pari età e tecnologia simile, o metterne dei nuovi nei vecchi involucri, come ho fatto nel mio Thorn (cambiati tutti in quanto in perdita) anche nelle radio di legno, nelle quali ho spesso trovato riparazioni fatte negli anni 60-70 di pessima fattura, per me dipende se è un restauro o una riparazione, per le mie apparecchiature lavoro in un modo, per quelle degli amici, chiedo cosa vogliono. Saluti.

[Paolo Pierelli]

Certamente, dipende da quello che vuoi fare ma il fattore estetico, almeno io, lo considero qualora sia possibile ottenere un risultato degno ma quando il risultato rischia di essere un visibile tentativo di mascheramento, pazienza, nascondo quanto posso e l'apparecchio funziona. Il restauro è sempre il mio obiettivo finale ma anche questo deve riuscire bene, se no, è peggio...a Roma si dice che a volte è meglio il buco che la toppa.....Buon 2021, buone riparazioni, buoni restauri ma soprattutto, buona vita. Le radio le teniamo in vita noi ma certamente loro non possono fare altrettanto per noi se non dal punto di vista forse psicologico o ludico. Ancora auguri a tutti, proprio a tutti.
P.

[I2MZC]

Certamente Paolo, dipende da chi fa la toppa! Ho visto lavori fatti con il risultato che era meglio lasciar stare. Io faccio restauri da 50 anni e mi sono fatto un po' di esperienza. Mi sono attrezzato di tornio,fresa, trapani a colonna e non,sabbiatrice a polvere di vetro, forno elettrico dedicato, compressori per verniciare e tutti gli accessori necessari. Ho avuto dei maestri eccezionali, tra cui l'amico Renzo scomparso da poco causa covid, che ha restaurato i due LO6K39 e LO6L39 apparsi sul sito.Erano gli anni 60 e da allora ne abbiamo fatto di esperienza. L'importante è non aver fretta e agire solo quando si sa quello che si vuole ottenere, dopo il successo sarà sicuro. Poi ognuno fa come vuole, viva la libertà.
Buon surplus 2021a tutti!

Carlo I2 MZC

[I2MZC]

Ciao Paolo, so che hai tante belle radio. Perchè non ce le fai vedere? Poi possiamo parlarne e dopo posso mettere anche le mie poche, ma perfettamente restaurate e funzionanti. Oggi ho riaperto un giradischi/amplificatore che avevo costruito (solamente il mobile) alla caserma Perotti della Cecchignola, anni 60. Non funziona e ogni 50 anni devo fare manutenzione!

Carlo I2MZC

[iw9hmi]

Secondo me, si. Se vanno in corto, a parte la puzza, può bruciarsi il trasformatore.
Per abitudine elimino sempre i raddrizzatori al selenio, soffrono l'invecchiamento. O meglio, li isolo e li lascio dove sono per preservare l'originalità della radio.

Ciao
Ugo IW1FQG

Ciao Ugo .Io tutte le apparecchiature che ho , quando le metto in funzione sono sempre presente e se noto anomalie , nel caso dei ricevitori, diventando muto lo spengo immediatamente . Tra il corto e il rimanere muto l'apperecchio , quanto tempo passa?, un 4-5 secondi, altri 4- 5 per spegnere e ne sono trascorsi 10 di secondi non penso che in dieci secondi il trasformatore si possa guastare , altra cosa è il problema tubi . domando se i diodi al selenio vanno in corto i tubi ne escono distrutti o si salvano ? Altra cosa , diceva mio nonno sui suoi mezzi meccanici di campagna finchè funzionano non li toccare . il mio pensiero è quasi identico su apparecchiature elettroniche se non si guastano non metterci mano.
Auguri a tutti De IW9HMI Emanuele QRP Station